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A pochi giorni dall’inizio delle lezioni, in Puglia arriva la turnazione coatta

FLC CGIL Puglia: il nuovo anno scolastico ricomincia con gli stessi problemi con cui si era chiuso.

10/09/2021
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A cura della FLC CGIL Puglia

In queste ore apprendiamo che è stato pubblicato il decreto della Prefettura di Bari che adotta il documento operativo relativo all’organizzazione dell’avvio delle lezioni nelle scuole secondarie di secondo grado della provincia barese, in correlazione al trasporto pubblico.

Tale documento obbliga tutte le scuole superiori ad adottare una differenziazione degli orari d’ingresso prevedendo uno scaglionamento in due fasce orarie: il 75% degli studenti entrerà alle ore 8:00 e il restante 25% alle 09:40.

Il provvedimento ci risulta non essere stato ancora trasmesso alle scuole e ci lascia perplessi per il modus operandi adottato, per il contenuto, per la tempistica e per gli effetti negativi che certamente genererà.

Nel merito: non si riesce a comprendere perché non si sia potuto fare uno sforzo, anche attingendo a eventuali risorse regionali, per garantire un irrobustimento del numero delle corse in modo da riuscire a recuperare l’ingresso di quel 25% di studenti (solo 1 su 4), evitando una “turnazione coatta” (con buona pace delle competenze degli organi collegiali).

La FLC CGIL Puglia sin dal termine delle lezioni dello scorso anno scolastico aveva chiesto che venisse avviata immediatamente una fase di programmazione e una pianificazione seria e puntuale delle azioni da mettere in campo per la ripresa delle lezioni in presenza e in sicurezza. Le risorse destinate al potenziamento del trasporto scolastico, pari a 300 milioni di euro, erano state già stanziate lo scorso anno con il decreto-legge n. 104/2020, dunque una pianificazione dettagliata sarebbe stata possibile nei tre mesi estivi.

Purtroppo, però, questa pianificazione è arrivata solo ieri, a pochissimi giorni dall’inizio delle lezioni, ancora una volta a cavallo di un fine settimana, rendendo vano il lavoro di programmazione dell’avvio delle lezioni che le scuole stanno faticosamente portando avanti da settimane e che non può essere semplicemente ridotto alla differenziazione degli orari di ingresso e di uscita, ma che si traduce nella realizzazione di orari delle lezioni, nella sistemazione degli orari di cattedra dei docenti che lavorano su più scuole, nella realizzazione di attività pomeridiane di rafforzamento, recupero e progettuali, nell’organizzazione riunioni collegiali e dipartimentali, nella pianificazione delle attività delle segreterie e dei collaboratori scolastici.

L’ingresso scaglionato comporta enormi disagi per le famiglie e per l’organizzazione scolastica, dilata spaventosamente il tempo di lavoro dei docenti, costringe le scuole ad adottare forme di rotazione del personale ATA diminuendone la presenza numerica nei singoli turni.

La nostra richiesta di coinvolgere le scuole e le organizzazioni sindacali ai tavoli prefettizi, se fosse stata accolta, avrebbe potuto portare il contributo di chi la scuola la vive quotidianamente e ne conosce tutti gli aspetti, al di là dei numeri freddamente snocciolati nel documento emanato dal Prefetto.

Anche quest’anno, constatiamo con enorme rammarico, ci si ritrova ad affrontare i problemi alla giornata e, come al solito, a pagarne le pesantissime conseguenze sono sempre e solo le scuole e le famiglie.

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