Il MPI pubblica una indagine sulle graduatorie permanenti dei docenti (ora ad esaurimento)
Dai dati piena conferma alla nostra battaglia contro il tentativo di abolizione delle graduatorie e per un ulteriore piano di assunzioni.
Nei giorni scorsi il Ministero della Pubblica istruzione ha pubblicato una indagine sugli iscritti nelle graduatorie permanenti dei docenti (ora ad esaurimento) relativa ai dati presenti nel sistema informativo della Pubblica Istruzione al 19/10/2006.
Si tratta, quindi, dell’analisi relativa agli attuali inclusi nelle graduatorie e che presumibilmente presenteranno la domanda anche per le graduatorie ad esaurimento per le quali è prevista la scadenza il 19 Aprile 2007.
La consistenza delle graduatorie
Il primo dato interessante dell’indagine è la consistenza delle graduatorie stesse: si tratta di 237.269 aspiranti precari a cui si aggiungono circa 48.000 aspiranti già di ruolo in altra classe di concorso/ordine di scuola. Di questi ultimi, quasi 30.000 sono ancora presenti in graduatoria per classi di concorso/ordine di scuola diversi da quelli per i quali sono stati assunti negli ultimi due anni non potendo essere cancellati automaticamente. Probabilmente costoro non presenteranno la domanda di conferma della propria inclusione.
Tornando agli aspiranti precari, la loro consistenza, a cui si aggiungono le quasi 100.000 nuove inclusioni previste quest’anno (a pieno titolo e con riserva), confermano in pieno la nostra battaglia contro l’abolizione delle graduatorie nel 2010 (prevista dalla prima versione della Legge finanziaria per il 2007) e la richiesta di un ulteriore piano di assunzioni aggiuntivo alle 150.000 previste nel piano triennale.
Le graduatorie ad esaurimento e le future assunzioni
Ora che le graduatorie permanenti sono state trasformate in graduatorie ad esaurimento, i docenti inclusi potranno continuare ad utilizzare questo canale di reclutamento ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato.
I quasi 40.000 pensionamenti
previsti quest’anno
e le proiezioni per gli anni successivi che ne prevedono ulteriori 170.000 entro il 2013 dovrebbero consentire l’assorbimento del precariato che si è determinato negli ultimi anni.
Da questo punto di vista l’indagine fornisce un quadro molto variegato sia per quanto riguarda la distribuzione territoriale che tra i vari ambiti disciplinari.
In effetti se in alcuni territori e per alcune discipline/ordini di scuola già oggi esiste una difficoltà nel reperimento dei docenti, in altre realtà e per alcune specifiche discipline la situazione è invece molto negativa.
Le attuali domande per le graduatorie ad esaurimento, considerata la possibilità di cambiare provincia inserendosi a pieno titolo nella nuova, potrebbero determinare un riequilibrio territoriale, ma resta la difficile situazione di alcune aree disciplinari per le quali il numero di aspiranti è di gran lunga superiore al numero dei posti in organico di diritto.
Questo fenomeno è stato determinato in parte da una errata programmazione degli accessi ai percorsi di formazione iniziale, ma principalmente dall’anomala gestione dell’organico di fatto che ha determinato il fatto che in questo anno scolastico a fronte di 35.000 contratti a tempo determinato su posti vacanti (fino al 31/8), siano stati conferiti oltre 140.000 contratti su posti o spezzoni in organico di fatto (fino al 30/06). Questa anomalia determina una ulteriore situazione di incertezza nelle scuole e aspettative che potrebbero essere soddisfatte solo nel lungo periodo.
Le tipologie dei docenti inclusi nelle graduatorie
Dall’indagine emerge un altro dato interessante relativamente ai titoli di accesso alle graduatorie.
Smentendo in pieno la campagna denigratoria su insegnanti “residuali” o non titolati, l’indagine conferma che quasi l’80% degli inclusi in graduatoria permanente hanno superato un concorso ordinario o hanno frequentato i percorsi ordinari di abilitazione (SSIS e simili).
A conferma di una scellerata politica di mancate assunzioni negli ultimi anni, oltre il 10% degli aspiranti (28.501) hanno conseguito l’abilitazione con i concorsi prima del 1999 (erano inclusi nel vecchio “doppio canale”).
Inoltre dall’incrocio tra le graduatorie degli ultimi concorsi ordinari e le graduatorie permanenti risulta che oltre il 95% dei vincitori di concorso sono anche inclusi nelle graduatorie permanenti. Questa corrispondenza farà sì che anche la quota di assunzioni assegnata ai concorsi ordinari (50%) contribuisca ad alleggerire le graduatorie ad esaurimento e l’assunzione in ruolo di coloro che sono inclusi solo in queste ultime.
Roma, 18 aprile 2007
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