Jobs Act, la riforma che non cambia verso. Ne discutiamo il 17 febbraio all'ISFOL
In vista dei prossimi decreti attuativi la CGIL rilancia l'iniziativa.
Il Jobs Act si è tradotto fino ad oggi nella definitiva precarizzazione del mercato del lavoro. Rappresenta la conferma che le peggiori ricette di derivazione neoliberale continuano ad essere il riferimento delle scelte in materia di politica economica e del lavoro del nostro Governo sotto schiaffo da parte delle istituzioni finanziarie internazionali. L'ennesimo intervento sull'articolo 18 è giustificato con la nota bufala che l'eccessiva rigidità del mercato del lavoro (in particolare italiano di cui la tutela in materia di licenziamenti sarebbe la massima espressione) scoraggerebbe gli investimenti esteri oltre a rappresentare la causa principale della precarietà e della disoccupazione producendo il cosiddetto dualismo insiders vs outsiders. Tutte tesi mai provate anzi smentite da precisi dati empirici della stessa Ocse che continua a propagandarle.
Ma il Jobs act è anche politiche attive e ammortizzatori sociali e investe direttamente le funzioni e le competenze dell'ISFOL.
Facciamo il punto il 17 febbraio 2015 in una assemblea proprio all'ISFOL con Serena Sorrentino segretaria confederale CGIL e Francesco Sinopoli Segretario nazionale FLC CGIL.
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