Il punto sulla mobilita’: a rischio la sottoscrizione del nuovo contratto per il 2004-2005.
E’ proseguito nella mattinata di oggi il confronto sul rinnovo del contratto per la mobilità per l’anno scolastico 2004-2005. Si tratta di un confronto complesso e dall’esito niente affatto scontato.
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E’ proseguito nella mattinata di oggi il confronto sul rinnovo del contratto per la mobilità per l’anno scolastico 2004-2005. Si tratta di un confronto complesso e dall’esito niente affatto scontato. Non è da escludere nemmeno che, in assenza di un nuovo contratto, l’amministrazione proroghi quello vecchio. Infatti, se si è raggiunto un buon livello di intesa sulle modifiche da apportare al contratto dello scorso anno, non ci siamo assolutamente sul piano complessivo delle relazioni sindacali e nel merito della delicata situazione che si è determinata soprattutto alla luce della circolare sulle iscrizioni emanata unilateralmente dal MIUR senza alcun confronto e dal decreto attuativi delle legge 53 appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Le ricadute che si potrebbero avere sugli organici, sulle cattedre e quindi sulla stessa mobilità del personale sono evidenti a tutti. Le organizzazioni sindacali hanno da giorni inviato al Ministro una richiesta urgente di incontro per chiarire cosa si intende fare e quali sono gli impegni che l'Amministrazione assume come riferimento per la mobilità.
E’ indispensabile che si chiarisca, ad esempio, come nelle prime classi della scuola secondaria di primo grado, e in tutta la scuola elementare verrà definito il numero delle classi e il numero di alunni che le comporranno visto che una parte delle ore sono obbligatorie e una parte opzionali e facoltative in base alla scelta delle famiglie. Quale sarà il numero minimo di opzioni per mantenere invariato il numero delle classi. Quale è il quadro orario di riferimento e quali le discipline d’insegnamento nell’ambito dell’orario obbligatorio nelle classi di prima media. E a quali classi di concorso si fa riferimento per il personale. Con quali criteri si sceglierà la seconda lingua “obbligatoria”, entro quali tempi, con quali ricadute sull’attuale quadro orario della prima lingua su cui insiste personale titolare. Non bastano certi le rassicurazioni sul tempo pieno e prolungato contenute nella lettera ai genitori scritta dal Ministro. Il vero problema è la garanzia rispetto agli attuali organici di personale che, al contrario, non sono affatto garantiti dalle disposizioni sull’orario contenute nella circolare. Per la Cgil Scuola è inaccettabile che si continui ad ignorare che è necessario, a fronte di modifiche così nette, un tavolo di confronto visto che le modalità di definizione sia della circolare sulle iscrizioni che del decreto, ci hanno dimostrato quanto sia profondo il deficit sulle relazioni sindacali. Né si può compromettere e consegnare all’incertezza la mobilità del personale (operazione di per sé ordinaria) riducendola ad un terno al lotto per il personale. Sono le questioni di organici e di ordinamento che vanno chiaramente definite, e questa rappresenta una condizione per sottoscrivere il contratto stesso.
Roma 23 gennaio 2004
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