Equiparazione retributiva dei Dirigenti scolastici: FLC Cgil e CISL Scuola citano il Governo per discriminazione nei confronti delle altre Dirigenze
La FLC Cgil e la CISL Scuola trascineranno il Governo in Tribunale fino alla Corte di giustizia europea, se necessario, per avere esso negato l’equiparazione retributiva dei Dirigenti Scolastici alle altre Dirigenze di stato.
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Ora basta! Basta con le prese in giro! Basta con le false promesse! Basta con le dichiarazioni di buona volontà ! Basta con i riconoscimento formali e con le bastonature sostanziali!
La FLC Cgil e la CISL Scuola, nella persona dei loro Segretari Generali, hanno rotto gli indugi e hanno deciso di inviare, in accordo con la Struttura di Comparto Nazionale dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil e del Coordinamento nazionale dei Dirigenti Scolastici della CISL Scuola, una diffida al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, in quanto datore di lavoro dei Dirigenti Scolastici, iniziando così una vertenza giudiziaria che vuole arrivare fino in fondo, fino ai massimi organi giurisdizionali europei se necessario, per reclamare quanto viene promesso da sei anni e da ben tre Contratti, e cioè l‘equiparazione retributiva dei Dirigenti Scolastici alle altre Dirigenze di stato, senza che mai si sia dato seguito agi impegni pure istituzionalmente e solennemente presi.
La diffida ricorda che in ben tre atti di indirizzo, in ben due ordini del giorno del Parlamento a diversa maggioranza in due diverse legislature, da ben due Ministri della Funzione Pubblica e dell’Economia, tale buon diritto dei Dirigenti Scolastici è stato riconosciuto; ma che, nonostante tutto ciò, anche nella Finanziaria 2009 non sono stati stanziati non diciamo tutte le risorse necessarie all’equiparazione, ma neppure una sia pur piccola quota di avvicinamento all’obiettivo. E’ una discriminazione che non ha nessun fondamento morale finanziario e giuridico e che come tale va affrontata in sede giudiziale dal momento che in sede politica ed economica viene nei fatti negata.
E notiamo che, mentre il Governo dimentica di stanziare le necessarie risorse per l’equiparazione retributiva condannando i Dirigenti Scolastici ad essere pagati sempre meno rispetto agli altri Dirigenti perché, di contratto in contratto, si allarga la forbice retributiva, e condannando ad una innaturale diversità di trattamento economico la categoria divisa fra ex Direttori e Presidi ex Presidi Incaricati ed ex Docenti, mai dimentica le responsabilità dirigenziali dei Dirigenti delle scuole, come quando al comma 5 dell’articolo 64 della legge 133/2008 continuamente richiamata poi nei provvedimenti attuativi, li fa responsabili del raggiungimento degli obiettivi dei tagli agli organici e dei risparmi insieme con la Dirigenza amministrativa del MIUR.
La diffida è solo l’indispensabile primo passo per proseguire, con il coinvolgimento personale di esponenti Dirigenti Scolastici del nostro Sindacato in quanto soggetti direttamente interessati, fin dove sarà necessario in sede giuslavoristica, per tutti i gradi di giudizio e fino alla giustizia europea.
In questa fase l’iniziativa giudiziaria non interferirà con l’avvio delle trattative per la sottoscrizione del terzo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Area V della Dirigenza Scolastica, il cui Atto di Indirizzo è stato inviato all’Aran alla fine di dicembre, e che ora consente, a ben 37 mesi dalla scadenza naturale, la contrattazione.
Informeremo passo passo i Dirigenti Scolastici coinvolgendoli a sostegno della nostra iniziativa che, lo ripetiamo, siamo determinati a portare fino in fondo.
Roma, 12 febbraio 2009
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