Formazione professionale: Sicilia, il 4 giugno è sciopero
La manifestazione regionale ed il corteo a Palermo sfileranno da Piazza Politeama a Piazza Indipendenza.
FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola sono state costrette a confermare sciopero, manifestazione e corteo unitari a Palermo per giorno 4 giugno dal fin troppo noto quadro problematico che è alla base delle attuali rivendicazioni per i lavoratori della formazione professionale. La proclamazione dello sciopero e l'indizione delle manifestazioni di protesta sono state ulteriormente rese necessarie dal volgere degli eventi che, con la emanazione di atti non concertati da parte dell'Assessore Scilabra, hanno ulteriormente aggravato i problemi.
Appare chiaro come lo scontro stia crescendo di livello, e come le scelte unilaterali e napoleoniche del Governo appaiano sconcertanti e come sarà necessario, promuovere la massima partecipazione dei lavoratori alla manifestazione, e che tutti sappiano che si tratta della loro battaglia, della difesa di un tratto di civiltà dell'Isola, della difesa del loro posto di lavoro, della difesa del diritto alla formazione per migliaia di giovani.
Deve essere chiaro a tutti, ed al Governo Crocetta in primo luogo, che senza confronto e accordo sui metodi per la fuoriuscita di esuberi dal sistema il numero di posti di lavoro a rischio sarà elevatissimo e che non basteranno le tutele "solo promesse" dalla amministrazione e dall'Assessore Scilabra.
Deve essere chiaro a tutti che, pur nella consapevolezza che il settore debba essere riformato, il sindacato confederale sceglie di tutelare il lavoro, l'occupazione, il diritto dei lavoratori, insieme a quello di tutti i cittadini siciliani di avere un sistema formativo ed una amministrazione regionale efficienti e combatterà su questo fronte tutte le battaglie, contro il governo della "demagogia pseudorivoluzionaria", che mette a rischio e prova ad espellere dal sistema migliaia di lavoratori senza regole nè strumenti di accompagnamento, e che prova a scaricare le responsabilità della cattiva politica e della pessima ed inefficiente amministrazione sulla parte più debole: i lavoratori.
Per queste ragioni la partecipazione allo sciopero deve essere forte e motivata e visibile, e ci auguriamo che tutti i lavoratori, di tutte le filiere del settore siano consapevoli del rischio che corrono, siano stanchi delle vessazioni e della costante mortificazione delle loro professionalità per ragioni che poco attengono alla qualità del loro lavoro, che pure devono essere messi in condizioni di esplicare al meglio, al servizio della società siciliana e dei giovani. Senza Formazione non c'è futuro!
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