Continua il confronto al Miur sui precari
Al Miur, continuazione del confronto su questioni che riguardano il precariato. Dall'ultima volta erano rimasti in sospeso questioni riguardanti le norme che regolano la riserva dei posti e l'attribuzione di spezzoni orario fino a 6 ore.
Al Miur, continuazione del confronto su questioni che riguardano il precariato.
Dall'ultima volta erano rimasti in sospeso questioni riguardanti le norme che regolano la riserva dei posti e l'attribuzione di spezzoni orario fino a 6 ore.
Riserve: Il Miur si impegna a chiedere un parere al Consiglio di Stato sul possesso del requisito della disoccupazione.
Tuttavia, visto il ritardo con il quale si stanno affrontando i problemi, il Miur è orientato a fornire indicazioni alle scuole che non rimettano in discussione le operazioni già compiute per non creare ulteriori problemi.
Vengono fatte salve dunque le diverse interpretazioni delle norme messe in atto nei territori,per modalità di applicazione del diritto alla riserva (scorrimenti, fasce, ecc.).
La Flc Cgil ha confermato quanto già dichiarato ed ha ribadito la propria disapprovazione per un comportamento che costringe a scegliere fra i diritti delle perone e la funzionalità delle scuole.
Ha rinnovato dunque la propria richiesta inderigabile che tutto questo venga a cessare, cominciando da subito ad affrontare i problemi, fra cui la revisione del regolamento sull'attribuzione delle supplenze di istituto.
Corsi abilitanti e di specializzazione: sono in corso incontri interni al Miur con la Direzione dell'Università per stabilire il percorso didattico dei corsi che si svolgeranno, per la scuola materna ed elementare, nelle facoltà di Scienze per la Formazione Privmaria, per la scuola secondaria potrebbero svolgersi presso le strutture SSIS.
Problemi da affrontare: requisiti di accesso, abilitazioni possedute e altri.
La Flc Cgil ha posto il problema del rispetto dei tempi per favorire gli inserimenti nelle graduatorie provinciali e il problema di dare finalmente risposta alle esigenze degli ITP provenienti dalle province ancora privi della posizione giuridica adeguata.
Relativamente al personale Ata sono state affrontate le seguenti tematiche:
a)durata dei contratti dei DSGA incaricati su posti liberi in organico di fatto;
b) durata dei contratti del personale Ata assunto dai Dirigenti Scolastici a seguito di esaurimento delle graduatorie provinciali
c) modalità di completamento del personale Ata nominato su posti part-time.
La Flc Cgil ha innazitutto evidenziato che si tratta di problematiche segnalate più volte a cui una amministrazione responsabile avrebbe già dato risposte adeguate da tempo. Ma così' non è stato e questo ha sicuramente comportato un danno al personale che in molti casi è stato costretto a rivolgersi al giudice per vedersi riconoscere i propri diritti.
Nello specifico delle questioni trattate la Flc Cgil ha ribadito che:
- la scadenza dei contratti a tempo determinato su posti di DSGA, ai quali non si applica il regolamento delle supplenze Ata, deve essere riferita al 31 agosto anche in presenza di posti liberi in organico di fatto;
- la durata dei contratti del personale Ata, in caso di esaurimento delle graduatorie provinciali, va stabilita al 30 giugno o al 31 agosto rispettivamente per i posti liberi in organico di fatto o di diritto;
- il diritto al completamento per il personale Ata nominato su posti part-time, va garantito sempre anche attraverso il frazionamento di posti interi che si dovessero rendere liberi successivamente alle operazioni già svolte.
Infine, per quanto riguarda la retribuzione dei DSGA nuovi assunti, il Ministero ci ha prospettato una soluzione che noi riteniamo "fantasiosa". Secondo l'ipotesi del Ministero, detto personale verrebbe retribuito con lo stipendio iniziale del profilo dei DSGA, ma gli effetti economici del nuovo inquadramento decorrerebbero a partire dal 1 settembre 2005 e cioè un anno dopo la loro immissione in ruolo.
La soluzione proposta dal Ministero è stata "inventata" per questioni di puro risparmio, in palese cotrasto con i quanto stabilito dal contratto CCNL.
La Flc Cgil relativamente a quest'ultimo punto ha dichiarato di non condividere la soluzione prospettata dal Ministero e ha chiesto per i Direttori neo-assunti un trattamento economico al pari del restante personale Ata di prima nomina.
Al termine dell'incontro il Ministero si è riservato di fare ulteriori approfondimenti su tutte le questioni trattate.
Roma, 8 ottobre 2004
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