Estero. Progetti per il miglioramento dell’offerta formativa: è nuova fase?
Iniziato il confronto sui progetti 2006/2007. Le richieste delle sedi saranno puntualmente valutate da una commissione tecnica del Mae. Accolte parzialmente le richieste delle OO.SS.. Sulle prove di accertamento e sugli esposti l’Amministrazione garantisce la massima trasparenza.
1. Progetti. Dopo le polemiche dei mesi scorsi che hanno portato le organizzazioni sindacali a non sottoscrivere l’intesa finale relativamente ai progetti presentati dalle scuole, a/s 2005-2006, da finanziare, si profila da parte dell’Amministrazione una inversione di tendenza. E’ ciò che è emerso nell’incontro del 15 gennaio u.s.. Prima di sottoporre alla valutazione delle OO.SS. per il loro definitivo accoglimento, i progetti presentati dalle sedi saranno passati al setaccio da un’apposita Commissione tecnica, nominata dal Mae, che sulla base di criteri condivisi valuterà la loro ammissione o meno al finanziamento. Pertanto, nell’analisi dei progetti presentati dalle scuole e dalle istituzione scolastiche per l’a/s 2006-2007 dell’emisfero boreale entro i termini del 7 dicembre 2006, la commissione tecnica si orienterà sulla base dei seguenti criteri:
a) identificazione dei Collegi dei Docenti in corrispondenza degli Uffici scolastici consolari; b) verifica della coerenza dei progetti con le finalità previste dall’art.8 del CCNIE; c) nel caso di progetti molteplici presentati dalla stessa sede, analisi comprensiva tesa a identificare sovrapposizione di interventi formativi o ripetizione di progetti già finanziati e anche evitando cumuli di incarichi sullo stesso docente; verifica delle coerenze delle iniziative di formazione alle attività progettuali proposte.
Come si può vedere sono state accolte alcune delle osservazioni e delle critiche avanzate in precedenti occasioni dalle OO.SS. tese a rendere coerenti la progettualità delle scuole e delle istituzioni scolastiche con le finalità e le destinazione delle risorse previste dall’art. 8 del CCNIE e dall’art. 100 del CCNL.
In riferimento al CCNL, la FLC Cgil ha chiesto, formalmente, una revisione e, quindi, un adeguamento dei compensi alla luce degli incrementi retributivi stabiliti dal CCNL in vigore in quanto le tariffe contemplate nell’integrativo sono ancora ferme al CCNIE del 2001. Posizione questa condivisa dalle altre OO.SS.
Inoltre l’Amministrazione ha accolto le sollecitazioni avanzate dalle OO.SS. di prendere in considerazione anche quei progetti presentati entro i termini previsti (Madrid, Istanbul, Manchester e Nizza) e giunti al Mae in ritardo per responsabilità imputabili ai corrieri diplomatici.
Infine la FLC Cgil ha chiesto all’Amministrazione di fare definitiva chiarezza su funzioni strumentali e sull’autonomia scolastica. Non si riesce a capire per quale misterioso motivo le funzioni strumentali sono “scomparse”, mentre rimangono incomprensibili le ragioni di una applicazione completa dell’autonomia scolastica, soprattutto di carattere finanziaria, alle scuole e alle istituzioni scolastiche italiane all’estero. La FLC Cgil è convinta, infatti, che solo con la piena autonomia scolastica possa essere ampliato e valorizzato il nostro sistema scolastico all’estero, facendo, così, emergere definitivamente il lavoro e la progettualità messa in campo dai collegi dei docenti che, sulla base di disposizioni finanziarie certe, in maniera tale da realizzare pienamente il loro progetto educativo.
2. Prove di accertamento. All’ordine del giorno della riunione la FLC Cgil e altre OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione di inserire in discussione le prove di accertamento linguistico svolte in dicembre e l’opportunità di fare alcune precisazioni sull’ordinanza relativa alla riformulazione delle graduatorie.
In merito alle prove la FLC Cgil ha espresso la necessità di individuare, nel prossimo futuro anche attraverso una revisione contrattuale, il livello di conoscenza della lingua da richiedere e non lasciare il “libero arbitrio” né all’Amministrazione né all’agenzia chiamata alla somministrazione delle stesse prove.
Si è registrato, infatti, che i test somministrati nella recente selezione non avevano un livello di difficoltà omogeneo e parametrato al ruolo che i candidati debbono coprire una volta superato l’accertamento linguistico. Non solo lo dimostra l’elevato tasso di non idonei ma anche il fatto che in un area, personale Ata spagnolo, nessun candidato ha superato la prova. Questo dato deve far riflettere perché dimostra la contraddizione tra selezione e finalità. Del resto non è accettabile che tra un bando di selezione all’altro si passi da prove di livello semplice a prove di livello eccessivamente complesso.
In merito alle polemiche e agli esposti la FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno chiesto la massima trasparenza e la pubblicazione, sul sito internet del MAE, dei test e delle risposte valide.
Mentre su quest’ultimo punto l’Amministrazione si è riservata di fare una propria valutazione, sugli esposti, con particolare riferimento a quello presentato dai candidati alla prova “spagnolo lettorati”, ha espresso la volontà di rispondere nel merito alle questioni avanzate chiedendo il parere di esperti qualificati.
L’Amministrazione ha fatto notare che, in occasione delle segnalazioni da parte dei candidati durante che hanno rilevato errori nelle tracce dei quesiti, la Commissione non ha considerato valutabili quelle domande ai fini dell’attribuzione dei punteggi (spagnolo Lettorati, SCC spagnolo e SCC francese). L’argomento dovrebbe, pertanto, trovare una sua conclusione nella prossima riunione prevista per il 29 gennaio p.v..
Al fine di dissipare i dubbi interpretativi sull’ordinanza relativa alla riformulazione delle graduatorie l’Amministrazione, su sollecitazione delle OO.SS., si è impegnata a pubblicare sul proprio sito, mezzo faq, le relative precisazione in merito ai dubbi riscontrati da parte degli interessati.
Roma, 18 gennaio 2007
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