Docenti inidonei: le bugie del Miur
Il Miur cerca di sottrarsi alle proprie responsabilità per la mancata soluzione del problema dei docenti inidonei.
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Il 25 marzo scorso a Bologna, nell'ambito di DOCET 2006, la Direzione Generale per i Servizi Informativi del Miur, in collaborazione con l'ABI, ha organizzato un convegno sul Progetto Biblioteche nelle Scuole, promosso dalla medesima Direzione Generale.
Al convegno partecipava per il Ministero il Direttore Generale Alessandro Musumeci. Inoltre, erano presenti numerosi docenti inidonei utilizzati nelle biblioteche scolastiche, molti dei quali, senza aspettare i progetti faraonici del ministero, da tempo garantiscono un servizio di alto livello nelle scuole.
Come è noto, questi docenti, ormai da tre anni, vivono con l'incubo del licenziamento allo scadere di un quinquennio di utilizzazione per via di una norma, da sempre denunciata come iniqua e vessatoria dalla FLC, introdotta dal governo di centro destra nella Legge Finanziaria per il 2003.
Naturale, quindi, che alcuni dei presenti rappresentassero al Direttore Generale le loro preoccupazioni e chiedessero quali fossero le intenzioni del ministero al riguardo.
Il dottor Musumeci non si è sottratto alla domanda. Evidentemente però, il suo ruolo di responsabile dei servizi informativi deve avergli giocato un brutto scherzo, portandolo a costruirsi una propria “realtà virtuale” che nulla ha a che vedere con quella dei fatti.
Avrebbe dichiarato, infatti, che il Ministero era intenzionato ad istituire la figura del bibliotecario scolastico, ma ciò non sarebbe stato possibile a causa dell'opposizione, udite udite...dei sindacati (!!!) manifestata in occasione di un incontro svoltosi qualche giorno prima.
La notizia – ci verrebbe da dire lo scoop - ci è stata segnalata nel corso di una assemblea regionale organizzata dalla FLC Cgil dell'Emilia Romagna da alcuni docenti inidonei che avevano partecipato al convegno, giustamente preoccupati di verificare l'attendibilità delleaffermazioni ascoltate. Analoga segnalazione ci è pervenuta con una lettera firmata da un altro gruppo di docenti inidonei.
Ci corre quindi l'obbligo di fornire una precisa risposta, pubblica, come pubbliche sono state le dichiarazioni del Direttore.
Non possiamo sapere se il Dottor Musumeci avesse le idee confuse, oppure sia stato contagiato dalla passione per le favole che negli ultimi cinque anni ha dilagato tra gli esponenti del governo.
Certo è che più grossa non la poteva sparare.
E’ allora il caso di precisare che:
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Sono già 18 mesi che la FLC Cgil, insieme con Cisl Scuola e Uil Scuola, ha presentato al Ministero una piattaforma per il confronto sulle problematiche del personale inidoneo.
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Uno dei punti qualificanti riguardava proprio i docenti utilizzati nelle biblioteche scolastiche. Stiamo ancora aspettando che l'Amministrazione chiarisca la sua posizione e ci dica quali impegni intende assumersi.
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Non c'è stato alcun incontro recente tra amministrazione e sindacati sul tema degli inidonei. L'ultimo incontro risale a diversi mesi fa. In quella occasione la FLC, al pari degli altri sindacati, ha chiesto con forza che il ministero si attivasse per ottenere dal Governo, del quale per inciso fa parte pure il Ministro dell'Istruzione, la cancellazione delle norme introdotte con la finanziaria del 2002. Per noi, e per gli inidonei, è una priorità assoluta.
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L'incontro cui probabilmente si riferiva il Direttore Musumeci verteva sull'informazione relativa alle attività di formazione per il progetto Biblioteche nelle scuole. In quella sede non è stata avanzata nessuna proposta di nuove figure. Né poteva essere diversamente. Questioni di questa natura possono essere affrontate solo in sede politica e nelle sedi negoziali deputate, non certo ai margini di incontri informativi con funzionari privi di mandati specifici.
Questi i fatti, ogni commento è superfluo.
Ricordiamo inoltre che:
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Nel mese di novembre la FLC Cgil, insieme con Cisl Scuola e Uil Scuola, ha inviato ai presidenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato una proposta di emendamento alla Legge Finanziaria - con tanto di relazione illustrativa - che, se accolta, avrebbe risolto il problema alla radice.
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Poco settimane prima, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali su altre materie, il Ministro Moratti aveva dichiarato che si sarebbe fatta carico della soluzione del problema, facendo inserire le necessarie modifiche normative nel maxi emendamento alla Finanziaria che il Governo si apprestava a presentare al Parlamento.
Come si è conclusa la vicenda è cosa nota, il risultato è che per i docenti inidonei le situazione non è cambiata di una virgola.
Lasciamo all'intelligenza di chi legge stabilire di chi siano le responsabilità.
Roma, 26 aprile 2006
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