INVALSI: piani di fabbisogno triennale inaccettabile e stato delle trattative sul contratto integrativo
La FLC rilancia la propria azione sindacale chiedendo una radicale modifica del piano triennale di fabbisogno.
La FLC Cgil scrive al Comitato d'indirizzo dell'INVALSI una nota per chiedere la radicale modifica del piano triennale di fabbisogno per il triennio 2010-2012. Si tratta di un piano su cui non c'è stato il necessario confronto e che non risponde alle aspettative del personale, oltre che essere in evidente contrasto con quanto a parole dichiarato dal Presidente circa la volontà di valorizzare tutto il personale dell'Ente. Infatti il piano proposto non contiene alcun avanzamento nel merito delle questioni affrontate, non contiene alcuna programmazione di assunzioni a tempo indeterminato, non consente di dare risposte alle legittime aspettative dei 42 lavoratori a tempo determinato che da anni lavorano nell’Istituto, non permette di completare il processo di stabilizzazione avviato del personale precario all’interno dell’Ente, in una situazione in cui si continuano peraltro ad assumere co.co.co. nonostante il precariato esistente.
Analoga insoddisfazione si esprime per quanto riguarda ad oggi l'applicazione del CCNL della Ricerca.
Insomma si tratta di un piano debole rispetto al prestigio che l'INVALSI ha acquisito sul piano nazionale come ente di ricerca. Per questo la FLC Cgil chiede, oltre che la rapida conclusione del contratto integrativo di Ente, utile anche in chiave del piano di fabbisogno:
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lo scorrimento delle graduatorie dei ricercatori a tempo indeterminato;
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l’espletamento dei concorsi per CTER e CAM volti a valorizzare e ad acquisire le professionalità già presenti in istituto;
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la predisposizione di un concorso per gli 11 ricercatori non compresi nelle graduatorie a tempo indeterminato;
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piena valorizzazione dei requisiti dell’anzianità e dell’esperienza maturata all’INVALSI.
Nel merito dell'incontro di trattativa del 25 marzo invece, occorre registrare che, tranne l’avanzamento sul piano del contratto integrativo riguardante il salario accessorio di tutto il personale e la formazione, di cui si è presentata una prima bozza di contratto risultato delle precedenti trattative, non ha portato ad alcun risultato positivo in merito alle richieste avanzate sul piano triennale di fabbisogno. Infatti la sua illustrazione, per quanto discusso nella riunione del Comitato d'Indirizzo del giorno prima, non ha permesso di rimuovere le valutazioni negative già formulate dalla FLC Cgil.
Restano ad oggi tutti i dubbi e le perplessità per il piano proposto.
La FLC Cgil auspica che, a fronte del confronto serrato che si è tenuto, ci sia la volontà da parte dell'Ente di modificare il piano.
Sono state calendarizzate altre due date di trattativa nelle quali proseguirà il confronto. Queste date saranno utili per capire l'atteggiamento dell'Ente rispetto alle nostre richieste. Sulla riunione di trattativa è stato emesso uno specifico comunicato.
Roma, 2 aprile 2010
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Roma, 23 marzo 2010
Prot. n. 114/10
Prof.ssa Elena Ugolini
Prof. Claudio Demartini
Comitato d’Indirizzo INVALSI
Dott. Piero Cipollone
Presidente INVALSI
Dott. Dino Cristanini Direttore Generale INVALSI
OGGETTO: Piano di fabbisogno triennale, consultazione
In relazione alla convocazione del Comitato di Indirizzo dell’INVALSI sull’argomento di cui all’oggetto, la scrivente FLC CGIL prende atto del fatto che l’Ente dichiari conclusa la fase consultiva con le OO.SS. sul piano di fabbisogno del personale per il triennio 2010/2012 e manifesta la propria forte preoccupazione per il fatto che si chiude così una riflessione di vitale importanza. Infatti, in verità sull’argomento non vi è stato il necessario confronto e approfondimento di merito che il tema avrebbe invece richiesto.
Con questa premessa la scrivente FLC CGIL intende confermare ancora una volta quanto ribadito al tavolo di consultazione del 27 gennaio 2010, nonché nei successivi incontri di trattativa, circa la valutazione negativa espressa in merito alla bozza presentata. Il documento proposto non contiene alcun avanzamento rispetto al merito delle questioni affrontate, non contiene alcuna programmazione di assunzioni a tempo indeterminato, non consente di dare risposte concrete alle legittime aspettative dei 42 lavoratori a tempo determinato che da anni lavorano nell’Istituto, non permette di completare il processo di stabilizzazione avviato del personale precario all’interno dell’Ente. Oltre all’evidente constatazione d’inerzia nel mettere in atto soluzioni positive per tutto il personale dell’INVALSI, va registrata anche la scarsa volontà di utilizzare i posti già disponibili in pianta organica per dare prime risposte positive, sia pure parziali, a breve termine.
Nonostante il prestigio acquisito dall’INVALSI come ente di ricerca e i passi avanti che sono stati fatti sotto questo profilo, risultati non scontati, occorre però evidenziare una forte contraddizione da parte degli organi di vertice fra questa acquisizione e la gestione dell’Ente. In particolare ci riferiamo alle insoddisfacenti proposte sul piano di fabbisogno del personale, sull’organizzazione del lavoro, nonché sugli aspetti legati alle applicazioni contrattuali del CCNL del comparto Ricerca. Siamo dunque ben lontani dalla coerenza con il prestigio acquisito.
In questo senso abbiamo già segnalato l’incongruenza di ricorrere nuovamente a contratti di collaborazione co.co., pratica ormai attuata solo dall’INVALSI, disattendendo gli impegni assunti circa la riduzione del precariato e delle altre forme contrattuali flessibili. Sotto questo profilo le scelte dell’Ente continuano ad essere elusive, creando forti incertezze e divisioni fra il personale a tempo determinato. Condizioni e stati d’animo, questi, che in un luogo di lavoro andrebbero risolti e non alimentati.
Pertanto la FLC CGIL chiede che sia attuata una modifica della pianta organica in grado di contenere tutto il personale a tempo determinato che lavora da anni nell’Istituto. La FLC CGIL si attiverà in tutte le forme possibili, anche coinvolgendo soggetti esterni, per sostenere tale richiesta, prevedendo sin da ora l’assunzione di iniziative idonee di mobilitazione.
La FLC CGIL ha già chiesto, come in altri enti, che venga condiviso un documento di intenti che espliciti la convergenza delle parti a tutelare le professionalità che da anni operano nell’INVALSI. In tal senso ne sollecitiamo un preciso protocollo al fine di migliorare e rasserenare il clima e le condizioni di lavoro. La FLC CGIL chiede, ovviamente in conformità a quanto detto, la rapida conclusione del contratto integrativo di Ente, anche al fine di ottenere:
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lo scorrimento delle graduatorie dei ricercatori a tempo indeterminato;
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l’espletamento dei concorsi per CTER e CAM volti a valorizzare e ad acquisire le professionalità già presenti in istituto;
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la predisposizione di un concorso per gli 11 ricercatori non compresi nelle graduatorie a tempo indeterminato;
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piena valorizzazione dei requisiti dell’anzianità e dell’esperienza maturata all’INVALSI. La FLC CGIL chiede, come già avvenuto all’ISFOL, ISPRA e altri enti, la trasformazione dei contratti a tempo determinato fino a 5 anni, in base al all’art. 24 CCNL 2006/2009, precisando che il suddetto articolo prevede “una clausola risolutiva collegata alla verifica annuale dell’effettiva consistenza delle risorse necessari per la copertura del corrispondente onere”.
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Incontro insoddisfacente sul piano del fabbisogno 2010-2012, timidi passi avanti sul contratto integrativo.
L’incontro del 25 marzo, tranne l’avanzamento sul piano del contratto integrativo riguardante il salario accessorio di tutto il personale e la formazione, di cui si è presentata una prima bozza di contratto risultato delle precedenti trattative, non ha portato ad alcun risultato positivo in merito alle prospettive per il personale a tempo determinato e a tempo indeterminato. Infatti l’illustrazione del piano del fabbisogno 2010-2012, discusso dal Comitato d’Indirizzo del giorno prima, appare assolutamente insoddisfacente rispetto alle necessità dell’INVALSI e alle aspettative del personale, sia in termini di assunzioni che in termini di valorizzazione professionale del personale in ruolo. Inoltre, a giustificazione del piano, sono state addotte pretestuose motivazioni legate all’applicazione del DLgs 150/09.
Alla luce delle posizioni espresse con la nota del 23/03/2010 indirizzata al Comitato d’Indirizzo e alla Dirigenza INVALSI, la FLC Cgil ritiene inaccettabile il piano di fabbisogno presentato, oltre che nel merito, anche per il continuo e inutile pretestuoso riferimento a vincoli normativi sopraggiunti.
Brevemente la proposta presentata illustrata:
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Per il 2010 è prevista una sola assunzione dall’esterno per il III ricercatore: questo comporterà la scadenza delle graduatorie esistenti al 31 dicembre 2010, senza alcuna ulteriore possibilità di utilizzo.
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Sempre nel 2010 si prevedono concorsi esterni per l’assunzione di 1 dirigente di ricerca, 1 dirigente tecnologo, 2 dirigenti amministrativi e 3 funzionari d’amministrazione, oltre che ottemperare agli obblighi normativi sull’assunzione dei disabili.
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Le ulteriori assunzioni per ricercatori di III livello sarebbero consentite a partire dal 2011, solo per effetto dello scorrimento nei livelli superiori dovuto ai concorsi del 2010 e all’eventuale applicazione dell’art. 15 del CCNL.
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Quindi per il 2011 sarebbero possibili assunzioni da 1 a 4 del III ricercatore, 1 primo tecnologo, 3 CTER e 3 Coll. d’Amministrazione.
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La variabilità dei numeri per il 2010 è legata all’applicazione d ell’art. 15 (che consente progressioni per i ricercatori e tecnologi interni), che potrebbe avere effetti anche sui primi ricercatori, ovvero i II livelli. I dubbi sull’applicazione di detto art. 15, secondo il presidente, deriverebbero dall’applicazione del DLgs 150/09 che a suo dire trasformerebbe le procedure oggi previste nell’articolo, ovvero procedure interne, in concorsi esterni per la copertura dei i posti previsti del secondo livello ricercatore.
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I concorsi che verranno banditi nel 2010 riguardano: funzionari amministrativi, disabili, dirigenti e NESSUN CTER VI livello o CAM di VII livello (collaboratore amministrativo).
La FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno sostenuto l’inaccettabilità di detta interpretazione, in quanto il DLgs 150/09 non riguarda il triennio in questione, ne intacca le applicazioni contrattuali dei contratti in vigore, come quella dell’art. 15 del CCNL 2002-2006. Infatti, selle materie contrattuali, senza la stipula del prossimo CCNL di comparto, non trovano applicazione le disposizioni del decreto suddetto.
Pertanto, la FLC Cgil a fronte di questo piano triennale che danneggia il personale a TD e tempo Indeterminato ha chiesto al Presidente una sua profonda revisione e di essere coerente con le dichiarazioni di principio enunciate al tavolo. Ci riferiamo alle affermazioni circa l’attenzione del presidente al personale con contratto a tempo determinato, che contrasta nettamente con il piano presentato, e che si concretizzerebbe con il rimando a futuri impegni (tutti da costruire o in fase di costruzione…) volti ad ottenere un ampliamento significativo della pianta organica dell’INVALSI di almeno 50 unità.
La FLC Cgil invita la presidenza ad usare comunque gli strumenti attualmente disponibili per rispondere alle aspettative del personale tutto, senza attendere possibili ampliamenti di pianta organica.
Valuteremo nei prossimi giorni, anche sulla base degli orientamenti che la dirigenza vorrà assumere, quali iniziative certamente unitarie dovranno essere messe in campo per ottenere la modifica radicale del piano del fabbisogno.
Sono state programmate altre due date di riunione per proseguire il confronto anche sul contratto integrativo (salario accessorio e formazione).
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