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ISPRA: continuano le trattative per sbloccare il fondo del salario accessorio fermo al 2010

Le relazioni sindacali necessitano di un intervento della Direzione Generale dell'Ente.

23/07/2013
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Le relazioni sindacali, compromesse da una gestione amministrativa ostativa e ottusa, necessitano della presenza e di un intervento diretto e continuo da parte della Direzione Generale.

In questi giorni si sta procedendo con la proroga dei contratti precari in scadenza.

Di seguito il comunicato unitario.
___________________________

FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA - ANPRI

A seguito dell’accordo stralcio sull’ACCONTO 2011 del Salario Accessorio, che consentiva di pagare alcune indennità e di distribuire circa la metà dei residui
preventivabili, e nelle more del completamento dell’acquisizione dell’ultima firma sindacale, la FLC CGIL, FIR CISL, UIL RUA e ANPRI hanno ricevuto dall’Amministrazione la proposta di firmare una “dichiarazione congiunta” che recitava:
“Le parti concordano che nella definizione dei CCNI 2011 o 2012 e compatibilmente con le risorse disponibili verranno definite le modalità di applicazione dell’art. 54 CCNL 1998-2001 per tutti i profili e livelli”.

Al fine di arrivare a una soluzione ecumenicamente condivisa in modo da rendere immediatamente esigibile l’accordo che consentisse di percepire già con
le spettanze retributive del mese corrente (luglio - sic!) le seppur modeste somme quale anticipo sul salario accessorio 2011, le OO.SS. firmatarie dell’accordo si sono rese disponibili a sottoscrivere ANCHE una dichiarazione congiunta, che per sua natura esprime volontà o impegni e non vincoli, con l’impegno ad applicare tutti gli altri istituti contrattuali non ancora applicati, previsti nell’accordo sul salario accessorio 2010. E segnatamente: l’art. 53 (gradoni economici); la distribuzione del cosiddetto fondino secondo le modalità previste nel CCNL 94-97; l’attivazione della procedura per i passaggi di livello del personale I-III (prevista all’art. 1 di detto accordo); l’avvio del confronto per valutare la possibilità di un incremento delle posizioni a concorso (art. 1 comma 3 ancora una volta previsto in detto accordo).

Questo il testo proposto dopo la discussione al tavolo: “Le parti concordano che nella definizione dei CCNI 2011 o 2012 verranno definite le modalità di applicazione degli artt. 53 e 54 del CCNL 1998-2001 per tutti i profili e livelli. Le eventuali risorse non erogate al termine di ogni anno saranno distribuite ai sensi dell'art. 45 CCNL 94-97 e s.m.i.

Inoltre, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di opportunità di sviluppo professionale dei livelli I-III, le parti convengono sulla necessità di dare attuazione a quanto previsto dall'art.1 del CCNI 2010.” L’Amministrazione e l’USI-RDB non hanno ritenuto di sottoscrivere il testo proposto; né hanno voluto proporre formulazioni migliorative per poter arrivare ad un testo comune. Pertanto, in assenza della totalità delle firme sindacali all’accordo stralcio, ISPRA – stante anche la diffida pervenuta da USI-RdB Ricerca - non si assumerà la responsabilità di dare immediata attuazione agli impegni sottoscritti, ma trasmetterà l’accordo al Collegio dei Revisori per l’approvazione con il risultato, nella migliore delle ipotesi, di una dilatazione dei tempi non prevedibile, vanificando l’unico vero punto di interesse della proposta: l’esigibilità immediata da parte del personale ISPRA degli importi (ripetiamo) seppur modesti.
Comunque la FLC CGIL FIR CISL UIL RUA e ANPRI affronteranno , nella trattativa per il salario accessorio degli anni 2011, 2012 e 2013 gli argomenti che erano stati richiamati nella dichiarazione congiunta, non condivisa dall’Amministrazione.

Ricordiamo che i ritardi nel sottoscrivere gli accordi degli ultimi tre anni derivano dalle ultime scellerate norme di legge che impediscono l’incremento dei fondi accessori anche in situazioni di incremento del personale (proprio il caso dell’ISPRA, più unico che raro nel panorama attuale della PA). L'applicazione di tale norme comporterebbe una riduzione netta del trattamento accessorio (anche fisso e continuativo) per tutto il personale (compresi i nuovi assunti).
Ed è proprio per scongiurare questo inaccettabile taglio che le parti stanno lavorando. E segnali come la mancata tempestività ed unanimità, anche in occasioni apparentemente secondari come l’accordo stralcio, non aiutano in questa direzione.

L’Amministrazione dovrà dare un segnale FORTE ai lavoratori che attesti la volontà di stabilire corrette (al momento non lo sono) relazioni sindacali, la logica del “cavillo”, fantasiosamente di volta in volta concepito, deve cessare, anche perché c’è più di un indizio che il contagio abbia raggiunto il Collegio dei Revisori di ISPRA oramai indirizzato verso un atteggiamento ostativo e punitivo nei confronti del personale e dell’Istituto.

Questi comportamenti relegano l’Istituto verso una allarmante “gestione amministrativa” che può esasperarsi negli effetti se assume una definitiva configurazione ministeriale.
Siamo un Ente di Ricerca!

Altre notizie da:

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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