Art 43: incontro all’Aran
Per la terza volta le organizzazioni sindacali sono state convocate all’ Aran per aprire la trattativa in base all’ 43 del CCNL e hanno trovato finalmente predisposto l’atto di indirizzo.
Per la terza volta le organizzazioni sindacali sono state convocate all’ Aran per aprire la trattativa in base all’ 43 del CCNL e hanno trovato finalmente predisposto l’atto di indirizzo.
Presente al tavolo, accanto alla delegazione dell’Aran e alle organizzazioni sindacali rappresentative. Presente anche una folta rappresentanza del MIUR, ben tre direttori generali, rispettivamente del personale, degli ordinamenti e del bilancio.
L’atto, datato 24 agosto e firmato dal Ministro della Funzione Pubblica, è stato illustrato in apertura del confronto e rispecchia in gran parte i contenuti della lettera del 24 giugno.
In particolare, richiamato genericamente l’art.43, l’atto di indirizzo sostiene che con l’emanazione del D.lgs. n.59/04 si è creata la condizione per dare attuazione a modifiche ed integrazioni del contratto vigente su due punti, il primo relativo alla definizione delle nuove professionalità e delle modalità organizzative necessarie a sperimentare gli anticipi nella scuola dell’infanzia, ed il secondo sulla definizione di criteri per l’individuazione dei docenti preposti alla funzione di tutor.
Sul primo punto, come noto, si sostiene che il decreto 59, nell’affermare la necessità, per l’anticipo, della: ” .. definizione delle esigenze di nuove professionalità e modalità organizzative” ponga il problema del personale ATA, con particolare riferimento al profilo di collaboratore scolastico e si prospettano soluzioni diverse, che hanno tutte un solo sottotitolo: non c’è un euro in più.
La soluzione prospettata è stata giudicata inaccettabile dalla FLC Cgil, gli anticipi non pongono solo un doveroso problema di cura, ma anche un problema di “educazione” per cui occorre una professionalità alta e competente. Non si affronta l’inserimento di bimbi under 3 anni solo assicurando il cambio dei pannolini! E si trascura, colpevolmente, tutto il problema delle diverse modalità organizzative che pure il decreto 59 pone.
Paradossale poi che, rispetto alla lettera di giugno, sul personale ATA sia stato cancellato il pur prudente riferimento alla possibilità di incremento dell’organico che conteneva; eppure il taglio all’organico ha reso più difficile in ogni scuola la semplice vigilanza.
Già da questo si comprende il modo superficiale e culturalmente depresso con cui si intende affrontare questa trattativa: siamo di fronte più ad un atto ideologico che ad un confronto negoziale, che ha le sue regole precise e legislativamente definite.
Questa trattativa, infatti, trova le sue ragioni nell’art 43 del CCNL e la FLC Cgil lo ha sottoscritto consapevolmente, basta rileggerlo con attenzione per sapere che non è contrattualmente previsto che si affronti il lavoro ATA, visto che l’articolo è posto alla fine della parte che attiene al personale docente, ed è scritto chiaro che si rivedrà :” la disciplina di cui al presente e ai precedenti Capi”.
Non si può aprire un confronto, vero e di merito, scrivendo che la fase negoziale deve essere conclusa “in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico “ cioè tra 48 ore: anche questo conferma che siamo di fronte ad un atteggiamento irresponsabile e provocatorio del governo di fronte ad organizzazioni che hanno a cuore la scuola ed il lavoro che in essa si fa.
Basta ricordare che dal 19 febbraio, data di approvazione del decreto,ad oggi sono trascorsi 6 mesi ed il MIUR, con la CM n.29, ha subito affermato che le successive istruzioni sarebbero state impartite dopo la fase negoziale…se il tempo è trascorso la responsabilità non è certo delle organizzazioni sindacali che vogliono contrattare.
E, per stare al merito,occorre sottolineare come l’atto di indirizzo, aperto in base all’art.43, tralasci una minima ricognizione di materie che la modifica ordinamentale introduce, basta pensare alla mobilità, per fare un solo esempio.
Questo confronto, invece, si apre solo su due temi. E gli altri?
Veniamo alle risorse descritte per la funzione di tutor: trascurando ogni commento sulla loro irrisorietà, basta leggere da dove provengono per capire che le cifre stanziate per il 2004 sono state sottratte ad attività che le scuole svolgono ogni giorno: sono questi i sbandierati soldi per la riforma, quelli che si tolgono alla dispersione scolastica e dall’istruzione degli adulti?
E come se non bastasse sono finanziamenti che saranno disponibili solo dopo l’approvazione della legge di assestamento del bilancio dello Stato, presumibilmente non prima di ottobre.
Quelle per il 2005 , poi, devono ancora essere acquisite con la prossima legge finanziaria…le risorse oggi sono incerte, ma la trattativa si deve chiudere in 48 ore?
La FLC Cgil è pronta a contrattare ed intende farlo seriamente, per cui ha chiesto una verifica puntuale con gli esperti ARAN sulle risorse ed una ricognizione di tutte le materie contrattuali che vengono modificate dalla Legge 53.
L’Aran, in conclusione dell’incontro, ha valutato come legittime e rilevanti le diverse questioni sollevate, che verranno rappresentate al Ministro, ed ha proposto di tentare comunque una ricognizione delle materie che potrebbero essere affrontate, si è poi impegnata a fissare un incontro specifico sulle risorse con il proprio staff tecnico.
Roma, 30 agosto 2004
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