Il MIUR emana con grande enfasi lo stesso comunicato stampa di cinque mesi fa sulla retribuzione dei dirigenti scolastici
In mancanza di buoni e veri argomenti e in evidente difficoltà per il crescente disagio dei dirigenti scolastici alle prese con la chiamata dagli ambiti, il MIUR ricorre alla propaganda e ripropone i mirabolanti effetti della legge 107, già ampiamente smentiti dai fatti e dai comunicati dei Sindacati.
Con un comunicato stampa del 5 agosto il MIUR ha annunciato lo sblocco delle “retribuzioni di risultato dei dirigenti scolastici” affermando che ci sono“finalmente risorse aggiuntive per loro”.
Il tutto dipenderebbe da una risoluzione assunta in sede di Conferenza di Servizi della quale non viene detto nulla: né chi siano stati i soggetti che vi hanno partecipato né quale sia stato il merito della riunione.
Si tratta evidentemente di un comunicato pubblicato al solo fine di dire ai dirigenti che si apprezza il loro “lavoro di leader educativi, “guide” coraggiose e intraprendenti. Un lavoro per il quale li ringraziamo e che vogliamo riconoscere".
Peccato che si tratti di cose già dette con un comunicato dell’8 marzo scorso che utilizzava gli stessi dati e affermava che oramai i fondi erano sbloccati. Quel comunicato aveva preceduto di un giorno la manifestazione dei dirigenti scolastici davanti al MIUR, con l’evidente scopo di depotenziarne gli effetti mediatici.
Da allora i dirigenti scolastici non hanno visto un centesimo ed hanno dovuto, amaramente, prendere atto dell’imbroglio dei cosiddetti aumenti, denunciato dai numerosi comunicati unitari di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL.
In nessuna regione gli stipendi sono stati aggiornati e in gran parte di esse l’Amministrazione ha proceduto con atti unilaterali sui contratti integrativi dal 2012/13 al 2014/15. In nessuna regione sono stati stipulati o registrati i contratti relativi al 2015/16 che potrebbero compensare le ingenti somme che gli atti unilaterali dell’amministrazione recupereranno dagli stipendi percepiti dai dirigenti scolastici, rei di aver “guadagnato” troppo negli anni dal 2012/13 al 2014/15.
Ora, senza alcuna effettiva novità, il MIUR torna a ripetere lo stesso tormentone di cinque mesi fa!
Lo scopo è lo stesso di allora: distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dal flop dell’operazione più discussa, inutile ma fortemente voluta dal Governo, della cosiddetta chiamata diretta dei docenti. I dirigenti scolastici, esasperati dal dover “saltare” le ferie dopo un anno scolastico pesantissimo, devono dare attuazione alle norme della legge 107 sulla assegnazione dagli ambiti alle scuole di decine di migliaia di docenti, consapevoli che non avrà una effettiva ricaduta sul miglioramento del servizio scolastico, in conseguenza di trasferimenti contestati e incerti e attraverso procedure discutibili e a rischio di contenziosi.
Per tutta risposta, nell’impossibilità di porre rimedio a tale situazione, il MIUR rispolvera il mantra degli aumenti ai dirigenti scolastici che ormai è stato smascherato persino da quei pochi che un anno fa ci avevano creduto.
Sul sito FLC è possibile, per chi volesse farlo, ripercorrere tutta la storia della retribuzione di posizione e di risultato, tuttora irrisolta nonostante i ripetuti annunci del MIUR.
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