Comunicato unitario
Il 22 marzo 2000 si è svolto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali Confederali e di categoria con una delegazione degli Enti di Formazione professionale dell'Associazione Forma, finalizzato all'apertura della trattativa contrattuale
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CGIL CISL UIL
CGIL - CISL - UIL SCUOLA
comunicato
Il 22 marzo 2000 si è svolto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali Confederali e di categoria con una delegazione degli Enti di Formazione professionale dell'Associazione Forma, finalizzato all'apertura della trattativa contrattuale.
Il confronto ha permesso di approfondire i rispettivi punti di vista sulla situazione attuale che vive il settore, con particolare riferimento:
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all'obbligo formativo dai 15 ai 18 anni, che ha visto recentemente approvato l'accordo in sede di conferenza unificata Governo, regioni, comuni e comunità montane circa le modalità di attuazione;
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all'apprendistato, che vede il monte ore di formazione raddoppiato per chi è soggetto all'obbligo formativo, e che sembra suscitare grande interesse visto il numero elevato di richieste di corsi pervenuti alle regioni, soprattutto nel nord;
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alle problematiche inerenti ai corsi di istruzione tecnica superiore integrata ed ai segmenti di formazione professionale connessi all'obbligo scolastico, già ora in sperimentazione "matura";
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ai percorsi di educazione permanente ed educazione degli adulti, che hanno registrato anch'essi un recente accordo per la loro riorganizzazione e potenziamento in sede di conferenza unificata;
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alle questioni attinenti alla individuazione degli standards formativi e all'accreditamento delle strutture della formazione professionale;
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al problema della ristrutturazione degli enti di formazione, il cui finanziamento sembra ormai assicurato dall'esplicito impegno del ministero del lavoro di inserire il relativo provvedimento nel collegato alla finanziaria già in corso di discussione in Parlamento;
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al ruolo dell'istituenda Agenzia nazionale per l'Istruzione e la Formazione professionale;
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al riordino delle procedure burocratiche connesse con la progettazione, controllo e rendicontazione delle attività;
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alla necessità di ampliare il tavolo contrattuale dal lato delle parti datoriali, dove si registra ormai la presenza anche di enti "non storici";
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alla definizione di regole minime contrattuali per i lavoratori cosiddetti atipici, il cui numero è aumentato esponenzialmente.
Il dibattito ha registrato una condivisione sostanziale sui principi generali in ordine alle varie tematiche, soprattutto nell'ottica della creazione di un "sistema nazionale" di formazione professionale, certamente articolato secondo le necessità e le politiche regionali, ma comunque con regole e criteri riconosciuti e condivisi su tutto il territorio nazionale e prospettive di lavoro adeguate agli addetti; sistema che deve contare sul potenziamento e sulla certezza delle risorse, in modo da permettere una programmazione anche pluriennale delle attività, secondo criteri di trasparenza, anche ai fini di ampliare e qualificare le prospettive di lavoro degli addetti.
Su questa base è possibile costruire una piattaforma di contratto nazionale del settore che consenta lo sviluppo della contrattazione decentrata.
Si è unanimemente ritenuto indispensabile procedere al confronto con il coordinamento delle regioni, alla presenza del ministero del lavoro, per verificarne gli orientamenti sulla materia e per dare concretezza alla trattativa contrattuale: è stato deciso di richiedere un incontro a tal fine e di istituire un gruppo di lavoro ad hoc per preparare un documento di base per il confronto.
Roma, 22 marzo 2000
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