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Comunicato al personale ENEA. La FLC CGIL non firma l’ipotesi di CCNI ENEA 2023-2024

Enea conferma l’introduzione del ciclo della performance e lo estende ai ricercatori e tecnologi, in contrasto con la legge e con il CCNL Istruzione e Ricerca

14/10/2024
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Nell’ultima seduta di trattativa, tenutasi l’11 ottobre scorso, l’amministrazione ha consegnato un nuovo testo di ipotesi di CCNI ENEA 2023-2024 che conferma l’introduzione del sistema di misurazione e valutazione della performance (SMVP) per l’attribuzione delle indennità di produttività per tecnici e amministrativi e dei residui dell’indennità oneri specifici per ricercatori e tecnologi. L’introduzione del SMVP finalizzata alla differenziazione dei salari è un sistema fallimentare che, in 15 anni, non ha prodotto nessun avanzamento o efficientamento nella PA e, benché meno, negli Enti di Ricerca. Questo sistema basato essenzialmente sull’attribuzione, da parte del dirigente, di giudizi sul comportamento dei sottoposti ha un carattere “medievale”, se avviene nell’ambito dei processi di lavoro con lo scopo di attribuire “premi ai più bravi”. Per tale ragione, l’obiettivo della FLC CGIL è quello di cancellare la performance come strumento di valutazione negli Enti di Ricerca. Ma nel caso del CCNI ENEA 2023-2024 c’è l’aggravante che il ciclo della performance viene applicato anche ai ricercatori e tecnologi, laddove sia la legge che il CCNL Istruzione e Ricerca escludono esplicitamente queste figure professionali (insieme ai docenti scolastici, universitari e dell’AFAM) dall’applicazione della “legge Brunetta” (DLgs 150/2009), in virtù della garanzia di autonomia che è sancita dalla Costituzione. I ricercatori e i tecnologi sono abituati ad essere valutati nella loro attività da soggetti “terzi” attraverso percorsi di “peer review”, ma la SMVP, come dicevamo non ha nulla a che vedere con tali percorsi.

Pertanto la FLC CGIL ha deciso di non firmare il CCNI 2023-2024 (consegnando una dichiarazione al tavolo): se l’obiettivo è cancellare la performance per tutti, allora non si può accettare che essa venga estesa surrettiziamente, contro la legge e contro il CCNL, a quelle figure che ne sono escluse.

Nel dettaglio, le cifre di cui stiamo parlando sono riportate di seguito:

IOS UNA TANTUM (livelli I-III) (**)
i "più bravi" (*) tutti gli altri
quota organizzativa (75%) 656,00
quota individuale (25%) 283,00 175,38
TOTALE 939,00 831,38

(*) i "più bravi saranno 304 unità
(**) si tratta di cifre una tantum sul 2023, che risultano dalla somma dei residui degli anni precedenti

PRODUTTIVITÀ (livelli IV-VIII) (**)
i "più bravi" (*) tutti gli altri
quota organizzativa (75%) 1.670,00
quota individuale (25%) 722,00 435,44
TOTALE 2.392,00 2.105,44

(*) i "più bravi saranno 162 unità
(**) si tratta di cifre una tantum sul 2023, che risultano dalla somma dei residui degli anni precedenti

Si tratta di una cifra una tantum sull’annualità 2023 che risulta dalla somma dei residui degli ultimi anni. E questa è un’ulteriore differenza di ENEA con gli altri Enti di Ricerca, dove i residui della IOS, laddove ci sono, e la produttività vengono erogati anni per anno. Inoltre, la differenza tra i “più bravi” e tutti gli altri è di circa 107 euro per gli I-III e circa 286 euro per i IV-VIII. Se si pensa al loro carattere una tantum su più anni, si tratta di differenze che non incidono in maniera significativa sui nostri salari. Eppure, bisogna differenziare. Applicare necessariamente il modello odioso della performance basato “sul giudizio del capo”! E tutto questo per una forzatura ideologica a cui l’amministrazione ENEA si è prestata e a cui noi ci opponiamo. Sacrificare l’autonomia professionale della ricerca per “un piatto di lenticchie” non è nelle nostre corde! Non abbiamo firmato, perché l’introduzione del SMVP per ricercatori e tecnologi, non solo è in contrasto con la normativa, ma, se fatto nel secondo ente di ricerca più grande, quale è l’ENEA, rappresenta un odioso precedente anche per gli altri Enti di Ricerca.

Per il resto, l’ipotesi di CCNI ENEA 2023-2024 prevede un’ulteriore stabilizzazione delle voci fisse e ricorrenti del salario accessorio, come riportato di seguito:

TABELLA C
INDENNITÀ PER ONERI SPECIFICI
Valori in euro per 13 mensilità.
DECORRENZA LIVELLO
RETRIBUTIVO
IMPORTO MENSILE
RIDETERMINATO (euro)
01/01/2023 I 268,00
II 263,00
III 260,00

TABELLA F
INDENNITÀ DI ENTE MENSILE
Valori in euro per 12 mensilità.
DECORRENZA LIVELLO
RETRIBUTIVO
IMPORTO ANNUO
(euro)
01/01/2023 IV 529,00
V 513,00
VI 487,00
VII 471,00
VIII 456,00

Siccome gli aumenti saranno dal 1.1.2023, il personale ENEA riceverà degli arretrati, relativi alle differenze delle voci retributive.

Di seguito riportiamo i nuovi valori previsti per la “IOS speciale” attribuiti a ricercatori e tecnologi che hanno una funzione di responsabilità nell’ambito dell’organizzazione dell’amministrazione:

TABELLA D
INCREMENTO INDENNITÀ PER ONERI SPECIFICI
Valori in euro per 13 mensilità.
DECORRENZA IMPORTO MENSILE
(euro)
NUMERO MASSIMO
PERCIPIENTI
01/01/2023 803,00 17,00
697,00 13,00
591,00 10,00
TOTALE 40,00

I diversi importi saranno attribuiti in base alla “specificità, complessità e rilevanza delle attività svolte”. Su questo punto vogliamo ribadire ancora una volta che, anche su questa voce retributiva, ENEA è diversa dagli altri Enti di Ricerca, dove queste responsabilità vengono erogate sui fondi esterni (che non sono solo il “conto terzi”) e non vengono scaricate sul fondo dei ricercatori e tecnologi. Va bene che, nel passaggio dal CCNL ENEA a quello degli EPR, in una fase di transizione, si sia adottata questa soluzione, ma ora è bene che i vertici di ENEA e l’amministrazione comincino a trovare una soluzione diversa.

Infine, l’ipotesi di CCNI prevede: l’ aumento della indennità di reperibilità (11 euro per la giornata lavorativa e 22 euro per le giornate di riposo/festività/ferie) che incidono in maniera marginale sui fondi accessori; l’introduzione della indennità di sede disagiata per la sede di Lampedusa pari a 55 euro mensili, così come è giusto che sia per chiunque svolga la propria attività lavorativa nelle piccole isole; la riduzione della fascia di compresenza per tecnici e amministrativi ad una sola ora, dalle 11:30 alle 12:30.


Roma, 11 ottobre 2024

Alla Delegazione trattante di parte pubblica ENEA

Dichiarazione presentata alla riunione odierna del tavolo di contrattazione sull’ipotesi di CCNI ENEA 2023-2024.

La FLC CGIL non firma il CCNI ENEA 2023-2024.

La FLC CGIL ha l’obiettivo di sottrarre l’intero comparto Istruzione e Ricerca dall’applicazione del ciclo della performance finalizzato alla differenziazione dei salari: tale sistema, così come implementato sotto la “guida” del Dipartimento della Funzione Pubblica e del MEF, nulla ha a che fare con le attività del nostro comparto, oltre al fatto che, in 15 anni, non ha prodotto nessun avanzamento o efficientamento della PA.

Pur condividendo la gran parte delle modifiche contenute nel CCNI ENEA 2023-2024, molte delle quali introdotte su nostra richiesta, e dopo un confronto che ha interessato il nostro gruppo dirigente, la FCL CGIL ha deciso di non firmare l’ipotesi di contratto integrativo.

La ragione è una sola: non siamo disponibili a introdurre surrettiziamente la valutazione della Performance per i ricercatori e tecnologi, poiché una tale procedura è in contraddizione sia con le norme di legge, che rispondono a un principio costituzionale, che con quelle contrattuali.

Infatti, l’articolo 74 (ambito di applicazione), comma 4 del DLgs 150 del 2009 (meglio conosciuto come “decreto Brunetta”) prevede che “Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono determinati i limiti e le modalità di applicazione delle diposizioni dei Titoli II e III del presente decreto al personale docente della scuola e delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, nonché ai tecnologi e ai ricercatori degli enti di ricerca.

In coerenza a tale previsione il nostro CCNL 19-21, all’articolo 19, comma 4, afferma che, per i ricercatori e i tecnologi, resta fermo quanto previsto dal citato articolo 74, comma 4.

Il DPCM, di cui sopra, è stato emanato il 26 gennaio 2011 e, all’articolo 14 (Misurazione, valutazione e trasparenza della performance), comma 2, precisa che “l'ANVUR, d'intesa con la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, secondo quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attuativo dell'art. 13, comma 12, del decreto legislativo n. 150 del 2009, individua specifici obiettivi, indicatori e standard nonché' le modalità per assicurare il ciclo di gestione della performance dei ricercatori e dei tecnologi di cui all'art. 1, comma 1.

Ma l’ANVUR, non ha mai individuato obiettivi, indicatori e standard finalizzati alla gestione del ciclo della performance per i ricercatori e i tecnologi.

D’altra parte, lo stesso Atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, demandava al Tavolo all’ARAN la valutazione sulla “possibilità di ricondurre al sistema di gestione della performance i criteri per l’erogazione del trattamento accessorio del personale dei livelli I-III, con una indennità la cui natura ne consenta una erogazione subordinata alle risultanze di una valutazione riferita alla performance nel rispetto delle specificità del settore della ricerca.” E, coerentemente, il CCNI ENEA 2020-2022 (articolo 5, comma 2), aveva richiamato l’eventuale applicazione della performance ai ricercatori e tecnologi, laddove fosse stata prevista nel CCNL 19-21. Ma così non è stato!

Pertanto anche l’articolo 5, comma 2 del CCNI ENEA 2020-2022, stipulato il 28 giugno 2023, non consente l’applicazione del ciclo della performance a ricercatori e tecnologi.

In conclusione e per tutte le ragioni qui esposte, non siamo disponibili a sottoscrivere il CCNI ENEA 2023-2024 che introduce tale sistema, in assenza di una specifica disciplina contrattuale.

                                                                            Per la delegazione trattante FLC CGIL alla contrattazione integrativa di ENEA

                                                                                                                                        Nicola Angelini