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Puglia: formatori in servizio nei CPI, la mobilitazione paga!

Comunicato stampa FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS-Confsal Puglia.

01/02/2021
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Bari, 1 febbraio 2021 - Oggi, dopo settimane di denuncia e reiterati incontri per lo più infruttuosi con l’Assessore Sebastiano LEO e il Direttore Generale di ARPAL Puglia Massimo CASSANO, si è svolto un SIT-IN di protesta davanti alla sede dell’ARPAL con la partecipazione di una nutrita schiera di formatori impegnati nei servizi di potenziamento dei centri per l’impiego.

La manifestazione, che si è svolta nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dal contesto epidemico, si è resa necessaria per porre fine alla sospensione del servizio di queste operatrici e operatori posto in essere unilateralmente da ARPAL a partire dal 1° gennaio 2021.

Durante la manifestazione di protesta il direttore dell’ARPAL Massimo CASSANO ha incontrato le organizzazioni sindacali insieme a una delegazione di lavoratori.

In esito a tale incontro è emerso quanto segue:

  1. Il direttore generale dell’ARPAL, Massimo Cassano, ha assicurato la completa garanzia che i 128 formatori rientreranno in servizio il prossimo 3 febbraio 2021 preso i CPI;
  2. sarà avviato, su precisa richiesta sindacale, un tavolo tecnico per condividere una proposta di soluzione individuata da ARPAL atta a garantire una prosecuzione dell’attività lavorativa almeno fino alla fine di luglio;
  3. sempre su richiesta sindacale, sarà avviato un tavolo politico per individuare e garantire una ulteriore copertura relativa alla fase successiva al mese di luglio nella consapevolezza che la soluzione emersa questa mattina in ARPAL non ha, né potrebbe avere, il carattere di una soluzione definitiva alla ultradecennale questione che coinvolge queste lavoratrici e lavoratori;
  4. resta da definire, dal Tavolo tecnico e da quello politico, come configurare il periodo dal 1° gennaio 2021 (data di sospensione del servizio) al 3 febbraio 2021 (data di ripresa del servizio stesso).

Con la mobilitazione di questa mattina, sia pure solo temporaneamente, si mette fine agli effetti dell’atto unilaterale di ARPAL, intollerabile e lesivo della dignità e dei diritti di queste lavoratrici e lavoratori ai quali, con sgradevole e inopportuno tempismo, solo alle ore 14,00 del 31 dicembre 2020 fu comunicata la sospensione dell’attività lavorativa a far data dal 1° gennaio 2021.

Al direttore dell’ARPAL tutte le sigle, infine, hanno ribadito che la mancata attuazione dell’impegno assunto con le organizzazioni sindacali di comparto, sul rientro al lavoro il 3 febbraio, porterà la protesta davanti alla sede della Presidenza della regione Puglia.

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