Università di Perugia, Corso di Studio in Lingue e Letterature straniere: mozione sull'istituzione della terza fascia
Il Consiglio di Corso di Studio in Lingue e Letterature Straniere, in vista dell'istituzione del nuovo ordinamento didattico, chiede alla Facoltà di Lettere e Filosofia e al suo Preside una presa di posizione forte riguardo all'istituzione della terza fascia docente
Il Consiglio di Corso di Studio in Lingue e Letterature Straniere, in vista dell'istituzione del nuovo ordinamento didattico che dall'anno prossimo ogni ateneo dovrà avviare, chiede alla Facoltà di Lettere e Filosofia e al suo Preside una presa di posizione forte e univoca riguardo all'istituzione della terza fascia docente - progetto di legge da tempo annunciato ma tuttora bloccato da uno sterile dibattito parlamentare.
Tutti coloro che operano nell'università italiana hanno infatti ben chiaro che la moltiplicazione e la modularizzazione dei Corsi di Studio previsti dal nuovo ordinamento necessitano di un pieno coinvolgimento dei ricercatori nella didattica; in altri termini: che solo con una massiccia utilizzazione dei ricercatori come docenti, le nuove lauree potranno realizzarsi, consentendo una credibile attuazione della riforma didattica.
Il Parlamento, da parte sua, continua invece a negare questa possibilità, negando ciò che varie leggi hanno già implicitamente riconosciuto da lungo tempo ai ricercatori: vale a dire, lo stato giuridico di docente.
La Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Perugia, attraverso il meccanismo degli affidamenti e delle supplenze, è stata tra le prime ad avvalersi dell'attività docente dei propri ricercatori. Molti dei corsi di laurea che la nostra Facoltà può oggi offrire trovano infatti un sostegno essenziale nell'insegnamento, negli esami e nelle tesi svolti dai ricercatori. Pertanto, alla luce di quando detto, il Consiglio di Corso di Studio in Lingue e Letterature Straniere rivolge unanime istanza al Preside e al Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia affinchè inviino agli organi accademici superiori, e quindi alla C.R.U.I. e al Parlamento italiano, un pressante appello per l'immediata approvazione di un provvedimento che contenga l'istituzione della terza fascia. Solo un tale provvedimento - stralciato dal più complessivo progetto di legge sulla riforma della docenza universitaria arenato nella Commissione Cultura della Camera, e destinato quindi a rimanere lettera morta per l'imminente fine della legislatura - porrà gli Atenei nella condizione di affrontare adeguatamente i problemi che derivano dalle radicali trasformazioni in atto nell'università italiana.
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