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Formazione professionale: firmato definitivamente in Sardegna il contratto integrativo

La contrattazione collettiva è lo strumento per dare risposte ai lavoratori. I dettagli di un accordo che riguarda 382 lavoratori che ne erano privi dal lontano 2008.

03/04/2017
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La sottoscrizione dell’accordo integrativo sulla formazione professionale in Sardegna, rappresenta un evento importante per i lavoratori inseriti nella lista speciale ad esaurimento. È rilevante che si avvia un processo di armonizzazione tra lo status di questi lavoratori e quelli degli uffici dell’Amministrazione regionale. Resta ancora insoluta la piena applicazione del CCNL 2011/2013 a causa dei tagli alla finanza pubblica e il mancato riconoscimento dei livelli salariali del CCNL formazione professionale.

Anche in situazioni difficili come quella sarda, la contrattazione collettiva è stato lo strumento per dare risposte, seppur parziali, ai lavoratori e alle istituzioni per governarlo in una logica di sistema. Occorre consolidare queste pratiche in Sardegna per sviluppare il sistema formativo regionale.

A cura della FLC CGIL Sardegna

Nel primo pomeriggio di lunedì 3 aprile 2017, è stato finalmente firmato il Contratto Integrativo della Formazione Professionale in Sardegna. Un contratto che riguarda 382 lavoratori che ne erano privi dal lontano 2008. Dopo varie peripezie e 15 mesi di trattative, finalmente la stretta finale e la firma che sblocca le risorse per il 2017 e apre la prospettiva di un recupero per gli anni pregressi dal 2010 al 2016.

Si tratta del personale particolare, inserito in una lista speciale ad esaurimento prevista dalla Legge Regionale n. 3 del 2008 e proveniente da Enti di Formazione Professionale in stato di crisi. Questo personale viene utilizzato direttamente dall’Assessorato al Lavoro in centri regionali di formazione professionale o comandato presso altri Enti o Assessorati con la formula della convenzione. Si tratta di personale assunto e retribuito con il CCNL della Formazione Professionale, generando qualche confusione ed incertezze sul tipo di normativa da applicare rispetto ai tagli della Finanza Pubblica.

Proprio queste difficoltà hanno rallentato il percorso della sottoscrizione di un accordo. Ma oggi, con un budget di 312 mila euro, grazie all’elevazione della percentuale usata sul calcolo del monte salari del 2010, si è data una risposta a dei lavoratori che non ricevevano alcun emolumento riferito alla produttività, pur partecipando alle attività degli uffici e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi loro affidati.

Il nuovo contratto integrativo garantisce un primo passo verso l’armonizzazione tra questi lavoratori e quelli degli uffici ospitanti, indipendentemente dal tipo di Amministrazione nella quale essi prestano servizio.

Nel dettaglio: l’accordo garantirà a tutti i lavoratori una prima fascia di retribuzione, garantita nello stipendio mensile già dal precedente contratto. A questa si aggiunge una seconda “fascia A” che prevede un importo medio attorno ai 600,00 euro suddiviso in 6 rate mensili corrisposte a partire dal mese di giugno 2017. Viene prevista, inoltre, un’ulteriore “fascia B”, che riguarderà solo chi riceverà incarichi speciali conferiti dal Direttore Generale. Alla fascia “B” viene riconosciuto un 20% del budget totale.

Nel contratto sono inserite una serie di disposizioni che tendono ad armonizzare il trattamento organizzativo sulla vita lavorativa a partire dai buoni mensa, all’orari di lavoro, alla formazione e alle relazioni sindacali.

La sottoscrizione di questo accordo non preclude ai lavoratori la prosecuzione dell’attività sindacale per il riconoscimento della piena applicazione del CCNL 2011/2013 oggi disapplicato. Su questa battaglia non verrà a mancare l’impegno della FLC CGIL Sardegna e il suo sforzo per un chiarimento definitivo sul tipo di trattamento giuridico debba essere loro riconosciuto.

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