Ricerca: stabilizzazione precari e rinnovo del CCNL, resoconto del Tavolo Tecnico di confronto tra sindacati e MUR
La FLC CGIL ha avanzato la richiesta di costituire un livello nazionale di confronto che possa affrontare temi trasversali e comuni a tutti gli Enti come ad esempio la gestione dell’attuale emergenza sanitaria o il lavoro agile.
Si è tenuto il 20 maggio 2021 un incontro tecnico delle organizzazioni sindacali rappresentative con il MUR in modalità online.
Per il Ministero guidava la delegazione il dott. Francesco Ciardiello della segreteria tecnica della Ministra Messa.
L'oggetto della riunione è stato quello di un approfondimento sull'atto di indirizzo propedeutico all'apertura della contrattazione per il rinnovo del CCNL 2019-2021.
Preliminarmente però abbiamo richiesto di conoscere lo stato dell'arte del decreto di riparto dei 25 milioni per le stabilizzazioni, fermo ormai da diversi mesi.
La notizia positiva comunicataci è che il decreto è stato firmato ieri dalla ministra Messa ed inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
La FLC CGIL ha evidenziato come l’atto di indirizzo, propedeutico all’avvio del confronto con l’ARAN per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca, dovrà contenere le indicazioni utili per normare nel contratto il lavoro agile.
La parte generale del contratto del comparto Istruzione e Ricerca dovrà inoltre prevedere l’estensione a tutto il personale del comparto dell’articolo 20 comma 4 dell’attuale contratto di lavoro che esclude per ora solo la scuola e i ricercatori/tecnologi dall’applicazione del titolo II della legge 150/2009 (ciclo della performance e premialità).
Abbiamo ribadito con forza come la riforma dell’ordinamento professionale abbia bisogno di adeguate risorse aggiuntive esplicitamente dedicate, come del resto prevede il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, del 10 marzo scorso tra organizzazioni sindacali confederali e Governo sul Pubblico Impiego.
Occorrerà che l’atto di indirizzo faccia esplicito riferimento alla Carta europea dei ricercatori nonché dare soluzioni e certezze all’annosa questione della valorizzazione di tutto il personale degli EPR.
La FLC CGIL ha avanzato la richiesta di costituire un livello nazionale di confronto che possa affrontare temi trasversali e comuni a tutti gli Enti come ad esempio la gestione dell’attuale emergenza sanitaria o il lavoro agile.
Infine la FLC CGIL ha chiesto una maggiore flessibilità ed esigibilità del salario accessorio, ciò consentirebbe di dare maggior peso, negli EPR, alla contrattazione integrativa.
Nella replica il Dott. Ciardiello ha condiviso la necessità di proseguire il confronto prima che l’atto di indirizzo venga ufficialmente emanato tenendo in considerazione le proposte avanzate dal sindacato.
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