Università di Catania, il percorso per il nuovo Statuto parte con il piede sbagliato
Il Rettore nomina i componenti della Commissione incaricata della stesura della bozza del nuovo Statuto dell'Università senza la necessaria condivisione.
A cura della FLC CGIL Catania
La seduta del Senato Accademico del 31 gennaio 2011, ha costituito l'epilogo di una stagione fortemente antidemocratica all'interno dell'Ateneo di Catania. Stagione già segnata dalla non sottoscrizione del contratto d'Ateneo da parte di tutte le sigle sindacali e le RSU, e dalla proclamazione dello stato di agitazione.
Il comunicato del 2 febbraio, a firma dei presidi delle facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche, in cui si evidenziano le illegittimità di procedure, nonché l'atteggiamento impositivo da parte del Rettore prof. Antonino Recca, riguardo alla nomina dei sei componenti della Commissione incaricata della stesura della bozza del nuovo Statuto dell'Università, ne è l'ulteriore riprova.
La FLC CGILCatania, nel manifestare la solidarietà ai Presidi che hanno assunto una posizione chiara e preso le distanze, sia sul piano politico che su quello giuridico, da tali azioni antidemocratiche, nonché a tutti coloro che hanno espresso un voto contrario o un'astensione, ribadisce la propria ferma opposizione alla costituzione di una Commissione non condivisa e che non rispecchia le professionalità presenti all'interno dell'Ateneo, negando pari dignità alle varie componenti.
Pertanto la FLC CGIL chiede la ridiscussione dei criteri di nomina dei componenti la Commissione, sempre auspicando un «confronto ampio e partecipato sui migliori assetti organizzativi di cui dovranno dotarsi gli atenei», come già evidenziato in un precedente comunicato in cui si suggeriva il rinvio della nomina dei componenti nella seduta del Senato accademico del 31 Gennaio, al fine di consentire l' avvio di una consultazione democratica e partecipata per una prima riflessione sui contenuti del nuovo Statuto.
È necessario, infatti, ricomporre un clima di serenità e collaborazione all'interno dell'Ateneo per affrontare, nelle migliori condizioni "ambientali", una fase difficile che dovrà definire il nuovo Statuto e i nuovi assetti degli Organi di Governo dello stesso.
Per tali ragioni la nostra organizzazione sindacale rinnova la richiesta di riconsiderare le conclusioni del Senato Accademico.
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