Codice deontologico: contributo dell'Andis
Riceviamo e pubblichiamo volentieri la bozza di codice etico che costituisce una prima elaborazione su un tema importante e di attualità che ci è stata inviata dall'ANDIS.
Riceviamo e pubblichiamo volentieri la bozza di codice etico che costituisce una prima elaborazione su un tema importante e di attualità che ci è stata inviata dall'ANDIS.
Roma, 28 marzo 2002
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Bozza di codice etico dei dirigenti scolastici
NOTA PRELIMINARE DEGLI ESTENSORI
La bozza del codice etico del dirigente scolastico che segue è una prima riflessione e proposta di articolato elaborata da un gruppo designato dal Direttivo Nazionale dell’ANDIS (Cinzia Mion, Maurizio Monti, Armando Rossini, Carmen Sperandeo, Ivana Summa)
Il testo è stato redatto sulla scorta delle risultanze emerse nel convegno di Gaeta e dei contributi già pervenuti da colleghi e studiosi. E’ da considerarsi pertanto solo come un documento di lavoro aperto a tutti gli ulteriori contributi che da qualsiasi parte perverranno..
La bozza è ora affidata all’analisi e alla discussione delle sezioni provinciali, dei colleghi e degli studiosi che collaborano con la nostra Associazione.
Al termine del lavoro “istruttorio” la proposta circa l’adozione da parte dell’ANDIS del “Codice etico del dirigente scolastico” sarà affidata al Consiglio Nazionale.
E' evidente che l'intento che muove l'ANDIS e al quale il gruppo di lavoro si è ispirato e quello di ricercare i contenuti etici che devono guidare la condotta dei dirigenti scolastici e non ha alcun intento sanzionatorio.
Codice etico dei dirigenti scolastici delle scuole autonome.
Premessa
L’ANDIS intende proporre un codice di etica professionale, perché ritiene che essere responsabili di un istituto scolastico autonomo che, per dettato esplicito della legge , deve formare le giovani generazioni alla cittadinanza e, quindi all’etica pubblica, significa considerare quest’ultima come lo strumento orientativo dell’azione dirigenziale.
La necessità di un codice è ulteriormente avvertita in quanto la dirigenza è l’elemento di sostegno di un valore , quale l’autonomia, che, nella concezione moderna di stato, consiste nell’attribuzione di poteri alle amministrazioni periferiche, in quanto luoghi di erogazione diretta e partecipata dei servizi,. affinché esse siano in grado di leggere direttamente i bisogni e le aspettative dei cittadini e garantire la soddisfazione dei relativi diritti.
In tale prospettiva al dirigente scolastico è affidata la funzione di garante del diritto del cittadino studente al rispetto della sua persona e alla educazione e istruzione offerte sempre e comunque ai più alti livelli.
La particolare natura del servizio scolastico impone al dirigente l’assunzione piena e responsabile della leadership educativa affinché l’azione formativa della scuola, in tutti i suoi aspetti e momenti, sia pedagogicamente orientata verso i fini istituzionali.
L'ANDIS inoltre pensa che le giovani generazioni debbano essere incoraggiate ad esplorare in modo più rigoroso le speranze per il "futuro", sia verso la società che verso il pianeta.
Per fare ciò saranno presi in considerazione il tempo e lo spazio che sono le due maggiori coordinate dell'esistenza umana.
Per quanto attiene lo spazio la scuola dovrebbe porre l'accento sul bisogno deli alunni di esplorare il rapporto globale/locale (glocal) e il concetto chiave di interdipendenza. Per poter interpretare qualsiasi evento, il contesto mondiale diventa oggi ineludibile.
Per quanto attiene il tempo, nei curricula c'è uno squilibrio a favore del passato (storia) e del presente. Poca attenzione viene offerta al futuro o ad occuparsi in modo "critico" delle conseguenze delle azioni presenti che si riverberano nel futuro.
L'etica della responsabilità, di weberiana memoria, implica invece come sia importante includere la visione del futuro, di un futuro auspicabile versus un futuro probabile, nel progetto della scuola;
L’educazione si rivolge infatti soprattutto al futuro per quanto riguarda l’uso della cittadinanza attiva, la salute del pianeta, la visione di un mondo migliore per tutti, le pari opportunità, in altri termini la rappresentazione di un futuro alternativo che garantisca anche le generazioni che verranno.
In questa ottica assume valore il senso della co-evoluzione di tutti i soggetti che fanno parte dell’istituto scolastico autonomo e degli altri partner del territorio.
La scuola è la prima istituzione che ogni soggetto incontra. Ha la responsabilità di trasmettere attraverso “comportamenti esemplari” i principi riferiti all’etica pubblica come il perseguimento del bene comune essenziale per costruire il senso di cittadinanza.
Avere il senso del bene comune significa temperare il criterio della convenienza individuale e imparare tutti a rinunciare a qualcosa per la costruzione dell’interesse della collettività.
Il dirigente scolastico dovrà farsi promotore ed attivatore di riflessioni critiche che portino la comunità scolastica ad una forte progettualità formativa che comprenda la rappresentazione del futuro: il tessuto democratico si costruisce sul confronto di posizioni diverse e rapportandosi in modo costruttivo con tutte le espressioni del territorio. In questa prospettiva la scuola si pone come una risorsa culturale del territorio, promuovendone il pieno sviluppo.
Da quanto sopra emerge il bisogno di elaborazione e costruzione di una identità professionale che per la sua peculiarità e urgenza non può essere demandata a soggetti altri e/o a tempi indefiniti.
Il "codice" rappresenta il primo e fondamentale nucleo intorno al quale va elaborata l’identità
della dirigenza scolastica, il cui spessore valoriale, interiorizzato dalla categoria, deve esprimersi nei singoli comportamenti professionali. L’iscrizione all’ANDIS dovrà comportare l’accettazione e l’impegno al rispetto del codice una volta che lo stesso sarà adottato dall'Associazione tutta.
Per rendere concretamente praticabili i principi e le regole in esso contenuti potrà essere prevista la costituzione di un Comitato Etico con compiti di aiuto e di consulenza.
Titolo 1 - Missione del dirigente scolastico
1. Il dirigente scolastico, all’interno dell’istituzione a lui affidata, è, e deve sentirsi, il primo garante del diritto del cittadino studente al rispetto della sua persona e alla prestazione educativa e formativa più elevata possibile, e comunque sempre adeguata ai bisogni di ciascuno.
2. Il dirigente scolastico rispetta e crea le condizioni di espressione della libertà d’insegnamento sia nella dimensione individuale che collettiva, consapevole che il vero “titolare” del diritto ad un insegnamento libero da condizionamenti culturali, politici ed ideologici è lo studente.
3. Il dirigente scolastico, allo scopo di garantire il massimo successo formativo a tutti sollecita, attraverso la libertà di ricerca e di sperimentazione, l’arricchimento delle strategie metodologiche, didattiche e organizzative per rendere diversificato e individualizzato l’insegnamento.
4. Il dirigente scolastico attiva tutte le energie reali e potenziali che il territorio può esprimere affinché tra scuola, mondo del lavoro, amministrazioni locali, organizzazioni sociali, culturali e politiche possa realizzarsi, nel reciproco interesse, la più solida e produttiva interazione e collaborazione.
5. Il dirigente scolastico, come responsabile della gestione unitaria dell’istituzione scolastica, promuove tutti quei processi di condivisione di valori e di comportamenti professionali, di tutte le risorse umane assegnate, valorizzandole e organizzandole in modo da garantire la qualità del servizio pubblico.
6.Il dirigente scolastico cura che i mezzi, le dotazioni e le risorse materiali a disposizione della scuola siano impiegati secondo la loro destinazione istituzionale, perseguendo obiettivi di efficienza, di efficacia e di equità del servizio.
7.Il dirigente scolastico rispetta le scelte educative della famiglia ma, in quanto responsabile di una istituzione pubblica, e quindi luogo di riflessione aperto e pluralista, attento al confronto non privilegia nessun gruppo sociale a scapito di altri.
8 . Il dirigente scolastico cura la propria professionalità con diligenza. Conserva ed accresce con l’aggiornamento, la formazione e la riflessione sulle esperienze, sia individualmente che con i colleghi , il patrimonio professionale proprio e di tutta la categoria
TITOLO 2 - Principi generali dell’azione dirigenziale nella scuola
9. Il dirigente scolastico, in quanto dirigente pubblico, si impegna a garantire che la propria azione sia caratterizzata dai seguenti principi:
a – fedeltà alla Costituzione intesa come carta dei diritti fondamentali e atto di civile convivenza e di reciproca cooperazione tra i cittadini;
b – imparzialità, intesa come uguale considerazione e rispetto delle ragioni di ciascuno;
c – indipendenza, intesa come capacità di non essere influenzato dai propri interessi personali e familiari o di gruppi;
d – subordinazione dell’interesse personale all’interesse pubblico e dell’Amministrazione, in modo da evitare qualsiasi conflitto di interesse, anche apparente;
e – diligenza, come impegno a contribuire al buon andamento della Pubblica Amministrazione;
f – efficacia, come impegno ad utilizzare tutte le risorse a disposizione e il tempo di lavoro per garantire il massimo raggiungimento possibile dei risultati, in coerenza con la missione;
g – efficienza, come impegno a produrre un risultato efficace al minimo costo possibile delle risorse impegnate;
h – equità sociale, intesa come garanzia dell’uguaglianza delle opportunità e dell’assenza di ogni discriminazione arbitraria, ma anche come garanzia della distribuzione equa tra i cittadini dei benefici del servizio, nonché della loro distribuzione proporzionale rispetto al bisogno dei singoli;
i – sostegno all’esercizio dei diritti dei cittadini utenti, inteso come impegno a fornire in modo chiaro informazioni utili alla fruizione di tali diritti, e a semplificare le procedure rendendo effettivo il legittimo accesso da parte dei cittadini a beni e risorse pubbliche;
l – tutela della riservatezza, intesa come impegno a garantire il riserbo assoluto nei confronti dell’acquisizione dei dati sensibili riguardanti gli utenti e per quanto attiene ai propri comportamenti e a quelli dei suoi dipendenti;
m – accettazione dell’autorità legittima, intesa come impegno a dare attuazione alle scelte politiche e gestionali assunte dagli organi politici competenti e legittimamente costituiti;
n – promozione della partecipazione dei cittadini al processo decisionale e alla vita democratica, intesa come contributo alla corretta gestione politica e amministrativa del Paese e del Territorio. Quanto sopra può realizzarsi sia favorendo la libera espressione delle opinioni e la loro rappresentanza legittima sia favorendo il funzionamento degli organi di gestione e partecipazione;
o – rendicontazione, ovvero trasparenza e disponibilità a rendere conto con sollecitudine, mettendo a disposizione le informazione atte a verificare la corrispondenza tra le proprie azioni e e gli obiettivi per nome e per i quali egli opera;
p – salvaguardia della fiducia nello Stato e nella Pubblica Amministrazione come impegno ad accrescere la reputazione e l’immagine dell’Amministrazione che dirige.
TITOLO 3 - DOVERI SPECIFICI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
10 - Il dirigente scolastico instaura con gli studenti e le loro famiglie, con i docenti e il personale ata, rapporti leali e corretti, dà informazioni tempestive, evita conflitti, crea le condizioni migliori per l’esercizio dei rispettivi diritti, prende decisioni imparziali e trasparenti e garantisce la riservatezza. Svolge il proprio ruolo con pieno rispetto di quello altrui ed agisce riconoscendo la dignità delle funzioni degli altri operatori assicurando loro le condizioni per esplicarlo al meglio.
11 - Il dirigente scolastico cura di essere a conoscenza di ciò che si verifica nell'ambito dell'istituzione a lui affidata in modo di poterne assumere la responsabilità e spiegarne le ragioni. Esamina le lagnanze eventualmente provenienti dagli utenti vagliandone la fondatezza ed assumendo i provvedimenti necessari ad evitare disservizi.
12 - Il dirigente scolastico dimostra costantemente e convintamente la più leale disponibilità all'ascolto nei confronti di studenti e operatori. Cura con particolare attenzione, e si adopera in tal senso, affinché all'interno delle scuole e degli uffici dipendenti regni un clima positivo di serenità e di reciproca collaborazione.
13 - . Il dirigente scolastico informa i terzi interessati direttamente o indirettamente, nei limiti e con le modalità previste dalla normativa, dell’esistenza del procedimento che li riguarda e delle possibilità di intervento o opposizione.
14 - Il dirigente scolastico assicura l’esercizio dei diritti e le facoltà riconosciute dalla normativa alle formazioni sociali e ai gruppi di interesse, senza alcuna discriminazione, prescindendo, nell’esercizio della sua attività, da ogni pressione e/o condizionamento.
15 - Il dirigente scolastico opera, nei confronti delle imprese e delle organizzazioni economiche destinatarie o fornitrici di beni e servizi, mediante contratti di appalto o concessione, in piena autonomia ed indipendenza, con imparzialità e senza alcuna forma di discriminazione arbitraria, astenendosi da qualsiasi comportamento che ostacoli il libero esercizio delle attività economiche.
16 - Il dirigente scolastico svolge la propria attività con impegno ed accuratezza, curando di assicurare il raggiungimento dei risultati attesi. Utilizza l’orario di lavoro dedicandosi completamente ed esclusivamente allo svolgimento dei propri compiti e funzioni. Fuori dell’orario di lavoro evita di svolgere qualsiasi altra attività concorrente o interferente.
17 - Il dirigente scolastico nell’eseguire gli indirizzi provenienti dagli organi politici ed amministrativi, esercita in piena autonomia i poteri di gestione e di attuazione, non tenendo conto in alcun modo delle proprie opinioni politiche, e si esime dall’eseguire atti illegittimi o che violino il principio di imparzialità.
18 - Il dirigente scolastico mantiene rapporti collaborativi, corretti, leali e rispettosi dei diversi ruoli e responsabilità, nei confronti dei superiori, dei colleghi di lavoro e dei propri dipendenti. Nei confronti di questi ultimi, in particolare, impartisce indirizzi ed istruzioni appropriati, esercitando equamente l’autorità sia nella divisione del lavoro, sia nel riconoscimento dei meriti. Egli cura la valorizzazione delle risorse umane promuovendo e facilitando la formazione e l’aggiornamento del personale.
19 - Il dirigente scolastico favorisce ogni forma di collaborazione, accordo ed integrazione con le altre amministrazioni pubbliche allo scopo di concorrere al buon funzionamento di tutta La pubblica amministrazione.
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