Dirigenti scolastici: nuovo incontro al MIM su retribuzione risultato e reggenze 2023/24 e avvio contrattazione integrativa su parte variabile e risultato 24/25
Definiti gli importi per la retribuzione di risultato a.s. 2023/2024. Rideterminato il FUN 2024/25 con i fondi contrattuali e un incremento una tantum di 3 milioni. Dall’a.s. 2024/25 il risultato sarà collegato agli esiti della procedura di valutazione.
Dopo un primo incontro svoltosi il 10 ottobre scorso, in cui erano stati forniti alle OO.SS. dati parziali sulle risorse a disposizione per la retribuzione di risultato relativa all’a.s. 23/24 e sull’ammontare del FUN relativo all’a.s. 2024/25, si è finalmente avviata il 21 novembre al MIM la contrattazione integrativa nazionale sulla retribuzione di posizione parte variabile e risultato relativa all’a.s. 24/25. Erano presenti per l’amministrazione i Capi Dipartimento Jacopo Greco e Carmela Palumbo e i direttori generali Antonella Iunti, della Direzione generale per le risorse umane e finanziarie e Fabrizio Manca, per la Direzione generale per la progettazione organizzativa, innovazione e comunicazione.
L’amministrazione ha preliminarmente fornito le seguenti informazioni:
- le risorse contrattuali confluite nel FUN degli aa.ss. 2021/22 e 2022/23, ancora regolati dalle contrattazioni integrative regionali, saranno oggetto di una specifica quantificazione e assegnazione agli USR per la corresponsione di una quota di risultato una tantum ai dirigenti scolastici in servizio in quei due anni scolastici
- con un atto integrativo in corso di certificazione da parte degli organi di controllo, è stato rideterminato l’ammontare del FUN 2023/2024 con l’inserimento delle risorse stanziate dall’art. 30 del CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca firmato il 7 agosto e sono state quantificate esattamente le risorse occorrenti per le indennità di reggenza annuali e temporanee a carico dell’85% del FUN e quelle destinate alla retribuzione di risultato per l’a.s. 2023/2024, pari al restante 15%
- una volta concluse tutte le procedure relative alla certificazione, con un decreto dipartimentale saranno determinati e comunicati agli USR gli importi della retribuzione di risultato corrispondenti a ciascuna delle 3 fasce di complessità. L’erogazione della retribuzione di risultato, unitamente alle indennità di reggenza, è prevista a partire dal prossimo mese di gennaio.
Questi gli importi della retribuzione di risultato 2023/2024 e delle indennità di reggenza derivanti dai prospetti forniti dal MIM:
risultato 23/24
I FASCIA € 7.184,25
II FASCIA € 5.853,84
III FASCIA € 4.523,42
reggenze annuali 23/24
I FASCIA € 17.280,00
II FASCIA € 14.080,00
III FASCIA € 10.880,00
- il FUN 2024/2025, oltre alle risorse contrattuali, è stato incrementato per il solo a.s. 2024/25 di 3 milioni lordo stato stanziati dal decreto legge 155 del 19 ottobre 2024.
Queste risorse garantiranno un incremento di 500 euro lordi annui della retribuzione di posizione parte variabile di ciascuna fascia.
Anche in questo caso il decreto integrativo è al vaglio degli organi di controllo per la certificazione degli importi su cui si è formalmente aperta la contrattazione integrativa per l’a.s. 2024/25 con l’esame del testo fornito dall’amministrazione.
La discussione si è incentrata principalmente sugli articoli relativi alla differenziazione della retribuzione di risultato che, proprio a partire dall’a.s. 2024/2025, sarà determinata dall’esito della valutazione, sulla cui procedura è stato avviato il confronto nella giornata del 20 novembre.
Relativamente alla retribuzione di posizione parte variabile sono stati proposti i seguenti importi:
I FASCIA € 22.100,00
II FASCIA € 18.100,00
III FASCIA € 14.100,00
Relativamente alla retribuzione di risultato, ai tre livelli di valutazione previsti dal sistema è stata associata una percentuale di retribuzione pari al 100% per i punteggi compresi nella fascia più alta, 90% per quelli della fascia intermedia e 80% per quelli della più bassa.
Sulla base di tali indicatori percentuali, al termine dell’a.s. 2024/2025 saranno definiti gli importi spettanti a ciascuna fascia.
Inoltre, in applicazione dell’art. 21 del CCNL firmato il 7 agosto scorso, è stato individuato nel 10% dei dirigenti collocati nella fascia più alta il contingente a cui erogare un ulteriore importo pari al 30% del valore medio pro-capite della risorsa destinata al risultato.
A tal fine la contrattazione dovrà determinare i titoli di preferenza da utilizzare per l’individuazione dei destinatari dell’integrazione, in caso di parità di punteggio di valutazione.
Nel nostro intervento abbiamo preliminarmente sottolineato che il pesante ritardo dell’apertura della trattativa per il contratto integrativo avrà ripercussioni negative sulle retribuzioni di quei dirigenti che, non tutelati dalla clausola di salvaguardia, sono transitati dal 1° settembre 2024 in una fascia inferiore a quella dell’a.s. precedente e che, fino all’applicazione del contratto integrativo 2024/25, per ogni ulteriore mese di ritardo continueranno ad accumulare debito che dovranno restituire.
Abbiamo perciò sollecitato la calendarizzazione di incontri ravvicinati per una rapida conclusione della trattativa.
L’amministrazione si è riservata di valutare le proposte emerse dalla discussione e quelle che le OO.SS. faranno pervenire nei prossimi giorni, impegnandosi a fornire un testo aggiornato da discutere nel prossimo incontro fissato il 3 dicembre.
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