Firmato l'accordo sui livelli contrattuali per la Formazione Professionale
Il 12 c.m. è stato siglato un secondo accordo che s'inserisce nel percorso della costruzione del nuovo contrattuale della formazione professionale che, come concordato, avrà un primo risultato organico, seppure parziale, con la prevista trattativa sull'orario di lavoro che sarà affrontato nella seduta del 18 e 19 p.v.
Il 12 c.m. è stato siglato un secondo accordo che s'inserisce nel percorso della costruzione del nuovo contrattuale della formazione professionale che, come concordato, avrà un primo risultato organico, seppure parziale, con la prevista trattativa sull'orario di lavoro che sarà affrontato nella seduta del 18 e 19 p.v.
L'accordo odierno riguarda i livelli di contrattazione e ribadisce il valore strategico del contratto collettivo nazionale di lavoro per la nostra categoria e, nello stesso tempo, conferma l'obiettivo di potenziare e valorizzare il livello regionale della contrattazione in considerazione delle specificità e delle prerogative di carattere locale.
Si tratta quindi di un risultato positivo e di un nuovo contributo all'affermazione del sistema nazionale di formazione professionale che non può essere fondato solo su modelli ed architetture istituzionali astratte, ma anche e soprattutto su un regime contrattuale di tutele e valorizzazione delle risorse umane e professionali che operano nei luoghi di lavoro.
giovedì 12 luglio 2001.
VERBALE DI ACCORDO
Il giorno 12 luglio 2001, le OO.SS. CGIL, CISL, UIL Scuola e i rappresentanti di FORMA e CENFOP, nel quadro degli impegni e delle materie stabiliti nel precedente incontro del 27/06/01, hanno definito il seguente secondo accordo in merito al rinnovo contrattuale della Formazione Professionale 1 settembre 2001 - 30 giugno 2003, relativamente ai seguenti punti.
Assetti contrattuali
Nel rispetto delle distinzioni e delle responsabilità degli enti del comparto e delle O.O.S.S. si ritiene di avviare una nuova fase nelle relazioni sindacali che dia autorità contrattuale ai livelli regionali anche in coerenza con l'ormai compiuto ruolo delle regioni in materia legislativa e di gestione nella Formazione Professionale.
Il predetto obiettivo comporta la necessità di uno stabile sistema di relazioni sindacali, che si articola nei seguenti modelli relazionali:
* Contratto cornice di comparto nazionale
* Contratto Regionale per la valorizzazione delle specificità locali
* Concertazione, informazione, bilateralità.
Le parti, avendo assunto quale regola dei propri comportamenti il perseguimento degli obiettivi di competitività delle strutture formative e la valorizzazione del lavoro degli operatori, realizzano con il presente contratto gli assetti contrattuali indicati dal Protocollo del 23 luglio 1993 con l'obiettivo di definire un contratto nazionale quadro che svolga il ruolo guida e disciplini gli elementi generali del rapporto di lavoro.
Nell'ambito delle competenze fondamentali assegnate al contratto nazionale rientrano, in particolare:
* salario minimo di livello;
* criteri generali per la progressione economica;
* orario di lavoro;
* disciplina dell'inquadramento dei lavoratori;
* relazioni sindacali;
* bilateralità e criteri di informazione;
* diritti sindacali;
* modalità flessibili negli inserimenti lavorativi.
Il contratto nazionale definisce gli ambiti del contratto regionale ed individua i soggetti abilitati alla contrattazione.
Il livello contrattuale regionale ha una propria autonomia e potere decisionale almeno sulle seguenti materie:
1. modalità ed i tempi di attuazione dei diritti di informazione e della concertazione territoriale;
2. funzionamento e ambito di competenze delle Commissioni regionali;
3. gestione di innovazioni tecnologiche ed organizzative, riqualificazione del personale dipendente, nonché gestione della sua mobilità.
4. qualità, quantità e modalità di attribuzione del fondo incentivi;
5. organizzazione dell'orario di lavoro
Confronto a livello di Ente
Il confronto tra Ente e la rappresentanza sindacale territoriale e/o di struttura (r.s.u.) riguarderà i seguenti temi:
* verifica dell'applicazione degli argomenti definiti dal contratto regionale
* attenzione alle condizioni ambientali di sicurezza e qualità del lavoro;
* esercizio del diritto di informazione.
Procedure per il contratto regionale
* A partire dalla data di apertura del negoziato le parti hanno 5 mesi di tempo per trovare un accordo,
* trascorso questo tempo senza aver trovato un accordo reciprocamente soddisfacente, le parti hanno ulteriori 15 giorni di tempo per richiedere l'intervento delle categorie nazionali.
Ciascuna delle parti è abilitata ad avanzare tale richiesta.
In caso di fallimento di tale mediazione le parti si ritengono libere da ogni vincolo procedurale.
Nel caso che uno dei soggetti delle parti firmatarie il presente accordo non partecipi, nel rispetto delle procedure e dei tempi convenuti, allo svolgimento e al negoziato, la stessa è impegnata ad applicare gli accordi raggiunti.
Dopo 8 mesi dalla data di decorrenza del contratto nel caso in cui non siano state avviate le trattative per il contratto regionale i firmatari del CCNL si incontreranno per individuare le forme che superino l'impasse regionale.
Informazione e concertazione
Ai fini di una più compiuta informazione le parti, su richiesta, si incontrano con cadenza almeno annuale ed in ogni caso in presenza di iniziative concernenti le linee di organizzazione degli uffici e dei servizi; iniziative per l'innovazione tecnologica degli stessi; eventuali processi di dismissione di esternalizzazione e di trasformazione.
Le relazioni sindacali, all'interno del settore della formazione professionale privata e convenzionata, rappresentano l'insieme dei rapporti tra le parti ai diversi livelli.
Il modello concordato tra le parti è quello della concertazione, mirante a definire un'architettura di relazioni fatta di un confronto ove, nel rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità, gli Enti Gestori e le Organizzazioni Sindacali di categoria possano affrontare la complessità degli aspetti attinenti il sistema della formazione professionale.
Tale modello ha come obiettivo l'innovazione e lo sviluppo qualitativo delle strutture formative.
La concertazione si sviluppa a livello regionale tra i rappresentanti regionali degli Enti gestori e le Segreterie regionali di categoria appartenenti alle Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL.
Roma, 12/07/2001
FORMA CGIL Scuola
CISL Scuola
CENFOP UIL Scuola
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