Stato giuridico dei docenti: la protesta delle Università
I documenti e le iniziative delle Università di Catania, Venezia, Roma I, L'Aquila, Napoli
Università di Catania
Mozione della facoltà di lingue e letterature straniere di Catania approvata il 6 ottobre 2005.
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Catania condanna nel metodo e nel merito la recente approvazione al Senato della Repubblica della Legge Delega per il riordino dello stato giuridico dei docenti universitari.
Condanna il metodo di una legge due volte blindata, in quanto proposta nella forma della legge delega e recepita attraverso una fiducia parlamentare (atta a tacitare i dissensi interni alla stessa maggioranza, oltre che a soffocare il dibattito democratico).
Ma si condanna anche il merito di un provvedimento arido e punitivo, che si configura - dopo cinque anni - quale il manifesto della politica universitaria di questo governo. Una politica che nessun problema ha risolto né risolverà, ma che è piuttosto destinata a aggravare la crisi di sistema della nostra Università, mettendo in ginocchio il sistema statale dell'alta formazione.
Per tali ragioni la Facoltà di Lingue di Catania delibera di aderire alla settimana di blocco delle attività indetta dal 10 al 15 ottobre da numerose associazioni sindacali e di categoria.
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Università di Venezia
E' convocata per il 10 ottobre 2005 alle ore 10.00 presso l'aula magna di Ca' Dolfin l'assemblea di Ateneo per discutere i contenuti del DDL sullo stato giuridico dei docenti universitari e la procedura parlamentare di approvazione.
Vista l'importanza dell'argomento e l'attenzione ad esso riservata in sede CRUI e CUN, nonché le posizioni espresse dai Senati accademcici delle varie università, tra cui Ca' Foscari, siete invitati a intervenire al dibattito.
Il Rettore
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Università di Roma “La Sapienza” Facoltà di Scienze della Comunicazione
A seguito di quanto emerso dall'Ufficio di Presidenza, riunitosi in data 3 ottobre, la Facoltà di Scienze della Comunicazione, facendo seguito alle proprie precedenti prese di posizione al riguardo, si unisce alle proteste elevate dalla quasi totalità del mondo accademico sul progetto di riforma, al quale il Ministro ha deciso di dare un'improvvisa accelerazione. A questo fine, la Facoltà aderisce alla sospensione della didattica, proclamata da molte università e sollecitata dai sindacati, dal 10 al 15 ottobre. Pertanto, le lezioni avranno inizio, compatibilmente con la disponibilità delle aule, a partire dal 17 ottobre.
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Università degli Studi dell'Aquila
La lettera del Rettore al Presidente della CRUI
L'approvazione in Senato del DDL sullo stato giuridico della docenza ha rappresentato un punto di non ritorno nei rapporti tra sistema universitario nazionale e Governo della Repubblica.
A fronte dell'ennesimo appello al dialogo da te lanciato a nome di tutti i Rettori in occasione della relazione sullo stato dell'Università tenutasi il 20 settembre u.s., la decisione di porre immediatamente in discussione in aula il DDL prima e la sua approvazione poi, hanno rappresentato la dimostrazione incontrovertibile della pervicace volontà di penalizzazione dell'Università pubblica, alla quale si rifiuta addirittura il ruolo di legittimo interlocutore istituzionale.
Sulla base di questa gravissima situazione, che rischia di rendere ingestibile il normale svolgimento dell'attività accademica, è a mio avviso necessario dare un segnale forte e chiaro sulla nostra assoluta contrarietà all'attuale politica governativa.
Come successo nel mese di novembre del 2002, con la decisione di rimettere il nostro mandato nelle mani del Ministro per motivazioni di carattere economico legate alla legge finanziaria, e a maggior ragione nel momento in cui sono messi in discussione i fondamenti stessi del sistema universitario, ritengo che esistano tutte le condizioni per prendere in considerazione una simile decisione.
Sarebbe pertanto opportuno porre formalmente all'O.d.G. della prossima riunione CRUI del 13 ottobre, un punto relativo alle dimissioni dei rettori dell'Università italiane, da intendere come estremo atto di testimonianza per richiamare l'attenzione della società civile sulle attuali condizioni dell'Università italiana, per rappresentare simbolicamente lo stato di agitazione che interessa tutte le componenti del mondo accademico e per porre il Governo di fronte alle sue responsabilità, senza alcun possibilità di alibi o tatticismi.
Inoltre, non possono passare sotto silenzio le affermazioni scaturite nel dibattito parlamentare sulla questione di fiducia da esponenti della maggioranza governativa (cfr. resconto della 873a seduta pubblica), che da un lato hanno sminuito - per usare un eufemismo - l'impegno della CRUI per migliorare il testo in discussione (sen. Valditara - AN) e dall'altro hanno fatto esplicito riferimento ad una presunta "doppiezza" e incoerenza tra la posizione ufficiale e quella sostanziale della CRUI, fino a sospettare il perseguimento di meschini interessi politici (sen. Asciutti - FI; sen. Valditara - AN).
Nel ritenere indispensabile, a questo punto, una ferma e categorica smentita su tali affermazioni e comunque necessaria una trasparente discussione nel merito di tali questioni, colgo l'occasione per inviare i più cordiali saluti.
L'Aquila, 6 ottobre 2005
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Seconda Università di Napoli
Il Consiglio della Facoltà di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, associandosi alle posizioni espresse dalla CRUI nella mozione del 28 settembre, 2005, ribadisce la contrarietà ai contenuti del disegno di legge sullo stato giuridico ed il reclutamento dei docenti universitari. In particolare, il Consiglio di Facoltà, facendo propria la formulazione della CRUI, valuta in maniera radicalmente negativa "modalità e procedure seguite nel lungo iter parlamentare relativo al DDL (…); rileva … come il testo non corrisponda alle esigenze di una riforma incisiva ed organica, sostenuta da imprescindibili e adeguati finanziamenti; esprime la propria totale disapprovazione sul fatto che nessun riferimento alla ricerca come primario diritto/dovere dei docenti universitari sia presente nel testo; ritiene che non siano state individuate reali possibilità, basate sul merito, per l'accesso ai ruoli universitari dei giovani meritevoli; constata con rammarico che è scomparso ogni riferimento alla valutazione ed all'istituzione di un'Agenzia di valutazione indipendente".
A seguito di una discussione, il CdF decide di aderire allo stato di agitazione delle Università italiane, decretando, per i giorni 10-15 ottobre 2005, la sospensione delle sedute di esame, il rinvio dell'inizio dei corsi al giorno 19 ottobre c.m., la sospensione delle attività di tutoraggio.
Il CdF. indice inoltre un'assemblea di Facoltà per il giorno 12 ottobre, alle ore 11.
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