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Estero, relazioni sindacali. Esito dell’incontro del 21 novembre

Cambio al vertice delle culturali

23/11/2005
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1. Il Cambio. In occasione dell’incontro del 21 novembre il capo delegazione di parte pubblica della DGPCC del MAE, consigliere Faiti Salvadori, ha annunciato che dall’8 dicembre p.v. l’ufficio IV della DGPCC avrà un nuovo capo Ufficio, il consigliere Enrico Pavone. L’avvicendamento è dovuto al fatto che il consigliere Salvadori andrà a svolgere l’incarico di console nella circoscrizione di Stoccarda.

Il cambio della guardia alle culturali non ha interessato solo l’ufficio IV, ma anche la stessa Direzione Generale. Nel corso dell’incontro abbiamo avuto modo di scambiare alcune opinioni con il nuovo vice Direttore Generale, ministro plenipotenziario Elio Menzione. E’ stato, inoltre, comunicato che lo stesso Direttore Generale è in procinto di passare ad altro incarico.

Alla luce di queste novità il MAE ci ha comunicato che nei prossimi giorni dovrà essere emanato il nuovo decreto relativo alla Delegazione trattante di parte Pubblica che ovviamente modificherà l’attuale composizione e che dovrebbe individuare nel ministro Menzione il capo delegazione di parte pubblica.

Pur in presenza di tali cambiamenti il confronto con la delegazione di parte pubblica è andato comunque avanti e non ha impedito alle parti di continuare il dialogo e di entrare nel merito delle questioni poste all’ordine del giorno.

2. Orario di lavoro e CCNIE. Le parti hanno ribadito la necessità di aprire il più rapidamente possibile il confronto sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Estero. In attesa le parti hanno ribadito – non poteva essere altrimenti – che il CCNIE del 2001 è pienamente operativo e che di conseguenza sia gli uffici periferici del MAE, Consolati e Ambasciate, sia i dirigenti scolastici devono scrupolosamente attenersi a quanto ivi normato con particolare riguardo all’orario di lavoro. Questo a significare che tutte quelle decisione assunte dalle singole realtà – scuole bilingui, licei internazionali, corsi - che hanno modificato l’orario di lavoro dei docenti sono da considerare illegittime e improprie perché contrastano con quanto disposto dal contratto integrativo in materia. Spetterà, infatti, solo alla contrattazione integrativa nazionale introdurre eventuali modifiche anche alla luce delle novità introdotte nell’ultimo CCNL. Proprio per ripristinare la piena efficacia del CCNIE del 2001 la delegazione di parte pubblica si è impegnata a diramare nei prossimi giorni una specifica circolare proprio sull’orario di lavoro.

La FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità, in occasione del confronto sull’integrativo, di fare chiarezza sulla concreta applicazione dell’autonomia scolastica alle istituzioni scolastiche italiane all’estero e su tutte le altre materie oggetto di contrattazione integrativa, così come prevede il CCNL.

3. Graduatorie e indizioni delle prove. Come si ricorderà a seguito dell’annuncio da parte del MAE del blocco delle prove e dell’aggiornamento delle graduatorie le Organizzazioni sindacali avevano sollecitato un incontro con i vertici delle Culturali. Nell’ambito dell’incontro le organizzazioni sindacali hanno affrontato la questione direttamente con il vice Direttore Generale, ministro Menzione. La FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali, nel ribadire la loro posizione, hanno chiesto esplicitamente al vice Direttore Generale il rispetto degli impegni contrattualmente assunti e quindi la necessità di reperire le risorse necessarie per l’indizione delle prove e l’aggiornamento delle graduatorie permanenti per l’inizio del nuovo anno solare. Sono state espresse severe critiche sulla politica dei tagli operata dal Governo che penalizza ulteriormente tutta la politica scolastica e culturale all’estero. I tagli, unitamente al blocco delle prove di selezione e al mancato aggiornamento delle graduatorie, rischiano di compromettere seriamente l’esistenza delle nostre iniziative scolastiche. La FLC Cgil ha chiesto, quindi, la necessità di operare un’inversione di tendenza basata sulla certezza delle risorse e degli interventi da destinare alle scuole e alle istituzioni scolastiche, chiedendo un impegno più forte da parte della Direzione delle Culturali. Da parte sua il vice Direttore Generale, nel confermare la scelta di proseguire la politica promossa da Salvadori in tema di relazioni sindacali, ha dovuto ammettere la fondatezza delle nostre critiche e si è impegnato a trovare, in finanziaria o nelle maglie dei capitoli di spesa cosiddetti affini o nel fondo speciale per le spese urgenti, le risorse indispensabili per l’indizione delle prove di selezione e per l’aggiornamento delle graduatorie. Verificheremo, nell’immediato futuro, l’effettivo rispetto degli impegni assunti da parte del MAE.

4. Criteri di esecuzione delle sentenza. Su questo punto si è registrata una preoccupante divergenza tra le posizioni delle organizzazioni sindacali e quelle della delegazione di parte pubblica. La FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali hanno esplicitamente richiamato l’Amministrazione a comportamenti omogenei soprattutto riferiti all’applicazione delle “ordinanze” emanate dal giudice del lavoro nell’esercizio dei suoi poteri. Per le organizzazioni sindacali non è ammissibile che il MAE continui a disattendere le deliberazioni del giudice costringendo il lavoratore ad ulteriori azioni di carattere giudiziario per vedere effettivamente applicato un diritto già riconosciuto in sede di giudizio.

5. Varie. In coda alla riunione la FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali hanno sottoposto all’attenzione della delegazione di parte pubblica una serie di questioni.

a) Il MAE è stato risollecitato a dare seguito a quanto, a suo tempo richiesto, in materia di fruizione delle ferie in Italia nei primi sei mesi e la corresponsione delle maggiorazioni per nucleo familiare dell’assegno di sede indipendentemente dalla residenza all’estero del nucleo familiare, in analogia a quanto è stato riconosciuto al personale ministeriale. L’Amministrazione si è riservata di fare una verifica sullo stato delle cose con gli uffici competenti.

b) Il MAE è stato invitato a monitorare lo stato di applicazione della direttiva del 1977 sull’insegnamento dell’italiano nelle scuole tedesche. Risulta infatti che in numerose realtà tale direttiva viene ostacolata e disattesa.

c) Sono stati chiesti chiarimenti sulla vicenda Lussemburgo ove, seguito delle dimissioni dell’ente gestore, i corsi di lingua e cultura italiana a sostegno dei nostri connazionali rischiano di scomparire. Per le organizzazioni sindacali sarebbe opportuno un intervento diretto da parte del MAE nella gestione di tali iniziative.

d) In relazione alla imminente revisione dei coefficienti di sede da parte della specifica Commissione preposta, le Organizzazioni sindacali hanno ricordato all’Amministrazione l’avvio della informazione preventiva così come prevista dal CCNL in materia di relazioni sindacali.

Roma, 23 novembre 2005

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