CNR: reclutamento straordinario di 82 giovani ricercatori. Una goccia in un oceano di precari
Il CdA delibera i criteri dei bandi senza il dovuto confronto e ignorando l’esistenza del precariato.
Il Consiglio di Amministrazione del CNR nella riunione del 14 giugno ha deliberato i criteri generali per l’emanazione dei bandi di concorso per l’assunzione di 82 Ricercatori III livello di cui al decreto MIUR n. 105/2016 emanato ai sensi dell’art. 1 c. 247 della L. 208/2015 (Legge stabilità 2016).
Sulla base dell’informativa parziale che le organizzazioni sindacali hanno ricevuto lo scorso venerdì e da quanto trapelato dal CdA, risulta in particolare che:
Requisiti per l’accesso
- Diploma di Laurea vecchio ordinamento o Laurea Specialistica o Laurea Magistrale attinente alla tematica di ricerca del Bando.
- Diploma di Dottorato oppure 3 anni di esperienza attinente alla tematica di ricerca del Bando.
Nel Bando sarà previsto un punteggio totale di 100 punti così ripartiti
- 40 punti per le 2 prove scritte, di cui una a carattere generale e l’altra a contenuto teorico-pratico, con un punteggio massimo di 20 punti per ciascuna prova; sarà necessario conseguire il punteggio minimo di 14/20 per ciascuna prova per accedere alla prova orale.
- 30 punti per la prova orale con un punteggio minimo di 21/30.
- 15 punti per 5 prodotti scelti dal candidato con un punteggio massimo attribuibile al singolo titolo di 3 punti.
- 15 punti per il curriculum in cui dovrà esser data particolare rilevanza all’aver conseguito premi o particolari riconoscimenti nazionali o internazionali e all’aver diretto o coordinato progetti di ricerca competitivi nazionali o internazionali. La Commissione inoltre terrà conto del tempo intercorso dal conseguimento del PhD o Dottorato di Ricerca.
Il candidato dovrà conseguire il punteggio minimo totale di 75/100 per essere inserito nella graduatoria di merito.
I posti sono suddivisi per “Aree Strategiche” secondo la Tabella seguente:
Aree strategiche | Posti |
Biomedicina cellulare e molecolare | 4 |
Biomolecole e biomateriali per la salute | 3 |
Cambiamento globale | 4 |
Chimica verde e processi sostenibili | 3 |
Fenomica (Biorisorse e Agrotecnologie) | 3 |
Fisiopatologia | 4 |
Foodomica (Scienze dell'alimentazione) | 2 |
Genetica | 3 |
Informatica | 4 |
Ingegneria dei sistemi e delle Telecomunicazioni | 4 |
Ingegneria industriale | 5 |
Innovazione nella società | 2 |
Innovazione per la cultura | 3 |
La mente umana e la sua complessità | 2 |
Matematica applicata | 2 |
Materiali avanzati e tecnologie abilitanti | 4 |
Materiali innovativi, tecniche avanzate di caratterizzazione e modelling | 4 |
Micro e Nano elettronica, Sensoristica, Micro e Nano sistemi | 4 |
Neuroscienze | 4 |
Osservazione della Terra | 3 |
Ottica, Fotonica, Tecnologie atomiche e quantistiche | 4 |
Postgenomica (Biologia e Biotecnologie) | 3 |
Rischi naturali e antropici e tecnologie per l'Ambiente | 3 |
Risorse Naturali ed Ecosistemi | 3 |
Sistemi complessi, Materia Soffice, Biofisica | 2 |
La sede di lavoro dei vincitori non è definita. L’orientamento pare vada nella direzione di indicare solo le città di destinazione, presumibilmente il doppio dei posti assegnati per Area Strategica.
I primi in graduatoria decideranno la sede?
L’assunzione dei vincitori dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2016. In caso contrario, le risorse assegnate al CNR non saranno consolidate nel 2017 e verranno redistribuite agli altri Enti che avranno completato le procedure. Ovvero, si termina entro il 2016 o si perdono i posti!
La FLC CGIL esprime viva preoccupazione rispetto all’indirizzo che l’Amministrazione ha dato, a cominciare dall’assegnazione dei posti suddivisi sulle 25 bandi Aree Strategiche, identificate senza un ampio coinvolgimento della comunità scientifica. In alcuni casi, le Aree strategiche a cui sono assegnati i posti sono ben limitate e facilmente identificabili sono gli Istituti interessati, mentre altre appaiono fin troppo ampie.
Per quanto riguarda i criteri, pur tenendo conto della normativa vigente, la FLC CGIL ritiene che i 40 punti complessivi delle prove scritte potrebbero essere ridotti a 30 e i restanti 10 dovrebbero essere dedicati alla valutazione dell’esperienza maturata nei centri di ricerca, in particolare nell’Ente. In analogia con quanto previsto dallo stesso Decreto e con quanto già applicato per i Bandi emanati in applicazione della L. 296/06 (cd. Mussi) nei quali era titolo specificamente valutabile il servizio prestato nel CNR, ivi compresi gli Enti accorpati, con rapporto di lavoro subordinato per attività di ricerca e/o contratti di collaborazione alla ricerca e/o assegni di ricerca fino ad un massimo di dieci anni per un punteggio massimo di punti 8.
Ciò anche a tutela del proprio precariato tanto più che la normativa CNR, al contrario di quanto avviene in altri EPR, prevede la possibilità di essere responsabili di progetto solo per i titolari di contratti a tempo indeterminato. Ovviamente la restrizione è solo per i responsabili di progetto di ricerca, mentre l’Ente non ne tiene conto quando deve attribuire responsabilità di Uffici dell’Amministrazione Centrale.
Infine, tenendo conto del termine perentorio del 31 dicembre per le assunzioni, la FLC CGIL si augura che l’Amministrazione metta in campo da subito adeguate risorse e strategie per velocizzare e completare le procedure concorsuali.
Come già denunciato, i soli 215 posti previsti dal D.M. Giannini per tutti gli EPR sono una insultante elemosina che dimostra la scarsa attenzione del Governo alla Ricerca Pubblica. Gli 82 posti assegnati al CNR rischiano di rappresentare solo una chimera per i circa 5.000 precari che, con contratto a tempo determinato, assegni di ricerca, borse di studio e altro, lavorano da anni contribuendo in modo determinante ai Progetti di Ricerca portati avanti nell’Ente. Nonostante ciò, la FLC CGIL non permetterà che si perdano anche questi per la lentezza che ha contraddistinto l’operato dell’Ente in questi ultimi anni.