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Formazione professionale: Sicilia, il Governo regionale presenta la sua riforma

Per la CGIL e la FLC poche le novità e tante incertezze. Allarme su possibili illeciti con i voucher formativi.

03/06/2014
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A cura dell’ufficio stampa CGIL Sicilia

“Non vediamo quali siano le novità sulla formazione professionale. Vengono fatti alcuni annunci, e tra questi quello che entro sei mesi ci sarà la riforma. Ma di quest’ultima non viene detto praticamente nulla se non il fatto che si pensa di procedere per via amministrativa, confermando la debolezza politica di un governo che, su un tema così delicato, non vuole confrontarsi con l’Ars”. Lo dicono Michele Pagliaro e Giusto Scozzaro, segretari della CGIL Sicilia e della FLC regionale, a proposito del decreto sulla formazione professionale firmato dall’assessore regionale Nelly Scilabra. Detto che “una riforma strutturale quale che auspichiamo - affermano Pagliaro e Scozzaro - non può fare a meno di un passaggio parlamentare”, i due esponenti della CGIL rilevano che “si parla di cifre, come quella sul costo orario, senza parlare di qualità. La riforma deve invece definire in maniera netta gli standard di qualità - affermano - e realizzare anche un sistema di valutazione degli interventi e dei loro effetti, se si vuole costruire un sistema valido ed efficace di formazione professionale”. “Se poi consideriamo - aggiungono Pagliaro e Scozzaro - che in questo anno e mezzo il governo non ha fatto che annunci cui non è seguito niente, lo scetticismo è d’obbligo, alla luce del fatto che, come detto, non ci sono grandi novità nell’intervento dell’assessorato”. Sul sistema dei voucher, inoltre, CGIL e FLC lanciano un allarme: “Si faccia attenzione a come assicurare trasparenza e legalità. Vorremmo evitare che in una regione di disoccupati come la Sicilia si creasse una sorta di mercato dello studente, con gli alunni che diventano bersaglio di comportamenti malavitosi di alcuni. La nostra non è una preoccupazione peregrina - sottolineano Pagliaro e Scozzaro - in un settore nel quale scorrettezze e comportamenti illeciti sono stati diffusi, come confermano le cronache e i procedimenti giudiziari in corso”.

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