Riprende la mobilitazione unitaria dei dirigenti scolastici per il contratto
L’ordine del giorno della Struttura Nazionale di Comparto dei dirigenti scolastici FLC CGIL.
Il 6 settembre 2017 si è tenuta la riunione della Struttura Nazionale di Comparto dei dirigenti scolastici della FLC CGIL.
La relazione e il dibattito hanno analizzato la situazione della dirigenza scolastica all’inizio dell’anno scolastico 2017/18 e hanno registrato il mancato rispetto di tutti gli impegni assunti dal MIUR per dare risposte alla protesta e allo stato di mobilitazione dei dirigenti scolastici proclamato il 3 maggio:
- l’incremento del FUN 2016/17 per evitare un’ulteriore diminuzione della retribuzione dei dirigenti rispetto al 2015/16,
- il reperimento delle specifiche risorse economiche necessarie all’equiparazione economica alla dirigenza pubblica,
- i concreti interventi finalizzati a migliorare la gestione del lavoro nelle scuole e il funzionamento delle segreterie,
- il rapido svolgimento dei concorsi per DS e per DSGA,
- l’avvio di un confronto con le organizzazioni sindacali per modificare radicalmente una procedura di valutazione della dirigenza scolastica iniqua ed estranea al vero lavoro dei dirigenti,
- l’alleggerimento delle insopportabili responsabilità dei dirigenti sulla sicurezza.
La valutazione della situazione ha determinato la Struttura Nazionale di Comparto dei dirigenti scolastici della FLC CGIL a proporre il proseguimento della mobilitazione unitaria avviata il 3 maggio 2017.
Di seguito l’ordine del giorno della riunione.
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Ordine del giorno della Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici FLC CGIL del 6 settembre 2017
La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC CGIL, nell’incontro svoltosi a Roma il 6 settembre 2017, ha preso atto che gli impegni assunti dal MIUR non sono stati rispettati.
In particolare:
- l’impegno della Ministra Fedeli per l’”armonizzazione” delle retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelle degli altri dirigenti dell’area Istruzione e Ricerca non si è concretizzato con la previsione delle necessarie risorse aggiuntive;
- sulla valutazione dei dirigenti scolastici, scollegata limitatamente al solo a.s. 2016/2017 dalla retribuzione di risultato e dall’esito classificatorio, non è stato aperto il confronto richiesto dalle OO.SS. per modificare radicalmente le procedure e gli strumenti. Nell’a. s. 2017/2018 la valutazione dei dirigenti scolastici riprenderà dunque con tutte le criticità segnalate ed emerse dall’esame delle diverse parti del Portfolio, confermando l’inaffidabilità della procedura, la mancanza di trasparenza sul lavoro dei nuclei, l’impossibilità di partecipazione da parte dei dirigenti scolastici, l’impossibilità per i nuclei di avere l’indispensabile conoscenza della situazione delle scuole in cui i dirigenti operano;
- la riapertura dell’anno scolastico vede riproporsi con immutata drammaticità le responsabilità dei dirigenti scolastici sulla sicurezza degli edifici scolastici, mentre le proposte di modifica del DLvo 81/2008 rischiano di non arrivare in aula prima della fine della legislatura;
- le reggenze impegnano ormai quasi un terzo dei dirigenti in servizio, non sono stati più previsti gli esoneri per i vicari delle scuole affidate a reggenza, le reggenze vengono attribuite in tutte le regioni discrezionalmente dai Direttori Generali senza il rispetto di criteri oggettivi e della necessaria trasparenza e imparzialità dell’azione amministrativa;
- il carico di adempimenti per le scuole e i dirigenti scolastici non è minimamente diminuito e ad esso si è invece aggiunto quanto previsto dalla legge sull’obbligo vaccinale che interviene a modificare gli esiti delle operazioni delle iscrizioni, dimostrando la scarsa considerazione e il mancato rispetto per il lavoro delle scuole con i conseguenti rischi per i dirigenti scolastici e la compromissione del loro ruolo di garanti del corretto svolgimento del servizio di istruzione;
- I concorsi per dirigente scolastico e per direttore dei servizi non sono stati banditi con il rischio concreto che nemmeno nell’a.s. 2018/19 saranno coperte le migliaia di posti vacanti.
A fronte di tale difficile situazione la Struttura Nazionale di Comparto dei dirigenti scolastici della FLC CGIL ritiene che, in concomitanza con l’imminente apertura delle trattative per il rinnovo del CCNL dell’area dirigenziale dell’Istruzione e Ricerca, la mobilitazione dei dirigenti scolastici debba essere ripresa e rafforzata e che vadano messe in atto ulteriori iniziative a sostegno delle richieste contenute nelle linee di orientamento unitarie di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS CONFSAL adottate nel novembre 2015.
La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC CGIL ritiene fondamentale la prosecuzione nell’impegno unitario che ha caratterizzato l’impegno sindacale delle OO.SS. del comparto scuola negli ultimi anni e che deve proseguire in tutte le fasi del confronto sindacale, compresa la sua conclusione che dovrà vedere la possibilità per ciascun lavoratore di esprimersi formalmente sugli esiti del confronto all’ARAN.
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