Le lavoratrici e i lavoratori del CNR meritano più attenzione dai vertici dell’Ente!
Pubblichiamo il resoconto dell'incontro che si è svolto il 14 aprile al CNR con le organizzazioni sindacali.
Il 14 aprile scorso si è svolto un incontro tra l’Amministrazione CNR e le organizzazioni sindacali avente come punti all’OdG, oltre la sottoscrizione dell’Accordo in deroga per l’ulteriore proroga dei contratti a tempo determinato fino al 31 dicembre 2018 (vedi notizie correlate), la discussione in merito al Contratto Collettivo Nazionale Integrativo: “Individuazione ed utilizzo del Fondo per il Trattamento Economico Finalizzato alle progressioni economiche di cui all’art. 54 CCNL 21.02.2002; attivazione procedure per le progressioni di livello nell’ambito dello stesso profilo – Decorrenza 1 Gennaio 2015”
Nel corso dell’incontro è stato ampiamente discusso l’Accordo decentrato di Ente presentato dall’Amministrazione che prevede la progressione di livello nell’ambito dello stesso profilo, tecnici e amministrativi, per un numero complessivo pari a 127 progressioni (Delibera CdA CNR n.183/2014 con la quale è stato approvato il Piano di Fabbisogno 2014/2016).
La FLC CGIL ha fortemente criticato i parametri utilizzati dall’Amministrazione per definire il numero dei posti e la loro ripartizione nei differenti profili interessati (cfr. tabella). Tale ripartizione, infatti, non tiene affatto conto della consistenza delle unità di personale (UdP) per livello e profilo. La FLC CGIL ha evidenziato come all’esiguo numero complessivo di progressioni di livello, previsto nel Piano di Fabbisogno, si aggiunge una distribuzione per livello che mortifica coloro i quali da anni, con il loro lavoro, collaborano e supportano le attività dell’Ente.
Ancora una volta l’Amministrazione ha dato prova di non conoscere la composizione del proprio personale né di valorizzarlo equamente, garantendo pari opportunità.
PROFILO |
Livello |
UDP |
Posti PDF |
Posti da Bandire |
Scorr.nti proposti da Amministrazione |
Posizioni libere per pensionamenti |
FA |
IV |
20 |
8 |
6 |
2 |
22 |
CA |
V |
173 |
21 |
13 |
8 |
4 |
CA |
VI |
180 |
51 |
31 |
20 |
8 |
OA |
VII |
18 |
7 |
|||
CTER |
IV |
421 |
10 |
6 |
4 |
44 |
CTER |
V |
306 |
10 |
6 |
4 |
5 |
OT |
VI |
115 |
11 |
7 |
4 |
20 |
OT |
VII |
83 |
16 |
16 |
9 |
|
TOTALE |
1316 |
127 |
85 |
42 |
Alla luce di quanto esposto, e denunciando l’Amministrazione per ignavia, la FLC CGIL, ritenendo importante valorizzare le professionalità acquisite dai dipendenti dal 1 gennaio 2010, data dell’ultimo concorso, ha proposto di bandire tutte le disponibilità dei posti in progressioni. La proposta è stata determinata anche dall’assenza, nella proposta dell’Ente, di criteri chiari, definiti e condivisibili. Nel caso si volesse considerare la possibilità di utilizzare parte dei posti per scorrimenti di graduatorie, sia del CNR sia degli Enti accorpati (Insean), la FLC CGIL è disponibile a valutare tale proposta solo nel caso in cui si attui contestualmente alla tranche delle progressioni programmate per il 2016 per complessivi 268 posti ed imprescindibilmente previa rimodulazione degli stessi che tiene conto del numero delle unità di personale aventi diritto per profilo e livello.
La FLC CGIL è, in ultima analisi, favorevole allo scorrimento di graduatorie attive. Ha però ribadito con forza, solo adottando criteri oggettivi, chiari e definiti si può arrivare ad una risoluzione condivisa. Inoltre, la FLC CGIL ha invitato il Direttore Generale ad ottemperare alle delibere assunte dal CdA, in particolare, ad utilizzare il criterio approvato con Deliberazione n. 171/2012, peraltro già applicato per procedere allo scorrimento in rapporto ai pensionamenti intervenuti, (provvedimento 24351 del 24 aprile 2013) e, contestualmente, a prevedere la messa a bando di un numero significativo di posti per tecnici e amministrativi ripartiti equamente per profilo e livello. L’Ente si è riservato di rivalutare l’argomento e portarlo di nuovo in discussione nel corso della riunione che è stata aggiornata al 22 aprile prossimo.
Relativamente alla proposta di definizione di criteri per l’attribuzione della Produttività Collettiva e Individuale la FLC CGIL ha respinto la proposta avanzata dall’Amministrazione, ritenendola mortificante e assolutamente non discutibile sia per l’impianto complessivo sia per i criteri proposti dall’Amministrazione.
La FLC CGIL, il 10 aprile scorso, ha presentato formale richiesta per l’integrazione dell’o.d.g. con argomenti riguardanti: personale con contratto TD in scadenza, dell’IBIMET in convenzione con il Consorzio LaMMA; personale dell’IFC con contratto TD in scadenza, in considerazione delle criticità in cui versano i rispettivi Istituti.
Pur con diverse motivazioni, dovute alle peculiari situazioni in cui si trovano sia l’IFC che il consorzio LaMMA il Direttore Generale si è impegnato a cercare soluzioni per la salvaguardia dei precari, di concerto con i Direttori interessati e sollecitando la regione Toscana a corrispondere le somme dovute, che possono garantire la continuità lavorativa. In particolare, per l’IFC per non disperdere le competenze acquisite; per l’IBIMET a garantire le attività inerenti la protezione civile assegnate al consorzio LaMMA.
Per quanto concerne gli altri argomenti previsti, Piano di Fabbisogno del Personale per il Triennio 2015-2017 e Determinazione Indennità di Responsabilità per gli Uffici non Dirigenziali, la discussione è stata rinviata alla prossima riunione prevista per il 22 aprile prossimo.
Per entrambi gli argomenti, la FLC CGIL ha rilevato, dalla documentazione presentata, parecchi elementi di criticità.
In particolare nel Piano di Fabbisogno 2015-2017 risultano assolutamente insufficienti le opportunità di carriera e di valorizzazione professionale per ricercatori e tecnologi. Per quanto riguarda la determinazione delle Indennità di Responsabilità per gli Uffici non Dirigenziali, la FLC CGIL ha chiesto di discuterla contestualmente alla predisposizione del disciplinare per l’applicazione dell’art. 19 del CCNL 2003-2004.
La FLC CGIL auspica che prima di assegnare indennità ai nuovi Uffici non dirigenziali, (negli ultimi tempi spuntano come funghi), costituiti senza un chiaro progetto di organizzazione funzionale dell’Amministrazione Centrale, si mettano in sicurezza i contratti di tanti precari che rischiano di interrompere l’attività disperdendo le competenze acquisite.