INAF, sottoscritte le intese di accordi integrativi
La presentazione sintetica di quanto previsto dalle ipotesi degli accordi sottoscritti il 21 dicembre 2009 e la nostra valutazione su tutto il percorso di trattativa.
A seguito della riunione di trattativa del 21 dicembre 2009 tra Organizzazioni sindacali e dirigenza INAF la FLC CGIL comunica a tutti i dipendenti che sono state sottoscritte dalla nostra organizzazione le intese di accordi integrativi così come riportate in allegato.
Di seguito pubblichiamo - curata dal nostro coordinatore nazionale - una presentazione sintetica di quanto previsto dagli accordi organizzata per articoli del CCNL e, a seguire, la nostra valutazione su tutto il percorso di trattativa.
Roma, 11 gennaio 2010
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Le ipotesi di accordo siglate il 21 dicembre 2009
Art. 52 (cambio di profilo Tecnici /Amministrativo)
Sarà possibile in via transitoria per gli anni 2006-2007-2008-2009 presentare domanda di cambio profilo entro il 2 febbraio 2010. I requisiti dovranno essere posseduti al 30 dicembre dell'anno di riferimento ed il cambio di profilo avrà decorrenza dal giorno successivo.
L'intesa prevede inoltre che dal 2010 l'art. 52 sarà attivato annualmente e le domande dovranno pervenire entro ottobre dell'anno di riferimento.
Art. 53 (gradoni economici per apicali dei vari profili)
Sono stati destinati 120.000 euro al fine di coprire il 100% degli aventi diritto al 1 gennaio 2006 (99 aventi diritto).
Art. 54 (passaggio di livello per tecnici ed amministrativi)
Sono previste due tornate concorsuali una con decorrenza 1 gennaio 2006 ed una con decorrenza 1 gennaio 2009 con una allocazione di risorse economiche tali da coprire in totale nelle due tornate un passaggio di livello al 100% degli aventi diritto.
Non possiamo comunicare con esattezza la distribuzione numerica in quanto l'amministrazione non ci ha fornito dati precisi ma dai nostri conteggi dovrebbero risultare circa 220 passaggi di livello totali con prevalenza numerica nella tornata del 1 gennaio 2009.
In questa tornata, come da CCNL vigente, saranno considerati utili ai fini della partecipazione i periodi prestati a tempo determinato.
Art. 3 (passaggio al profilo superiore una tantum riservati a dipendenti a tempo indeterminato)
Vi saranno bandi per una progressione a funzionario di amministrazione di V livello e per 3 progressioni a CTER VI livello tramite concorsi interni.
Art. 23 (passaggio al III livello da profili CTER e funzionario di amministrazione una tantum)
Saranno banditi concorsi interni per 6 posizioni di tecnologo III livello e per 2 ricercatori III livello.
Art. 15 (passaggio di livello per ricercatori e tecnologi)
L'INAF si è impegnato a bandire due procedure selettive interne una con decorrenza 1 gennaio 2008 per un importo di spesa di 400000 euro al lordo degli oneri riflessi ed una con decorrenza 1 gennaio 2010 per un importo di spesa di 230000 euro al lordo degli oneri riflessi.
La quantificazione delle posizioni da bandire e della relativa distribuzione non è stata fornita dall'amministrazione in quanto doveva essere decisa e ratificata dal CDA del 29 dicembre 2009.
I posti in discussione secondo il presidente sono di almeno 15 unità per tornata. Chiaramente potranno esserci piccole variazioni numeriche a seconda della distribuzione che verrà scelta tra accessi al I o II livello.
Costituzione del fondo del salario accessorio dell'Ente
È stato accertato che l'Ente non ha erogato una parte sostanziale del salario accessorio. Pertanto è stata accordata la seguente distribuzione del residuo da corrispondere:
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70% ad incrementare in maniera fissa e continuativa l'indennità di Ente (per tecnici ed amministrativi).
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10% ad incrementare in maniera fissa e continuativa per incrementare l'indennità per oneri specifici (personale livelli I-III).
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20% per incentivazione e premialità.
Per quanto concerne quanto dovuto per gli anni 06, 07, 08, 09, il 20% di premialità non potendo sarà corrisposto interamente e a tutto il personale.
Considerazioni e commenti di FLC CGIL
La FLC CGIL considera l'accordo appena sottoscritto e arrivato dopo anni di faticose trattative in modo non univoco. È indubbio che è da considerarsi molto positivo quanto ottenuto per il personale tecnico-amministrativo. Viceversa non possiamo essere minimamente soddisfatti di quanto si prospetta per il personale di ricerca, sia esso contrattualizzato, non contrattualizzato e, a maggior ragione, per il personale precario.
Siamo riusciti ad arrivare ad un accordo che soddisfi il 100% degli aventi diritto agli art. 52 53 54 e, per la prima volta negli EpR, saranno attivati gli art. 3 e 23. Di più, dopo essere stati inascoltati per anni, siamo riusciti a costituire il fondo per il salario accessorio dell'INAF. Questo darà luogo ad un aumento superiore al 50% della indennità di ente mensile. Da quanto c'è stato prospettato in modo ufficioso, crediamo che detto aumento potrebbe essere anche maggiore, ma manca ancora una quantificazione esatta dell'avanzo che attualmente è stimato in almeno 1.8 milioni di euro. Quanto prospettato permette comunque di triplicare l'indennità per oneri specifici per il personale di ricerca .
Come anticipato, la parte negativa riguarda il personale di ricerca. La nostra sigla ha profuso un impegno costante per risolvere una serie di problemi profondamente intrecciati e che andavano dal diritto di opzione del personale astronomo, alle aspettative di progressione del personale contrattualizzato e alle doverose speranze di reclutamento dei colleghi precari.
Dal nostro punto di vista, è sempre stato chiaro che v'era la necessità di trovare una sintesi che permettesse finalmente una buona e giusta convivenza fra TUTTI i colleghi ricercatori. Per questo abbiamo sempre sostenuto che l'ipotesi di trovare una soluzione parziale ad uno solo di questi aspetti avrebbe creato inevitabilmente degli squilibri difficilmente trascurabili.
A nostro avviso v'era la possibilità di riconoscere le aspettative di tutti concentrandoci sulla possibilità di riapertura al passato dei termini di opzione per il personale astronomo e, parallelamente, nella massimizzazione degli effetti dell'art. 15 per il personale ricercatore. Le due cose assieme avrebbero permesso ad un numero significativo di astronomi di transitare con tranquillità e consapevolezza nel comparto ricerca e, contemporaneamente, di ampliare le possibilità riconosciute dall'art. 15 del CCNL per tutto il personale ricercatore. Infine e in prospettiva, il dispositivo individuato da noi avrebbe permesso di liberare fondi per "assunzioni reali" per precari, eliminando in gran parte la necessità di ricorrere a concorsi esterni per permettere la carriera interna del personale astronomo.
Queste linee sono state la logica e la base per varie proposte che abbiamo fatto all'amministrazione e condivise anche con altre sigle sindacali. Purtroppo solo nel Dicembre scorso, l'amministrazione di INAF si è convinta della bontà delle nostre proposte: troppo tardi per poter rispondere e reagire al parere inaspettatamente negativo (legittimo?) che il collegio dei revisori dei conti ha dato dell'accordo che avevamo trovato con la Presidenza.
La FLC CGIL ha deciso comunque di sottoscrivere l'ipotesi di accordo sull'art 15 che avevamo davanti esclusivamente per motivi tecnici, ovvero per non perdere anche i pochi posti contenuti nell'accordo. Infatti una nostra non firma avrebbe inevitabilmente portato al non accordo su questo punto con conseguente impossibilità di procedere con l'emissione dei bandi e una conseguente perdita netta per i dipendenti. Abbiamo però accompagnato la firma di questa parte di accordo con una dichiarazione a verbale che sarà inviata a breve. In essa la FLC CGIL sottolinea come i vari organi di INAF non siano stati capaci di trovare e di riconoscere tempestivamente le soluzioni possibili per garantire appieno le legittime aspettative di tutto il suo personale.
Denunciamo inoltre come le scelte fatte, quelle non fatte e quelle troppo tardive riguardo la vicenda dell' opzione del personale non contrattualizzato e dell'accordo sull'art 15 avranno un effetto penalizzante il personale di ricerca.
Infatti quasi 300 lavoratori avranno di fatto negato un diritto alla carriera pari almeno quello dei colleghi contrattualizzati, non sono stati messi in condizione di decidere serenamente ed in maniera informata del loro futuro ed ora ne pagheranno le spese.
Inoltre anche il numero degli art 15 non rispetta numericamente il criterio di percentuale congrua e quindi di legittimo diritto alla carriera del personale di ricerca attualmente contrattualizzato. Tutto questo determinerà condizioni sfavorevoli per la vita dell'Ente e atta a rendere possibili forti attriti interni.
Dulcis in fundo, il quadro che s'è venuto a creare avrà un riflesso molto negativo per il futuro poiché, vista la normativa vigente, tutte le procedure di carriera interna saranno sempre numericamente vincolate alle autorizzazioni ai posti disponibili per accesso dall'esterno. Esse andranno quindi inevitabilmente a confliggere con gli interessi del personale precario che legittimamente si aspetta l'ingresso nell'Ente dopo anni di servizio. Infatti ogni transizione interna vorrà dire un posto in meno per reclutamento, un posto in meno per un precario!
Roma, 11 gennaio 2010
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