A proposito del DM sui finanziamenti all’edilizia scolastica: ecco il quadro storico
Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2003
Il MIUR non partecipa direttamente all’attivazione di opere di edilizia scolastica sul territorio in quanto tale programmazione è riservata alle Regioni e la concreta attuazione è rimessa ai proprietari degli immobili ossia Comuni e province (legge 11 gennaio 1996, n. 23 e precedenti normative).
Il MIUR contribuisce fattivamente attraverso l’attribuzione di finanziamenti all’edilizia scolastica sotto forma di mutui ventennali accendibili presso la Cassa DD.PP. con onere di ammortamento a carico dello Stato, comprensivo della capitalizzazione degli interessi di preammortamento.
La programmazione dell’edilizia scolastica si realizza mediante piani generali triennali e piani annuali di attuazione predisposti e approvati dalle regioni
Il finanziamento all’edilizia scolastica è avvenuto, in questi ultimi anni, mediante interventi legislativi e in particolare attraverso le sottoelencate leggi:
* legge 9 agosto 1986, n. 488: stanziati 4.000 MLD;
* legge 23 dicembre 1991, n. 430: stanziati 1.500 MLD;
* legge 8 agosto 1996, n. 431: stanziati 200 MLD destinati alle aree depresse del meridione.
Con la legge 11 gennaio 1996, n. 23 (Legge Masini), sono stati assegnati ulteriori finanziamenti, ai sensi degli artt. 2 e 4 ripartiti tra le varie Regioni e da queste suddivisi, nel proprio ambito, sulla base di criteri stabiliti dal D.M 18 aprile 1996 per “l’adeguamento e la messa a norma degli edifici adibiti ad uso scolastico”.
I finanziamenti, di cui all’art. 4 legge 23/96, sono stati ripartiti in piani generali triennali suddivisi in piani annuali di attuazione. La loro copertura finanziaria trova fondatezza nella legge 23 ottobre 1998, n. 362 e negli importi da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali individuati nelle finanziarie. Pertanto:
Primo triennio di intervento 1996-98
* 456 MLD per il primo piano annuale (DM 18 aprile 1996);
* 552 MLD per il secondo piano annuale (DM 8 giugno 1998);
* 579 MLD, poi 591 MLD, per il terzo piano annuale (DM 18 marzo 1999)
Totale ammontare 1599 MLD
Secondo triennio di intervento 1999-2001
* 385 MLD per primo piano annuale (DM 6 settembre 1999);
* 398 MLD per il secondo piano annuale (DM 6 aprile 2000);
* 612 MLD per il terzo piano annuale (DM 23 aprile 2001).
Totale ammontare 1395 MLD
Terzo triennio di intervento 2003-2005
* Il terzo triennio di intervento parte dal 2003 e non prevede nessun intervento per il 2002.
* 112.600.641,48 euro (pari a £.218 MLD circa) per la prima annualità 2003 (DM 30 ottobre 2003);
* 348.915.607,75 euro (pari a £. 675,6 MLD circa) per la seconda annualità 2004 (DM 30 ottobre 2003)
* Manca la terza annualità
Totale ammontare 893,5 MLD
E’ stato quindi ripristinato, con DM 30 ottobre 2003, quanto disposto dalla legge 23/1996, e successive integrazioni, interrotto nel 2002.
Nel comunicato stampa del MIUR viene detto che dal 1996 ad oggi sono stati effettuati circa 9.000 interventi, Ma secondo il monitoraggio del MIUR sulla sicurezza nella scuola il 96,53% (9257) delle scuole ha chiesto all’Ente locale di riferimento interventi manutentivi o strutturali; a fronte di tale richiesta gli interventi da parte di Comuni e Province hanno interessato solo 5436 ( il 58,72%) scuole delle richiedenti.
Quindi, per completare il quadro, le risorse del DM 30 ottobre 2003 non sono assolutamente nuove perché rientrano nelle finalità della legge 23, ripristinate dopo che erano state “congelate?” nel 2002.
Inoltre va precisato che i piani triennali riproposti non hanno avuto un incremento consistente per cui la scadenza del 31 dicembre 2004 (Legge 3 agosto 1999, n.265) rischia seriamente di non essere rispettata.
Pubblichiamo il decreto ministeriale del 30 ottobre 2003
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