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INDIRE: 20 marzo presidio a DIDACTA, per il rispetto dei lavoratori, delle lavoratrici e del CCNL

Mercoledì 20 marzo a Firenze ore 13 presidio davanti a Fortezza da Basso, per il rispetto delle relazioni sindacali e per un INDIRE che sia credibile

20/03/2024
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Il 20 marzo la FLC CGIL sarà a Firenze alle ore 13 per il presidio dei lavoratori e delle lavoratrici Indire davanti a Fortezza da Basso in occasione di Didacta.

La FLC CGIL denuncia l’interruzione del dialogo sindacale in INDIRE, una prassi che si ripropone ogni qual volta il sindacato non si appiattisce sulle posizioni dell’amministrazione: è la manifestazione di una gestione dell’istituto poco interessata al benessere del personale che anche in questi giorni a DIDACTA propone occasioni formative a chi si occupa di educazione.

Presidio INDIRE 20 marzo 2024

Risulta inspiegabile che non si siano finalmente realizzate le prime valorizzazioni per il personale di IV-VIII livello: molti tra i tecnici e gli amministrativi lavorano per INDIRE da più di un decennio, hanno un’altissima formazione e hanno contribuito al riconoscimento dell’ente come eccellenza nella gestione di programmi nazionali e internazionali come ERASMUS. Nessuno ha mai potuto fare un solo avanzamento di carriera. Nessuno. Bloccati al livello di ingresso; anche adesso che il fondo per la valorizzazione è costituito da mesi. Chi oggi entra nell’ente per la prima volta, magari per unirsi ai tanti precari che ogni fine anno attendono di scoprire il loro destino, percepisce lo stesso stipendio di chi ha costruito l’Ente di Ricerca che oggi è il partner scientifico di DIDACTA.

I ricercatori e i tecnologi di INDIRE nell’ultimo mese si sono visti recapitare un modulo per l’autocertificazione che mina l’autonomia di ricerca garantita dalla Costituzione e dal Contratto di lavoro: l’ente vuole limitare i luoghi dove si può studiare, dove si può scrivere e analizzare la documentazione, dove si può cooperare al meglio, nonostante nulla sia mai stato eccepito rispetto al volume della produzione scientifica; si introduce persino la necessità di un referente nella sede esterna con cui mettersi in contatto nell’eventualità di non si sa quale ulteriore controllo.

Questo attacco all’autonomia non è tollerabile e tradisce il senso dell’art. 58 del Contratto, squalificato dallo stesso principio per cui il dialogo sindacale si è ridotto all’invio di mail per pareri senza riscontro, informative senza effetti, e iniziative unilaterali che hanno conseguenze negative sul benessere lavorativo senza alcuna prospettiva di miglioramento.

Se INDIRE da anni suggerisce alle scuole un’organizzazione partecipativa, fondata sulle relazioni e la cura, non si comprende come al proprio interno possa essere un luogo di lavoro da cui andar via alla prima occasione come accade sempre più spesso.

Per questo la FLC CGIL chiede un cambiamento importante. Perché INDIRE sia interlocutore credibile per le scuole e le istituzioni, non può negare al suo personale il riconoscimento del valore di quanto è stato realizzato e si sta realizzando e non può negarsi al dialogo sindacale.

Chiediamo di riprendere il dialogo sindacale per:

  • la prima tornata di valorizzazione del personale IV-VIII livello (ex art. 54)
  • il ritiro del modulo di autocertificazione del lavoro fuori sede per i ricercatori e i tecnologi 
  • avviare concrete soluzioni al sottoinquadramento
  •  affrontare il benessere lavorativo del personale e le procedure di (ri)organizzazione
  • discutere delle risorse assegnate a Indire dalla Finanziaria 2021 per le progressioni di ricercatori e tecnologi ex art. 15 e per la valorizzazione del personale IV-VIII
  • affrontare tutte le altre questioni in sospeso relative alla contrattazione integrativa
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