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La legge 440?

E’ per la controriforma!

21/10/2004
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Come ricorderete nel dare la notizia della emanazione da parte del Miur della Circolare n.66, avevamo anche rilevato come essa fosse basata su una direttiva, la n.60, ignota.

Ignota alle organizzazioni sindacali, nonostante le ripetute dichiarazioni di buona volontà nelle relazioni sindacali dei dirigenti del MIUR, ignota alla stampa, ignota ai molti siti specializzati.

Non c’era da dubitare che, qualche tempo dopo, e silenziosamente, essa venisse pubblicata, confermando la logica ferrea di questa amministrazione: procedere, fare eseguire, poi informare.

Le risorse

  • La legge finanziaria ha destinato al finanziamento della Legge 440, per il 2004, 198.732.000 euro.

  • La legge n. 69/2000 ha stanziato 10.986.588 euro finalizzandoli ad interventi per il potenziamento e la qualificazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap

Il totale delle risorse ammonta quindi a 209.718.588 euro ma la prima operazione che si compie è quella di “accantonare” 6.000.000 di euro, quindi la direttiva interviene sui restanti 203.718.588 euro.

Riassumendo: per le “iniziative volte a supportare la riforma degli ordinamenti scolastici, con priorità per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo del sistema dell’istruzione” tra cui sono da ricondurre anche le attività finalizzate all’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, alla alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche e all’introduzione di una seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado sono destinati 126.002.000 euro. Più del 60% del totale quindi!

Nella tabella che segue riassumiamo le finalizzazioni

Per le attività di formazione ed aggiornamento del personale della scuola

21.000.000

Per progetti promossi e realizzati a livello nazionale per le attività di formazione e aggiornamento del personale della scuola

2.100.000

Per assicurare, mediante programmi multimediali, la continuità dei progetti per l’ insegnamento della lingua inglese e l’introduzione dell’insegnamento dell’informatica nella scuola primaria ed il potenziamento della cultura scientifica

6.542.000

Per progetti promossi e realizzati a livello nazionale in coerenza con il processo di riforma

1.150.000

Per le iniziative promosse a livello nazionale per l’orientamento deigiovani, per la partecipazione dei genitori alle scelte educative e aipercorsi formativi della scuola, per l’educazione interculturale, perl’aggregazione giovanile alla convivenza civile, per il potenziamentodella cultura musicale e sportiva e per l’ educazione alla salute e allaattività di formazione dei referenti

4.745.000

Per la realizzazione di programmi comunitari in materia formativa

400.000

Per iniziative per l’utilizzo via web del sistema bibliotecarionazionale, per progetti finalizzati all’innovazione didattica mediantesupporti informatici e telematici e per il progetto internet@scuola

800.000

Alle scuole paritarie per l’espansione dell’offerta formativa e per il supporto della riforma degli ordinamenti scolastici.

4.500.000

Da assegnare alla gestione delle istituzioni scolastiche statali per promuovere l’avvio della riforma degli ordinamenti scolastici, nonché per la realizzazione dei progetti contenuti nel piano dell’ offerta formativa ma “saranno quantificati dopo aver dedotto la somma di euro13.255.000 per iniziative complementari ed integrative a favore degli studenti”
Le risorse saranno ripartite:
-per il 48% tra le scuole dell’ infanzia, primarie e secondarie di I grado, in misura proporzionale alle loro dimensioni
-per il 37% tra tutte le istituzioni scolastiche, incluse quelle secondarie di II grado, sempre in misura proporzionale
-il restante 15% rimane a disposizione degli Uffici scolastici regionali

105.765.000
meno
13.255.000
92.510

Inoltre la somma di 10.986.588 euro destinata dalla Legge 69/ 2000 alle iniziative di potenziamento e di qualificazione dell’ offerta formativa di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, viene , per il 55% (6.042.623) , destinata agli istituti atipici per minirati della vista e dell’udito che avrebbero dovuto insediare nuovi organismi di gestione. La somma loro destinata tornerà alla sua precedente finalità qualora non risultino insediati gli organismi!

Ed ancora:

17.000.000 di euro vengono stanziati per l’area di professionalizzazione degli istituti professionali

47.690.000 di euro per sostenere:

  • 10.000.000 di euro per la realizzazione dell’ alternanza scuola lavoro;

  • 22.690.000 di euro per l’offerta formativa sperimentale di istruzione e formazione professionale;

  • 15.000.000 di euro per l’istruzione e la formazione tecnica superiore, e per l’ educazione permanente degli adulti.

2.040.000 di euro servono infine a finanziare gli interventi diretti alla produzione della documentazione dei processi innovativi, realizzati attraverso l’ Istituto Nazionale di documentazione

Illuminante, infine, l’indicazione delle modalità di gestione delle somme, infatti:

I 17.000.000 di euro saranno assegnati agli istituti professionali mentre ai 47.690.000 andranno detratti 4.000.000, che resteranno all’ Amministrazione Centrale, e solo 43.690.000 euro andranno agli Uffici scolastici regionali per gli accordi con le Regioni.

126.002.000 di euro sono assegnati agli Uffici scolastici regionali e alle istituzioni scolastiche per una immediata utilizzazione a livello decentrato, ma dopo aver sottratto altri 15.737.000 a favore dell’Amministrazione centrale per non meglio precisati programmi di carattere nazionale.
10.986.588 di euro vanno entro il limite massimo di 300.000 euro agli Uffici dell’ Amministrazione centrale e “la restante somma sarà ripartita a favore delle istituzioni scolastiche e degli Uffici scolastici regionali, fatto salvo l’obbligo di destinare agli istituti atipici la somma di 6.042.623 di euro”.

Insomma i soldi della legge 440, destinati alle scuole, alla loro autonoma progettualità si riducono ad una manciata di spiccioli e, quando ci sono, sono piegati agli obiettivi della controriforma.

Anche in questa direttiva troviamo conferma di quanto sosteniamo da tempo : la volontà del Ministro è quella di assoggettare e irreggimentare le scuole, di dirigere anche i pensieri del personale e di soffocare l’autonomia scolastica…cioè di rendere più povera la scuola pubblica.

Roma, 21 ottobre 2004

Vai alla Direttiva n. 60

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