Apat: prime risposte sul precariato
Nell’ incontro del 20 settembre è stato affrontato il problema del precariato. L’iniziativa della FLC Cgilinizia a produrre risultati concreti. Il resoconto della trattativa.
In un incontro con le OO.SS. tenuto il 20 settembre presso la sede APAT di via Curtatone, il Direttore Generale, avv. G. Viglione, ha illustrato la strategia dell’Amministrazione per la gestione del personale “precario”, nell’ottica della stabilizzazione dei contratti a scadenzafinalizzata al completo superamento del lavoro precario in APAT, obiettivo da sempre perseguito dalla Cgil.
Il ragionamento del D.G. si fonda sulla considerazione che nel prossimo futuro, forse già a partire dalla ”legge finanziaria” ora in fase di elaborazione, potranno essere emanate norme che consentano, secondo modalità da definire, la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, mentre è praticamente da escludere che ciò possa essere consentito per altre forme di contratti a scadenza (co.co.co., art. 7, contratti di servizio e simili).
La FLC Cgil ha concordato con l’impostazione generale del D.G. tendente alla progressiva riduzione del precariato in APAT ed ha presentato la sua piattaforma, già peraltro annunciata nelle sue linee generali nella precedente riunione del 2 agosto u.s..
Punto fondamentale della piattaforma è la richiesta della proroga per almeno 3 anni dei contratti a tempo determinato e lo scorrimento della graduatoria degli idonei al concorso per 296 posizioni di laureati fino a totale copertura, richieste sempre rifiutate dalla precedente Amm.ne, anzi contraddette con la decisione di aumentare il numero del personale con contratti “atipici” pur in presenza di un concorso non ancora completato.
In questo quadro la FLC Cgil ha giudicato positivamente l’intenzione del D.G. di procedere rapidamente allo scorrimento delle graduatorie degli idonei al concorso e di prorogare tutti i contratti a tempo determinato per i prossimi due anni,previa verifica dei requisiti d’idoneità per la partecipazione al concorso, e l’impegno di allungare il periodo della proroga, qualora le norme vigenti lo consentano.
In merito alle altre tipologie di contratti a scadenza, si procederà a rinnovare fino alla fine del corrente anno (tre mesi) i contratti scaduti ed in scadenza, utilizzando un criterio di “anzianità” che esclude dal rinnovo il personale laureato che ha avuto il primo contratto dall’APAT dopo il 31-12-2004 ed il personale diplomato che ha avuto il primo contratto dall’APAT dopo il 30-06-2005: da una prima stima effettuata, l’esclusione dal rinnovo dovrebbe riguardare circa 90 contratti.
Per l’anno 2007, indipendentemente dalle norme della prossima “legge finanziaria” di cui si dovrà obbligatoriamente tenere conto, l’APAT procederà ad incrociare il criterio di “anzianità” con una valutazione attenta delle attività e delle professionalità espresse, valutazione affidata ad una commissione di prossima istituzione che permetterà anche di concordare con le OO.SS. una strategia per la programmazione delle attività che negli ultimi anni è stata del tutto assente. La valutazione professionale potrà consentire anche il recupero di parte dei circa 90 contratti non rinnovati nell’anno 2006.
Tuttavia, la FLC Cgil ha ribadito che impostare una strategia di “politica del personale” condivisa non può prescindere da una programmazione delle attività che si fondi su un progetto che veda l’APAT in sintonia con le esigenze del Paese sui temi dell’ambiente, programmazione necessaria anche nella fase di transizione che vive attualmente l’Agenzia.
Le OO.SS. hanno valutato positivamente le dichiarazioni del D.G. in merito ai “contratti a tempo determinato” ed hanno chiesto di riconsiderare la possibilità di reperire risorse, in particolare abolendo le consulenze “ricche”, che consentano di ridurre al minimo il numero dei contratti da non rinnovare per l’anno 2006.
Infine, su richiesta del Sindacato, il D.G. ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà alle OO.SS. una propria proposta sull’unificazione contrattuale di cui si discuterà in un’apposita riunione con le OO.SS. programmata per i primi di ottobre.
Roma, 22 settembre 2006
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