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Contratto “Istruzione e Ricerca” 2019-2021: scuola, personale ATA, verso l’area dei funzionari ed elevate qualificazioni

Si può pervenire ad una chiara valorizzazione dei DSGA e alla risoluzione dell’annoso problema dei facenti funzione. Necessaria la rivalutazione dell’indennità di direzione. Il nostro impegno per una trattativa stringente a chiusura del negoziato per il personale docente, ATA ed educativo.

01/12/2022
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Il 1° dicembre 2022, alle 15.30, si è tenuto l’incontro di trattativa all’ARAN sul settore ATA.

Filo diretto sul contratto


L’ARAN ha sottoposto alle organizzazioni sindacali una bozza di testo che recepisce le proposte presentate il 17 novembre scorso riguardo alla questione della valorizzazione dei DSGA e della soluzione contrattuale per i facenti funzioni.
 

La proposta dell’ARAN

Nello specifico, l’area dei coordinatori (ex area C) e dei DSGA sono state unite nell’“area dei funzionari e delle elevate qualificazioni” corrispondente all’attuale area D. L’incarico di elevata qualificazione a tempo indeterminato viene garantito agli attuali DSGA di ruolo fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro, mentre con una norma di prima applicazione verrà regolato il passaggio a tale area da parte degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA, in deroga al titolo di studio specifico. Ciò consentirà agli stessi di entrare nella nuova area dei funzionari e di poter assumere incarichi triennali di elevata qualificazione da DSGA per la copertura dei posti liberi. Per ciò che concerne l’accesso dall’esterno al profilo di funzionario/elevata qualificazione restano fermi gli attuali requisiti culturali ovvero la laurea specialistica.
La sostituzione dei DSGA assenti fino a tre mesi sarà attribuita prioritariamente dall’area dei funzionari e in loro mancanza all’area degli assistenti amministrativi. In caso di assenze superiori a tre mesi l’ARAN ha riproposto la norma di incarico presso altre istituzioni scolastiche (incarichi di reggenza).
Un’ulteriore valorizzazione della figura dei DSGA verrà operata attraverso l’incremento dell’indennità di direzione parte fissa.
 

Il nostro commento

Per la FLC CGIL è stato molto utile che sia stata presentata e discussa una bozza di testo più avanzata.

Per quanto riguarda, in generale, il modello proposto, esso sembra essere quello che più si avvicina all’organizzazione delle scuole. Occorre però lavorare per inserire maggiori garanzie e tutele sugli aspetti che oggi non sono contemplati come ad esempio la mobilità tra le sedi e i contenuti dell’incarico di elevata qualificazione. 

Il passaggio all’area dei funzionari e delle elevate qualificazioni e al sistema degli incarichi può essere considerata come misura risolutiva per il riconoscimento del lavoro assolto dai facenti funzione e al tempo stesso degli attuali DSGA di ruolo che diventano di diritto elevate qualificazioni. 

Occorre naturalmente ragionare sulla tipologia degli incarichi di elevata qualificazione, inserendo, ad esempio, anche l’attività di tutoraggio nei confronti dei neo assunti, che è un aspetto molto importante per l’acquisizione sul campo di competenze operative nel primo anno di lavoro nella funzione.

Per quanto riguarda l’incarico su posizioni di lavoro comuni a più istituzioni scolastiche (reggenze), il modello proposto va nella giusta direzione ma va garantito il pagamento dell’indennità a chi svolge l’interim già prevista dall’articolo 146 del contratto, cioè l’indennità di reggenza. Andrebbe previsto inoltre in via indicativa il criterio della viciniorietà delle sedi per l’individuazione dei destinatari.

Sul tema del passaggio tra le aree, tra i prerequisiti va inserita l’esperienza professionale maturata per almeno tre anni come DSGA che compensa la mancanza del titolo di studio specifico. Questo perché la norma di prima applicazione va finalizzata appunto al transito degli attuali facenti funzioni in Area D.

Altro aspetto importante da prendere in considerazione è il tema della mobilità. Abbiamo chiesto di prevedere un meccanismo che continui a regolare la mobilità di questo personale, da devolvere comunque alla contrattazione decentrata nazionale (CCNI), mantenendo la possibilità per il personale di trasferirsi sui posti liberi alla fine dell’incarico triennale o in caso di perdita di posto per dimensionamento. Gli incarichi di elevata qualificazione naturalmente non possono essere che attribuiti dall’Amministrazione territoriale (AT) mediante la definizione di pochi e semplici criteri definiti dal contratto nazionale.
Infine abbiamo accolto con favore la proposta dell’ARAN circa l’aumento dell’indennità fissa come da tempo stiamo rivendicando.

È necessario chiudere quanto prima la partita per la definizione della nuova area dei funzionari ed elevata qualificazione in modo da poter affrontare la parte relativa ai restanti profili ATA.
A fine riunione l’ARAN si è resa disponibile a lavorare sul testo al fine di migliorare le tutele dei funzionari e delle elevate qualificazioni nel senso indicato dalla nostra organizzazione.

Siamo impegnati a rendere sempre più stringente la trattativa affrontando tutte le problematiche professionali di docenti, ATA ed educatori affinché si possa giungere quanto prima possibile alla conclusione del negoziato.

La trattativa è stata aggiornata al 20 dicembre alle ore 10.30.

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