Estero. C’è confusione sotto il cielo e la situazione non è affatto eccellente
Le relazioni sindacali non migliorano, le risorse non arrivano, sui progetti è il caos… Il MAE continua a navigare a vista. Cresce la protesta del personale. Questo è quanto emerso dall’ incontro del 23 marzo svolto all’insegna della vaghezza.
1. Premessa
Man mano che prosegue il confronto sindacale con la delegazione di parte pubblica si fanno sempre più evidenti le profonde contraddizioni della politica messa in atto dal MAE in questi ultimi anni.
Non è certo una novità. Sta di fatto, però, che ci troviamo davanti non solo alla benché minima assenza di progettualità e di programmazione degli interventi, ma ad una gestione delle risorse umane ed economiche “disastrosa” che rischia di accelerare quei processi di declino delle scuole e delle istituzioni scolastiche italiane all’estero.
Il mancato rispetto delle regole contrattuali, il governo degli interventi affidati all’improvvisazione e all’arbitrio, la pressoché totale assenza, ad ogni livello, di relazioni sindacali corrette e rispettose degli impegni, la discutibile gestione delle risorse hanno generato un diffuso malessere tra il personale e tra gli utenti.
Questo giudizio negativo è stato ancora una volta confermato in occasione dell’ incontro del 23 maggio, sebbene detto incontro fosse finalizzato alla discussione sui progetti sull’ampliamento dell’offerta formativa 2005/2006 e allo stato del reperimento delle risorse finanziarie per l’indizione di prove di accertamento linguistico e aggiornamento delle graduatorie, per l’invio e i trasferimenti del personale, per il funzionamento delle strutture.
2. Le risorse
Sulla questione relativa al reperimento delle risorse destinate a coprire i capitoli di bilancio carenti o “dimenticati”, la delegazione di parte pubblica ha comunicato alle OO.SS. che il Consiglio di Amministrazione del MAE ha approvato la richiesta di integrazione dei relativi capitoli di bilancio in questione. Pertanto per la loro copertura finanziaria - trasferimenti, prima sistemazione, nuovi invii, risorse alle strutture e prove di accertamento - bisognerà aspettare l’iter della legge di assestamento di bilancio dello stato che dovrebbe concludersi entro la fine di giugno. Solo a quella data si saprà se effettivamente la situazione verrà effettivamente sbloccata.
Le strade precedentemente individuate dal MAE per risolvere questa situazione di “empasse” sono evidentemente naufragate.
Ci troviamo di fronte, ancora una volta, ad un inaccettabile rinvio e alla consueta “incertezza” perché non è detto che la legge di assestamento di bilancio dello Stato recepisca in pieno le richieste avanzate dal MAE.
La FLC Cgil ritiene che gli impegni contrattuali debbano essere rispettati e che non è ammissibile accettare passivamente questo stato di cose.
In questi giorni si stanno svolgendo, nelle sedi estere, assemblee di lavoratori che denunciano un malessere generalizzato e che chiedono con forza il rispetto degli impegni contrattuali e l’esigibilità dei diritti soggettivi e collettivi.
Si tratta di un segnale ben preciso che sottolinea l’esigenza diffusa di contrastare l’incerta politica del MAE.
La FLC Cgil è pronta ad indire, unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali, iniziative sindacali adeguate finalizzate a sbloccare la situazione.
3. I progetti
In merito ai progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa la FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno rilevato ancora una volta il mancato rispetto delle norme previste dal CCNIE che disciplina l’intera materia con particolare riguardo alle relazioni sindacali.
Non è assolutamente accettabile che il MAE continui ad trattare la materia in maniera arbitraria e al di la delle regole. Non è possibile che risorse contrattuali vengano utilizzate per fini e per obiettivi diversi da quelli indicati dalla contrattazione. E’ inaccettabile che il sindacato venga relegato al ruolo di “notaio”.
L’assenza di direttive cogenti, condivise e coerenti con quanto imposto dal CCNL e dal CCNIE stanno svilendo il ruolo e la funzione di questo istituto contrattuale. E’ il caos completo. E la responsabilità è tutta imputabile all’Amministrazione.
La FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno pertanto chiesto al MAE di aprire una “fase istruttoria” su tutti i progetti presentati verificando se sono coerenti nel merito e nel metodo con quanto previsto dal CCNIE e dal CCNL.
Hanno, altresì, chiesto che l’Amministrazione e i suoi funzionari si attengano fino in fondo alle norme contrattualmente definite, con particolare riguardo alle relazioni sindacali a vari livelli, e che cessino definitivamente quei fenomeni di interpretazione “personale” delle norme.
Alla luce di quanto sta accadendo è indispensabile rivedere la platea dei destinatari e degli aventi diritto già in occasione del rinnovo del CCNIE.
4. Le graduatorie
Infine il MAE ha chiesto alle OO.SS. di discutere su una bozza di proposta relativa “al rinvio di un anno dell’aggiornamento delle graduatorie permanenti” in considerazione che l’indizione delle prove di accertamento e l’aggiornamento delle graduatorie slitterà ancora per via dei ricordati problemi di ordine finanziario. Si tratta di una proposta che ricalca, grosso modo, l’accordo di un anno fa.
Trattandosi del secondo anno di proroga la FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno dichiarato la loro disponibilità al confronto, purché vengano adottate misure idonee per quel personale che, a vario titolo, attualmente è escluso dalle graduatorie e purché contestualmente vengano indette le prove di selezione.
Su tale tema il confronto inizierà il giorno 29 maggio.
Roma, 24 maggio 2006
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