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Direttiva 74 sulla Formazione

La Direttiva n.74 del MIUR recepisce il contratto annuale sulla formazione sottoscritto il 9 maggio 2002 e già pubblicato sul nostro sito

02/07/2002
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La Direttiva n.74 del MIUR recepisce il contratto annuale sulla formazione sottoscritto il 9 maggio 2002 e già pubblicato sul nostro sito.

Con quasi due mesi di ritardo rispetto alla sottoscrizione del Contratto annuale integrativo la Direttiva permette adesso l'apertura della contrattazione regionale che deve declinare localmente le priorità degli interventi formativi.

Le risorse stanziate saranno disponibili effettivamente solo con l’approvazione della Corte dei Conti ma le Direzioni Regionali possono accorciare i tempi avviando subito la contrattazione regionale sulla base delle risorse che hanno già avuto con la Legge Finanziaria 2002 (complessivamente 29.439.519 euro) a cui si sommeranno quelle aggiuntive (1 milione di euro) definite con il contratto e previste nella tabella allegata alla Direttiva.

Le risorse che con il contratto regionale andranno alle scuole (e che non comprendono quelle che derivano dalla Legge 440) sono destinate alla formazione del personale docente ed ATA per le azioni formative individuate nel POF e vanno inserite nel piano annuale delle attività.

Per le azioni prioritarie vi rinviamo all’art. 3, lettera a) del contratto: in sede decentrata occorrerà una ulteriore “messa a fuoco” dei singoli punti, dopo l’analisi delle azioni già compiute.

Come avevamo già sostenuto, non possiamo che confermare che le risorse per la formazione sono sempre troppo poche rispetto ai bisogni formativi, molte somme inoltre sono vincolate a monte nella loro destinazione e non sono sottoposte alla contrattazione.

Vi rinviamo alla nota a verbale sottoscritta dalle OOSS ed allegata al contratto - e non ripresa dalla direttiva (!) - che ricorda alla Amministrazione che la contrattazione regionale si deve concludere nei 30 giorni successivi alla emanazione della Direttiva.

Questa Direttiva, però, non si limita a recepire il Contratto sottoscritto, come dovrebbe fare, ma interviene in modo unilaterale e per noi inaccettabile sulla formazione del personale delle scuole paritarie.

L'ultimo comma dell'articolo uno infatti introduce la possibilità di far partecipare alle iniziative anche il personale delle paritarie.

Premesso che la Cgil Scuola non nega la necessità che anche questo personale sia formato,ritiene che per farlo occorrano risorse aggiuntive, destinate specificatamente a questo scopo e che l'investimento in formazione debba essere sostenuto responsabilmente anche dagli Enti gestori.

Ampliare la platea dei partecipanti alle azioni di formazione significa sottrarre risorse, peraltro già scarse, alla formazione del personale della scuola statale che ha già molto risentito dei ritardi, degli sprechi e delle inefficienze di questa Amministrazione scolastica.

Si ripropone anche qui il solito, brutto Moratti-pensiero: un regalo alle scuole paritarie a spese della scuola statale e del suo personale e nessuna risorsa aggiuntiva dei tanti milioni che da un anno il Ministro dice di voler investire.

Roma, 2 luglio 2002

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