ISFOL: ancora nessuna soluzione per i precari ex IAS ma la mobilitazione prosegue, più determinata e unitaria che mai
Ecco gli effetti della soppressione degli Enti di ricerca: si materializza il rischio di disoccupazione per i precari e si profila una irrimediabile dispersione dei saperi.
I contratti dei precari ex-IAS sono ormai scaduti o prossimi alla scadenza ma l’ISFOL – che in seguito alla soppressione dello IAS, disposta dal DL 78/2010, avrebbe dovuto accoglierne il personale – non mantiene gli impegni e non dà ancora risposte a questi lavoratori. Né si pronuncia il Ministero del lavoro, che dovrebbe svolgere funzioni di vigilanza.
All’assenza di responsabilità delle Amministrazioni rispondono i lavoratori dell’ISFOL e dello IAS che, dal 12 gennaio, hanno ripreso la mobilitazione e non intendono fermarsi fin quando non saranno rinnovati i contratti scaduti o in scadenza.
Lo stato di mobilitazione, confermato il 12 gennaio, si è concretizzato in una serie di presidi – riconvocati di giorno in giorno - presso la sede centrale dell’ISFOL e che non tarderanno a spostarsi presso il Ministero del lavoro se anche da lì non giungeranno risposte.
Un’ampia capacità di coordinamento tra tutte le sigle sindacali e la determinazione dei lavoratori stanno tentando di porre un argine agli effetti di una manovra economica che mostra nel tempo la sua portata distruttiva perché mette a repentaglio la sopravvivenza non solo di questi lavoratori ma anche delle attività che essi svolgevano e rischia di disperdere competenze e saperi insostituibili.
Altre notizie da:
Servizi e comunicazioni
I bandi in Gazzetta Ufficiale
I più letti
- Le offerte delle Case editrici agli iscritti alla FLC CGIL
- Giovedì 31 ottobre è sciopero dei settori della Conoscenza: le iniziative nelle città
- Legge di bilancio 2025: zero risorse per il contratto 2022-2024, tagli di organico e blocco del turn over per scuola, università, ricerca e Alta formazione artistica e musicale