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La FLC Cgil di Siena contro la dismissione della scuola pubblica

Ordine del giorno del Comitato Direttivo

18/09/2008
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o.d.g.
Comitato Direttivo FLC CGIL Siena

Il Comitato Direttivo FLC CGIL di Siena riunitosi in data 8 settembre nell’analizzare la situazione politico-sindacale con riferimento ai comparti della scuola, università, ricerca e afam,

giudica negativamente:

  • la manovra finanziaria del Governo che:

  • taglia risorse alla scuola pubblica e all’università, rendendo sempre più difficile rispondere ai bisogni formativi degli studenti;

  • paventa la trasformazione delle università in fondazioni, aprendo scenari preoccupanti per un bene comune quale deve essere il sapere e mettendo in discussione il diritto allo studio di tutte e di tutti;

  • blocca il turn over in tutto il pubblico impiego, impedendo la stabilizzazioni di precari che da tempo attendono la trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.

Esprime la propria netta contrarietà relativamente al Decreto Legge 137 del 01/09/2008che smantella il sistema organizzativo della scuola primaria, reintroducendo il maestro tuttologo e riduce drasticamente a 24, il numero delle ore di scuola, spazzando via tra l'altro anche l'esperienza del tempo pieno che nella nostra regione ha una forte diffusione.

Da oltre trent'anni la scuola primaria cioè la scuola dei bambini e delle bambine ha vissuto continui e importanti cambiamenti. Possiamo naturalmente discutere di questa storia che attraversa fasi sociali e stagioni politiche diverse e ricercare nuove risposte adeguate alle complesse esigenze formative.

Ma dobbiamo aver chiaro e per quanto ci riguarda riaffermare che:

  • la scuola primaria si è sviluppata allargando progressivamente la propria attività formativa siacome tempo scuola, con l'attivazione delle classi a tempo pieno, che come attività e contenuti educativi e di studio, introducendo il sistema di lavoro collegiale tra gli insegnanti che ha favorito la specializzazione e la coerenza di questo settore educativo conla complessità sempre maggiore delle conoscenze;

  • la scuola primaria ha fatto dell'accoglienza e dell'inclusione sociale tratto costitutivo della sua identità formativa e della riconosciuta identità professionale degli insegnanti che vi operano, le maestre e i maestri;

  • si è modificato e sempre mantenuto e spesso rafforzato il rapporto tra scuola e territorio. La scuola primaria è vissuta dai cittadini e dalle famiglie come la scuola della comunità, particolarmente nelle realtà più decentrate;

  • nel generale mutamento di riferimenti educativi condivisi la scuola primaria garantisce un'importante funzione di coesione sociale e di orientamento educativo in un contesto di accoglienza e convivenza delle diversità culturali e sociali.

Questa operazione non è che la semplice dismissione di una organizzazione didattica che ha funzionato e che funziona bene, determinata da scelte solo e soltanto di natura economica, che porterà poi a rincorrere le soluzioni più strane e arrangiate, con la conseguente destrutturazione della scuola pubblica sulla pelle dei bambini e delle bambine e delle loro famiglie.

Il Comitato Direttivo FLC CGIL di Siena chiede che il decreto non sia convertito e che il parlamento abbia un sussulto di autonomia anche nelle componenti che sostengono questo governo e questo ministro e chiama tutti alla mobilitazione: cittadini, famiglie, i lavoratori della scuola. Le istituzioni locali e la Regione devono rappresentare punti di riferimento forti in questa iniziativa.

Affinchè non si strappi questa pagina.

Siena, 08.09.08

Nonno, cos'è il sindacato?

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