Esito della trattativa del 10 maggio per i Dirigenti scolastici
Il 10 maggio 2002 per tutto il giorno è proseguita la trattativa per il Contratto Integrativo Nazionale dei Dirigenti Scolastici tra le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL Scuola Snals e Anp e Delegazione Ministeriale, in sede MIUR.
Il 10 maggio 2002 per tutto il giorno è proseguita la trattativa per il Contratto Integrativo Nazionale dei Dirigenti Scolastici tra le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL Scuola Snals e Anp e Delegazione Ministeriale, in sede MIUR.
Il confronto ha affrontato sostanzialmente le seguenti questioni:
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la verifica finale dell’ammontare delle risorse soprattutto in relazione al calcolo della Ria (Retribuzione individuale di anzianità del personale andato in pensione) da destinare alla retribuzione di posizione e di risultato;
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la specificazione precisa dei parametri di complessità delle singole unità scolastiche;
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l’individuazione del numero delle posizioni dirigenziali scolastiche e la differenziazione fra le stesse;
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i criteri generali per la costituzione dei fondi regionali per il compenso della retribuzione accessoria.
Le parti hanno esaminato una prima bozza di articolato su cui sono state fatte molte osservazioni che in larga misura sono state recepite dall’Amministrazione.
Per quanto riguarda le risorse, una verifica più approfondita ha fatto registrare una calibratura in positivo delle risorse derivanti dalla Ria del personale andato in pensione e che è destinata ad alimentare il fondo del salario accessorio.
Sui parametri di complessità è stato chiarito che fra questi vanno ricompresi, oltre a tutti i parametri già individuati in aggiunta a quelli appartenenti alla scomparsa indennità di direzione ( i Centri per l’Educazione degli adulti, le scuole carcerarie e ospedaliere ecc.) i plessi delle scuole elementari e le scuole dell’infanzia;è stato chiarito, inoltre, che l’attribuzione del "valore" ai parametri individuati a livello nazionale sarà fatta in sede di trattativa regionale, per cui al Direttore regionale spetterà il compito di inserire le scuole nelle posizioni sulla base degli accordi territoriali.
Per quanto concerne il numero delle posizioni dirigenziali, il dibattito si presenta aperto a più soluzioni. La CGIL Scuola, insieme con i Sindacati Confederali, ha sostenuto la necessità di articolare le posizioni in un numero sufficiente ad intercettare la complessità delle istituzioni scolastiche che sono notoriamente assai variegate e la necessità di creare una differenziazione equa fra le diverse realtà.
La costituzione dei fondi regionali per la retribuzione di posizione e di risultato è, infine, la questione che necessita di un ulteriore approfondimento. I fondi regionali, secondo i Sindacati Confederali, debbono costituirsi sulla base di criteri di perequazione fra le varie situazioni regionali e nel contempo debbono alimentarsi secondo le diverse attività che si svolgono nelle rispettive situazioni territoriali.
I lavori si sono chiusi con l’impegno, da parte dell’Amministrazione, di lavorare ad un articolato completo e conclusivo da sottoporre per tempo all’attenzione delle Organizzazioni Sindacali, anche prima della ripresa formale delle trattative.
A tal fine, proprio per preparare con precisione le proposte che raccolgono le varie posizioni emerse e su cui trovare i punti di sintesi, le trattative sono state aggiornate al 22 maggio alle ore 9, con l’intento comune di arrivare ad una fase stringente e finale. Infatti, è esigenza primaria per i Dirigenti Scolastici avere certezza dei parametri retributivi, anche nelle sfera del salario accessorio, al fine dell’assegnazione dell’incarico che, come è noto, deve avvenire entro il 15 luglio.
La trattativa nazionale, pertanto, essendo propedeutica alla trattativa regionale, deve concludersi quanto prima. E’ questa la consapevolezza della CGIL Scuola e dei Sindacati Confederali che sono impegnati nel massimo sforzo in questa direzione.
Roma, 10 maggio 2002
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