Mentre l’Ispesl apre la trattativa su stabilizzazioni e contratto integrativo la Cisl rompe il tavolo unitario con Cgil e Uil
Il 20 luglio finalmente, dopo le pressioni e le richieste dei giorni scorsi della FLC, l'Amministrazione riapre la trattativa. Potrà essere affrontato il tema delle stabilizzazioni e riaprire la trattativa sul contratto integrativo. Sarà possibile dare risposte alle legittime aspettative dei lavoratori, precari e non. Ora chiediamo una trattativa serrrata che possa portare le parti alla firma di un accordo prima della pausa feriale.
Dopo pressioni e richieste formali, finalmente l’Ispesl batte un colpo e convoca per il 20 luglio prossimo alle ore 10,00 la riunione di trattativa. All’ordine del giorno l’applicazione dei commi 519 e 520 della legge Finanziaria 2006 e la ripresa del confronto sulla contrattazione integrativa.
Incassiamo questo risultato, sarà possibile ora riprendere una trattativa bloccata inspiegabilmente da due mesi e mezzo e affrontare questioni d’interesse primario. Infatti, non è più rinviabile il confronto sulle stabilizzazioni e il contratto integrativo per l’applicazione del CCNL 7/4/2006.
Com’è noto la Finanziaria 2006 prospetta soluzioni di stabilizzazione per i tempi determinati e la possibilità di trasformare a tempo determinato almeno il 60% degli incarichi di ricerca e co.co.co., queste procedure vanno avviate immediatamente per accedere alle risorse ed ottimizzare le opportunità
Sul versante dell’applicazione contrattuale la situazione è altrettanto insostenibile, vi sono legittime aspettative del personale che vanno affrontate, mentre la trattativa, avviata dallo scorso anno, langue inspiegabilmente. Da anni non si fanno passaggi di livello e di gradone, l’unica applicazione degli artt. 53 e 54 è la prima del 31/12/2001, mentre stando ai consuntivi forniti dall’Ente, ci sono risorse per finanziare passaggi per quanti hanno maturato i requisiti! Così per lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi dell’ex-art. 64, siamo l’unico Ente che ancora non vi ha provveduto, eppure si potrebbe fare meglio di quanto lo stesso contratto prevede, correggendo alcune distorsioni della prima applicazione e incrementando le risorse all’uopo destinate dal CCNL 2001/2005.
Infine sul salario accessorio, è urgente correggere l’attuale ripartizione di finanziamento per evitare di avere somme non spese a consuntivo (nel 2006 superiori a 1,5 mln di € per i livelli IV-IX e a 180.000 € per i livelli I-III!), ma anche ridistribuire ai lavoratori i residui degli anni passati.
Su tutto questo, tuttavia, incombe l’inspiegabile decisione della CISL di rompere il tavolo unitario, che, su sua esplicita richiesta, è stata convocata in riunione separata per il giorno 19/7. Avremmo voluto già aver chiuso il contratto integrativo e aver avviato il confronto sulle stabilizzazioni, ma un’amministrazione molto indecisa lo ha fino ad oggi impedito. In questo contesto la scelta della CISL, che riteniamo grave, non aiuta il normale svolgimento della trattativa e potrà avere ripercussioni negative.
Tuttavia ce ne faremo una ragione e affronteremo il nostro lavoro consapevoli di non aver mai sacrificato l’interesse dei lavoratori dell’Ispesl a questioni di piccolo calcolo politico, avendo l’obiettivo di portare a casa, con la nostra firma, sempre il miglior accordo possibile.
FLC Cgil ISPESL
Roma, 17 luglio 2007
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