Stato di agitazione all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Per non bloccare l’Ente i Direttori prendano posizione a favore dei dipendenti.
All'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, a seguito della rottura delle trattative, è stato proclamato lo stato di agitazione.
I lavoratori dell'ente avanzano alcune proposte di azione a sostegno della vertenza sul salario accessorio:
- organizzare una serie di assemblee nelle Sezioni e Laboratori con cadenza bisettimanale e durata di 1 ora con ordine del giorno: Stato della trattativa sul rinnovo del Contratto integrativo fino alla riapertura della vertenza;
- inviare una lettera ai Direttori di TUTTE le Sezioni e Laboratori dell'Istituto con la richiesta di un incontro di trattativa locale urgente con le OO.SS. e RSU, per informarli dei fatti in modo dettagliato e richiedere solidarietà e azioni concrete nel Consiglio Direttivo;
- astenersi da tutte le attività di "volontariato" del personale;
- astenersi dalle trasferte non correttamente autorizzate;
- prevedere l'intervento dei due rappresentanti Nazionali dei Lavoratori nel Consiglio Direttivo a sostegno della vertenza;
- ihvitare le Organizzazioni Sindacali Nazionali a considerare la disdetta del CCNL in relazione al mancato rispetto dei capitoli di spesa.
In caso di mancata convocazione del tavolo sindacale in tempi ragionevoli, saranno attuate ulteriori e più incisive forma di lotta come la proclamare due ore di sciopero di tutto il personale dell'Istituto.
FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA hanno scritto ai Direttori dell’ente per "spiegare” lo stato dell’arte delle trattative. Di seguito la lettera.
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FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA
Egg. Direttori,
con la presente vogliamo porre alla vostra attenzione lo stato in cui versano le trattative sindacali in questo momento.
Abbiamo appreso dai rappresentanti del personale che in Direttivo non si è ancora mai discusso di relazioni sindacali, nonostante vi siano state delle proposte da parte della delegazione di parte pubblica che non possono essere assolutamente accettate dai sindacati e che modificherebbero profondamente l'organizzazione del lavoro nell'INFN.
Con ordine e, speriamo, chiarezza, proviamo a riassumere ciò che è avvenuto e sta avvenendo nelle relazioni sindacali e che, inevitabilmente, ricadono su tutto il personale e sul buon andamento del lavoro quotidiano.
I contratti integrativi all'Infn son fermi al 2009 per il personale ricercatore e tecnologo e al 2010 per il personale tecnico e amministrativo. Per il personale ricercatore e tecnologo la richiesta avanzata dai sindacati è che, a fronte dell'accordo firmato lo scorso anno sull'utilizzo dell'overhead, si costituisca un fondo incentivante per il personale. Se si sottoscrivesse un accordo, tale fondo dovrà essere distribuito tra il personale dei livelli I-III attraverso un meccanismo che riconosca: un premio per coloro che con le loro idee e lavoro ottengono i fondi esterni, per coloro che collaborano alla realizzazione dei progetti esterni e un riconoscimento generalizzato (i fondi esterni generano un aumento di attività che non sempre è compensata da personale non strutturato).
Tale richiesta di parte sindacale ha ricevuto come unica risposta che sarà portata all'attenzione della Giunta esecutiva, mentre riteniamo che una risposta debba avvenire a fronte di un confronto all'interno dell'intero direttivo.
Per il personale tecnico e amministrativo, la situazione è un po' più complessa, per vari motivi. La retribuzione dei livelli IV-VIII è per oltre il 30% legata al salario accessorio e non vi sono automatismi retributivi, come per i livelli I-III, pertanto risulta ancora più grave che i contratti integrativi (da cui discende il salario accessorio) siano scaduti nel 2010 e non si sia trovato un accordo per gli anni passati e tantomeno per il futuro.
Progressioni di carriera
Il personale IV-VIII dal 2010 non ha le condizioni per effettuare i passaggi di livello. Nel 2010 il managemente dell’INFN ha commesso un errore (che non possiamo escludere sia stato fatto volontariamente) inviando al Ministero la pianta organica (con la distribuzione del personale nei vari profili e livelli) in quel momento fotografata, invece di inviare la pianta organica con il personale distribuito nei profili e nei livelli che si sarebbe voluto avere. Non possiamo escludere che questo fu un errore volontario, perché più volte i sindacati segnalarono, negli incontri di trattiva, che ciò sarebbe stato un grave danno per i lavoratori, ma non vennero ascoltati! Ciò ha generato che non avendo previsto le posizioni libere per i passaggi di livello, combinato con la spending review del 2012, oggi le posizioni per progressioni verticali siano tutte sature senza possibilità di riconoscimento professionale a nessuno dei tecnici e amministrativi presenti all'Infn; e senza che mai questo problema (più volte denunciato) sia stato portato da parte dell'attuale management all'attenzione degli organi ministeriali.
Indennità di ente mensile: la più bassa del comparto
Il personale tecnico e amministrativo ha l'Indennità di ente mensile (IEM) molto più bassa di tutti gli enti pubblici di ricerca. Questa sgradevole situazione (il miglior ente di ricerca italiano paga notevolmente meno i propri dipendenti) ha convinto le organizzazioni sindacali a concentrare la richiesta per il rinnovo del contratto integrativo dal 2015 (unico anno in cui la legge non vieta di aumentare il fondo del salario accessorio, mentre è nuovamente bloccato dal 2016) a richiedere che l'indennità di ente mensile per i tecnici e amministrativi dell'INFN aumenti di € 200,00 mensili. Ricordiamo che questa richiesta porterebbe il personale IV-VIII dell'Infn ad avere una IEM pari a quella del CNR (penultimo nella classifica delle IEM degli epr). Inoltre si chiede una rapida apertura del tavolo per la sottoscrizione di un intesa per l'immediata erogazione al personale IV-VIII dei risparmi degli anni 2011-2012-2013 e 2014 per un ammontare di circa 1,2 M€.
L’aumento della IEM necessita per la copertura di circa 2 M€ di cui: circa 0,56 M€ sono già un avanzo di quella voce del fondo ed altri 0,280 M€ per norma contrattuale sono nella voce RIA cessati prima del 2010 (e quelli del 2015) e possono essere inseriti nell’indennità di Ente. La delegazione di parte pubblica (formata dal vicepresidente Masiero e dal Direttore Generale Giunti) ha rigettato la richiesta, adducendo come scusa la carenza di fondi ordinari. Su questo punto vogliamo portare alla vostra attenzione alcuni aspetti. Per il blocco delle retribuzioni e i risparmi sulla finanza pubblica dovuti alle leggi di stabilità dal 2010, ogni anno l'Infn ha risparmiato di spesa per il personale una cifra dell'ordine del 3,7 M€ annui, dovuti a: diminuzione dei buoni pasto da 10 a 7 euro, blocco del Pagamento della Polizza INA ai neoassunti, blocco delle progressioni orizzontali per tutti i livelli e verticali per i IV-VIII, restrizione dei rimborsi per le trasferte, utilizzando tali risorse (3,7 M€ annui) per la ricerca scientifica.
L'INFN è l'unico ente pubblico di ricerca che per i prossimi 3 anni avrà un aumento certo del proprio fondo ordinario pari a 15 M€/annui (45 M€ nel triennio), previsti nella legge di stabilità 2016 approvata a fine dello scorso anno (comma 373) . Sempre la legge di stabilità 2016 garantisce agli enti pubblici di ricerca che i fondi ordinari nei prossimi anni non vengano decurtati, ma anzi che vengano aumentati del 4%, rispetto alla cifra minore tra preventivato e utilizzato (commi 747-749). Sottolineiamo inoltre che dai dati forniti nelle ultime presentazioni dei piani triennali, nonostante il perdurare della crisi e i continui tagli di finanza pubblica, le entrate dell'Infn sono comunque state costanti o in crescita (grazie ai fondi esterni cioè grazie al lavoro del personale INFN), mentre è sempre costantemente diminuita la spesa per il personale.
Un'ultima osservazione che portiamo all'attenzione del Direttivo riguardo ai contratti integrativi del personale IV-VIII, è quella relativa al pagamento del salario accessorio dei tempi determinati. Tali emolumenti (per tutto uguali a quelli del personale strutturato) devono restare fuori dal salario accessorio, oppure si deve prevedere che il fondo segua in modo proporzionale il numero dei contratti a tempo determinato.
Precariato
Una questione che non è ancora stata affrontata al tavolo di trattativa, pur avendolo chiesto da diverso tempo, è una discussione sul futuro del precariato all'interno dell'INFN. In molti enti di ricerca si sta provvedendo a firmare accordi che proroghino i contratti a tempo determinato oltre le naturali scadenze. Tutto ciò per garantire ancora un po' di futuro a coloro che da molti anni stanno lavorando all'Infn, oltre ad evitare che tante professionalità siano buttate via. Da tempo chiediamo che si arrivi ad un accordo che distingua il futuro dal passato. Dobbiamo trovare un accordo che garantisca coloro che hanno dedicato la vita all'Infn e non vedono futuro, da coloro che entreranno nell'Ente prossimamente e devono avere davanti a loro delle regole chiare di reclutamento. Una riflessione su questo argomento non è più rinviabile. E’ altresì inaccettabile che la delegazione Infn contrapponga il personale precario all’aumento del fondo per il salario accessorio. Per tutto ciò quanto sopra esposto, senza che da parte della delegazione INFN siano giunte risposte adeguate (ma solo risposte paternalistiche e non all'altezza della grave situazione), i sindacati hanno deciso di abbandonare il tavolo di trattativa e di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale.
Il 21 gennaio scorso si è tenuta un'assemblea congiunta in tutte le sedi INFN collegate in videoconferenza, il personale ha approvato un documento che alleghiamo alla presente. E’ l'inizio dello stato di agitazione a cui seguiranno ulteriori inasprimenti (ricorrendo anche allo sciopero del personale) nel caso non si arrivasse a trovare un accordo tra le parti. Inoltre le RSU delle varie sedi stanno provvedendo a richiedere un incontro urgente con i singoli direttori per spiegare direttamente le iniziative che si prenderanno a livello di personale.
Auspichiamo che la sollecitazione dei Rappresentanti del personale a discutere in Direttivo questa vicenda permetta a Voi Direttori, che siete chiamati a dirigere il nostro Ente, di essere informati di quanto sta accadendo nell'Ente e di come la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi.
Chiediamo che il Direttivo si pronunci a favore del personale e dia indicazioni alla delegazione trattante per una soluzione adeguata per un accordo sindacale, convocando nel più breve tempo possibile un incontro di trattativa senza tempi contingentati fino alla firma di un accordo.
Grati per la vostra attenzione porgiamo a tutti i nostri più cordiali saluti.
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