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INAIL: interpello anomalo per l'incarico del prossimo responsabile della Biblioteca scientifica

Consideriamo l'interpello un errore e abbiamo chiesto all’amministrazione la sospensione della procedura per avviare un confronto sulle ragioni di tale scelta.

11/05/2023
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Con un interpello molto anomalo l’amministrazione è alla ricerca del prossimo responsabile della Biblioteca scientifica dell’Inail, ma con una grossa dose di fantasia stabilisce, per rimanere nel settore ricerca, che potrà essere un collaboratore di amministrazione, un collaboratore tecnico, un funzionario d’amministrazione o un ricercatore ma non un tecnologo.

Sorprendentemente l’interpello è però aperto anche ai funzionari delle Funzioni Centrali, mescolando quindi per questo posto di responsabilità più profili professionali, amministrativo, tecnico o scientifico, che prevedono diversi requisiti nei rispettivi ordinamenti contrattuali sia per accesso dall’esterno (laurea, diploma) che per mansioni, nonché appartenenti a diversi comparti contrattuali.

È fuori discussione la natura scientifica della Biblioteca, con sede a Monte Porzio, struttura di riferimento dei Dipartimenti scientifici, da sempre affidata ad un ricercatore.

La confusione sulla platea alla quale si rivolge l’interpello è tale da prevedere addirittura differenti strumenti per la remunerabilità dell’incarico di responsabilità in base ai CCNL di riferimento e/o ai contratti integrativi.

Il futuro responsabile della Biblioteca, se appartenente al settore ricerca, potrà avere diritto all’indennità prevista per l’incarico di responsabilità, tra l’altro attribuibile solo ai funzionari o agli Cter ma non prevista né per i ricercatori né per i collaboratori di amministrazione di V livello. Per i funzionari delle Funzioni centrali è prevista l’indennità per la posizione di II livello.

Infine, fra i titoli preferenziali richiesti si equiparano percorsi di specializzazione universitari con corsi regionali, attestati di qualifica professionale con master di I e II livello.

Una procedura che mescola in sé profili e contratti, libertà che neanche all’ARAN si sono ancora sognati di prendere, piena di contraddizioni e debolezze delle quali chiediamo ragione e per le quali riteniamo sarebbe stato opportuno, vista la delicatezza del tema, un confronto con le organizzazioni sindacali del Settore Ricerca.

Riteniamo che non ci sia nessun carattere di urgenza per l’interpello in questione, che consideriamo un errore e abbiamo chiesto all’Amministrazione la sospensione della procedura per avviare un confronto sulle ragioni di tale scelta.

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