Incontro dei sindacati scuola con il ministro Gelmini
Valutazione, autonomia, organici, risorse e contratti sono stati gli argomenti dibattuti durante l'incontro di questa mattina fra le organizzazioni sindacali e il ministro Mariastella Gelmini.
Si è svolto questa mattina, 12 giugno, il primo incontro dei sindacati con il neo ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
L'incontro si è aperto con una relazione del ministro Mariastella Gelmini che ha messo al centro della sua comunicazione l'esigenza di aprire un confronto schietto e produttivo con le organizzazioni sindacali, con cui intende condividere le proposte per superare le difficoltà della scuola, in una "competizione virtuosa nel trovare le soluzioni" che servono al Paese.
Dunque confronto e ascolto di tutte le componenti della scuola per conoscere la realtà di questo mondo complesso che ha punti di eccellenza e punti di debolezza.
Un esordio attento sul piano dell'approccio metodologico, ma ancora a grana grossa per valutarne possibili orizzonti.
Nel merito il ministro ha posto i problemi dovuti agli stipendi troppo bassi dei docenti, alla sburocratizzazione del linguaggio ministeriale e all'alleggerimento del numero di provvedimenti amministrativi che soffocano l'autonomia scolastica, ha posto l'esigenza di dotare rapidamente la scuola di un sistema di valutazione anche per superare gli esiti negativi dei nostri studenti nelle indagini internazionali, di riconoscere e premiare il merito dei migliori, di contemperare esigenze sociali e compatibilità economiche dal momento che le difficoltà economiche del Paese non possono essere eluse, pur riconoscendo la centralità strategica della scuola.
Sciogliere il nodo di questa contraddizione è compito della politica, qui infatti sta lo spazio delle scelte, e il ministro ha sfidato le organizzazioni sindacali sulla capacità di trovare le soluzioni adeguate.
La FLC, presente con il suo segretario generale Enrico Panini, ha dichiarato la propria disponibilità al confronto sulla base del principio che è il merito dei problemi quello che dovrà governare le relazioni sindacali con il ministro e, apprezzando l'approccio, la sobrietà e l'ascolto di un corpo sociale da più parti malamente sollecitato, ha chiesto un confronto analogo per università, ricerca e AFAM.
Enrico Panini, a nome della FLC, ha poi posto una questione generale, riguardante le risorse e gli investimenti nel sistema istruzione, che nel nostro Paese sono di 2 punti di PIL al disotto della media europea, indicando dunque l'esigenza di superare l'idea che la scuola sia solo una spesa e mai un investimento, a cominciare dal taglio operato sulle spese di funzionamento che vanno recuperate al più presto.
Ha indicato poi 3 questioni più specifiche relative agli organici, alla trattativa sul pubblico impiego, alle assunzioni in ruolo.
Gli organici
Enrico Panini ha chiesto di sospendere gli effetti della circolare sull'organico di fatto, emessa in assenza di preventivo confronto sindacale, per ridiscuterne il testo, pur nella consapevolezza dei vincoli fissati dalla finanziaria, perché bisogna assolutamente evitare che classi già avviate debbano essere costrette a cambiare il modello didattico, che ci siano più portatori di handicap nella stessa classe, che non vengano rispettate le norme sulla formazione delle classi.
Tavolo sulle questioni del pubblico impiego
È necessario essere presenti, sia come ministero che come organizzazioni sindacali della scuola, al tavolo che discute le questioni del pubblico impiego che riguardano anche i lavoratori della scuola, senza trascurare le specificità di questo settore.
Va sbloccato il contratto quadriennale dei Dirigenti scolastici, platealmente in ritardo licenziando immediatamente l'atto di indirizzo e stanziando le necessarie risorse per l'equiparazione retributiva alle altre dirigenze di Stato. Va rapidamente avviata la trattativa sul secondo biennio economico del contratto nazionale dei docenti/ATA.
Immissioni in ruolo e reclutamento
È urgente emanare il decreto relativo al piano di assunzioni in ruolo per 60.000 docenti e ATA sulla base delle previsioni contenute in finanziaria e procedere all'assunzione degli idonei ai concorsi ordinari e riservati per Dirigenti scolastici. Va poi bandito rapidamente anche il concorso per DSGA, non essendo più rinviabile questo provvedimento per dirigenti amministrativi e per i docenti limitatamente ai posti o alle classi di concorso esaurite nelle graduatorie di merito e in quelle permanenti.
Infine, il segretario generale della FLC ha lanciato 3 sfide:
-
aprire al più presto la contrattazione integrativa sull'art. 31 comma 1 e 2 del CCNL della scuola sull'autonomia di ricerca nella scuola, su valutazione e carriera dei docenti, su cui c'è la disponibilità della nostra organizzazione a discutere da subito
-
aprire il confronto sulla qualità del sistema scolastico per superare le troppe "molestie burocratiche".
-
ricercare criteri di gestione degli organici che non sino improntati a puro taglio finalizzato al riequilibrio dei conti pubblici.
Concludendo il ministro ha dichiarato di voler aprire 3 punti di confronto con il ministero del Tesoro: sul recupero, almeno parziale, dell'abbattimento dei costi di funzionamento del sistema scolastico operato in questi anni, sull'assunzione in ruolo di docenti, ATA, Dirigenti scolastici, sull'edilizia scolastica e sui rischi per la sicurezza che derivano da stabili spesso fatiscenti.
Si è impegnata ad intervenire sulle "molestie burocratiche", ad aprire la contrattazione sull'art. 31 del CCNL della scuola, a chiedere il reinvestimento nella scuola dei tagli operati sul sistema, a sbloccare il contratto quadriennale dei Dirigenti scolastici.
Roma, 12 giugno 2008
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