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ENEA: luci e ombre sul CCNI 2023-2024

Lo stato della trattativa dopo l’incontro del 20 settembre

02/10/2024
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Il 20 settembre 2024, l’ENEA ha dato l’avvio alle trattative per la stipula del CCNI 2023-2024. Da subito registriamo la più ampia soddisfazione per il fatto che l’amministrazione, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, proceda ulteriormente con la “stabilizzazione” del salario accessorio del personale attraverso un incremento delle voci fisse e ricorrenti (IOS per ricercatori e tecnologi; IEM per tecnici e amministrativi) che si aggira intorno al 13-15%, come riportato nella tabella seguente.

Indennità oneri specifici

Indennità di Ente Mensile

attuale

1.1.2023

attuale

1.1.2023

I livello

224,00

257,00

IV livello

444,00

507,00

II livello

220,00

252,00

V livello

428,00

490,00

III livello

218,00

250,00

VI livello

402,00

463,00

VII livello

387,00

448,00

VIII livello

372,00

433,00

Sebbene le cifre, in valore assoluto, non siano elevate le percentuali sono importanti, in un momento in cui il governo prevede il rinnovo dei contratti pubblici 2022-2024 con un incremento salariale pari solo al 5,78%, con un taglio insopportabile di più del 10% del potere di acquisto del salario del personale della PA.

L’incremento proposto da ENEA riguarda anche la IOS “speciale”, che viene attribuita a non più di 40 posizioni organizzative in cui il personale I-III svolge “specifiche attività la cui complessità e rilevanza sarà riconosciuta con apposito provvedimento annuale del Presidente” (articolo 2, comma 3 del CCNI ENEA 2016-2018), così come risulta dall’organigramma di ENEA dove sono indicate come “strutture amministrative non dirigenziali”. Si tratta di una soluzione unica negli EPR del comparto, che fu scelta per consentire di mantenere una specificità dell’Ente nel passaggio dal CCNL ENEA a quello della Ricerca. Negli altri Enti, posizioni analoghe sono remunerate attraverso un fondo di cui all’articolo 19 del CCNL 2002-05 (risorse esterne). In questo CCNI, l’amministrazione propone di differenziarla su 3 diversi livelli di complessità a cui corrisponderanno valori diversi dell’indennità come riportato nella seguente tabella.

Indennità Oneri Specifici “speciale”

attuale

1.1.2023*

803,00

Livelli I-III

570,00

697,00

591,00


*attribuiti in base alla complessità dell’incarico e non in base al livello

Il punto veramente dolente del CCNI proposto da ENEA è l’introduzione del sistema di misurazione e valutazione della performance (SMVP) per l’attribuzione della produttività del personale tecnico e amministrativo e dei residui della IOS per i ricercatori e tecnologi. La FLC CGIL, da sempre, sostiene che la Ricerca debba essere esclusa dall’applicazione del DLgs 150/2009, così come già avviene per le istituzioni scolastiche e le accademie: il sistema, così come implementato sotto la “guida” della Funzione Pubblica, nulla ha a che fare con le attività di ricerca, oltre al fatto che, in 15 anni, non ha prodotto nessun avanzamento o efficientamento della PA. In ogni caso, al momento, le norme (articolo 19 dello stesso DLgs 150/2009) attribuiscono al Contratto collettivo nazionale l’individuazione delle risorse da destinare e tale differenziazione. Questa condizione è ribadita dal nostro CCNL che rimanda alle relative sezioni contrattuali la specifica disciplina. Ma il nostro CCNL, nella sezione Ricerca, non prevede nulla di tutto ciò.

Inoltre, sia il DLgs 150/2009 (articolo 74, comma 4) che l’articolo 19 del CCNL I&R escludono l’applicazione della performance ai ricercatori e tecnologi: in questo caso sarebbe una concreta violazione delle norme.

I vertici di ENEA sostengono che questa è la condizione “imposta” da MEF e Funzione Pubblica (in occasione dell’asseveramento del CCNI ENEA 2020-2022) per poter erogare sia la produttività a tecnici e amministrativi e i residui della IOS a ricercatori e tecnologi.

Sono anni che abbiamo denunciato che negli EPR la contrattazione integrativa è stata fortemente minata e che le relative amministrazioni siano state “commissariate” dai burocrati del MEF e FP che non hanno la più pallida idea di come si articoli l’organizzazione del lavoro nell’ambito delle attività di ricerca.

Ora noi diciamo: BASTA! Il governo rinnova i contratti pubblici con un taglio netto del 10% del potere d’acquisto e i burocrati del MEF, ancora insistono con questa assurdità della performance per erogare parti del salario? Pochi soldi e non per tutti è il prodotto della furia ideologica che ormai regna nelle burocrazie di questo Paese.

Sul rinnovo del CCNL 2022-2024 la FLC CGIL chiamerà tutto il personale del comparto ad una grande mobilitazione, perché è insopportabile che la crisi la paghino le lavoratrici e i lavoratori, mentre i profitti dei grandi gruppi finanziari crescono e il governo non va a prendere i soldi dove ci sono.

Noi, per parte nostra, non possiamo fare altro che chiedere ai vertici di ENEA di contrastare questa assurda “forzatura” imposta dai Ministeri Vigilanti e cercare soluzioni diverse.

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