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Per tutta la settimana sciopero degli ex Lettori e Collaboratori esperti linguistici (Cel) dell’Università di Pisa

La protesta parte dalla richiesta del riconoscimento della malattia, dei congedi e dei permessi.

15/11/2018
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A cura della FLC CGIL di Pisa

La FLC CGIL di Pisa denuncia la grave situazione determinatasi con l’Università di Pisa per il mancato negoziato riguardo al diritto fondamentale della malattia e dei diritti di civiltà stabiliti per legge come la fruizione congedi familiari, oltre che la partecipazione alla programmazione didattica, la registrazione integrale dell’attività lavorativa, il diritto di assemblea e i permessi sindacali, il riconoscimento professionale e dell’orario di lavoro degli ex Lettori – Cel del Centro linguistico interdipartimentale di Ateneo.

Dal mese di novembre 2017 abbiamo chiesto un tavolo di confronto sulle materie sopra elencate, ribadendo con forza che le assenze per malattia e congedi personali (matrimonio e/o lutti familiari), sono un diritto non negoziabile e perciò i giorni di assenza non devono essere recuperati dai lavoratori. A queste tutele universali si è aggiunta la necessità di poter registrare completamente tutta l’attività didattica degli ex Lettori-Cel, che non si esaurisce soltanto nell’insegnamento frontale agli studenti. Si ricorda anche che gli ex Lettori-Cel sono personale universitario contrattualizzato che, soprattutto in base a sentenze legali e alla lenta applicazione di Direttive della Commissione Europea o del Parlamento Europeo, hanno maturato una definizione professionale che è quella del supporto alla didattica ma, di fatto, è l’insegnamento delle lingue straniere e nazionali. È perciò evidente che rimane alla corretta volontà negoziale dei singoli atenei di recepire e contrattare alcune caratteristiche del loro lavoro e riconoscere i diritti fondamentali (malattia), e di legge (congedo, assemblea, permessi).

Di fronte alla chiusura dell’ateneo pisano, la FLC CGIL ha dichiarato uno sciopero “a scacchiera” dal 12 al 16 novembre. In questi giorni ci sono stati e ci saranno presidi e spiegazioni agli studenti dei corsi dei motivi dello sciopero. La reazione degli studenti è stata di totale sostegno e hanno promosso autonomamente raccolta di firme e una petizione on line a sostegno della protesta. A dimostrazione perciò che le battaglie di civiltà e per i diritti hanno una valenza universale.

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