CCNI INDIRE 2019: LA FLC CGIL non firma l'accordo sulla performance
Le parti torneranno a incontrarsi a metà settembre.
Il 20 Luglio 2023, si è tenuto il tavolo tecnico funzionale alla trattativa sindacale in INDIRE. FLC CGIL ha ribadito di non ritenere accettabili le proposte di accordo integrativo portate dall’amministrazione per il 2019, in considerazione dell’introdotta valutazione per i ricercatori e tecnologi (per quanto determinata dalla performance di struttura, resta inaccettabile rispetto ai presupposti normativi) e delle definizioni previste per il personale di IV-VIII livello (in particolare, la presenza dello scaglione di produttività azzerata per performance inferiori al 30%), pur riconoscendo l’orientamento dei nuovi tentativi di formulazione volti a superare l’ipotesi di un accordo unilaterale prodotti dall’ente. Non abbiamo firmato finora e non firmeremo l’accordo a queste condizioni. Pertanto, l’amministrazione ha proposto un ulteriore aggiornamento nella seconda settimana di settembre. Considerando che l’accordo trova i suoi riferimenti nel CCNL 2019-21, per noi è importante verificare possibili implicazioni nella sequenza contrattuale (la trattativa nazionale riparte il 7 Settembre) a sostegno della specificità del lavoro di ricerca, in una interpretazione dell’autonomia prevista dalla Costituzione estesa a tutte e tutti coloro che rendono la ricerca possibile. Per quanto riguarda gli accordi finora sottoscritti (fondo art. 90, committenti esterni, benefici socio-assistenziali) i revisori hanno reagito alle ultime sollecitazioni e dovrebbero occuparsene in questa settimana. In merito alla nostra proposta di procedere da settembre a una ricognizione aggiornata sugli aventi diritto a rientrare nei processi di stabilizzazione secondo l’interpretazione estensiva della Madia - che consentirebbe di applicare il Comma 1 e il Comma 2 per stabilizzare un consistente numero di precari e precarie - l’amministrazione ha richiesto ulteriore tempo per approfondire la norma. Torneremo a insistere perché sia interpretata con sensatezza e correttezza una norma tesa a riconoscere i diritti maturati dal personale precario che non può, ancora una volta, arrivare a fine anno in balia dell’incertezza. FLC CGIL ha chiesto aggiornamenti sull’inclusione di ERASMUS tra i progetti concorrenti alla costituzione del fondo committenti esterni (art. 19), su cui c’era un impegno di diversi mesi fa, per il 2024: l’amministrazione ha rassicurato l’intenzione di procedere in tal senso, nelle possibilità già rinvenute dalla componente amministrativa presente in trattativa nei mesi scorsi. Chiediamo si proceda concretamente in tal senso, anche in considerazione dei sopraggiunti impegni di cui l’agenzia si è fatta carico