Dimensionamento scolastico in Puglia tra riduzione del danno e contestazione del Piano
Rinnoveremo in tutti i luoghi e con tutti i mezzi la nostra ferma opposizione.
Comunicato stampa FLC CGIL Puglia
Bari, 20 dicembre 2023 - Siamo arrivati alla stretta finale sul dimensionamento scolastico. Nella riunione svoltasi ieri in assessorato regionale all’istruzione con le Organizzazioni Sindacali, dopo la forzatura del coinvolgimento delle scuole superiori nel dimensionamento, sono apparsi evidenti tutti i limiti dell’imposizione governativa. L’azione sindacale può limitarsi in questa fase a un mero tentativo di “riduzione del danno”, rappresentato dalla perdita di organico del personale ATA e docente, non solo di DS e DSGA, principalmente sul primo ciclo (per il quale le tabelle organico ministeriali programmano l’assegnazione dei posti fino a 1200 alunni, ma i dimensionamenti, ipotizzati da Regione Puglia per raggiungere l’obiettivo governativo di ridurre 58 autonomie, producono scuole fino a 1700 studenti). Una “riduzione del danno”, peraltro, non asettica, considerando che il coinvolgimento degli istituti superiori non si può realizzare, salvi pochi casi oggettivi, nell’arco di pochi giorni, a valle di conferenze di servizio pure esperite da Regione con province e città metropolitana, ma senza aver investito le comunità scolastiche di questa eventualità e dato loro il tempo di analizzare, approfondire e proporre.
Le situazioni sono ancora aperte nella provincia di Bari con dimensionamenti delle superiori non disposti per la ferma contrarietà, pure basata su argomenti razionali, della città metropolitana, nella provincia di Brindisi, nella quale manca un dimensionamento dei 7 assegnati, a Taranto con proposte che coinvolgono istituti superiori finora mai menzionati nelle ipotesi di dimensionamento. Soltanto a Foggia, nella BAT e a Lecce le conferenze di servizio sembrano aver prodotto un coinvolgimento più o meno condiviso di alcuni istituti superiori, in numero così risibile tanto che l’esito complessivo comunque non cambia. La sostanza dell’impianto dei dimensionamenti scolastici indotti dalla legge di stabilità di dicembre 2022 rimane, dunque. Le scuole dovranno essere aggregate e lo saranno comunque con numeri spropositati proprio nel primo ciclo, dove sarebbe necessario avere numeri più contenuti per garantire un’offerta formativa più adeguata ai diversi contesti sociali e territoriali.
Per questa ragione nessun piano di dimensionamento che Regione Puglia potrà decidere di varare tra Natale e Capodanno - evitando il commissariamento che si va profilando in Piemonte, Liguria e in alcune altre regioni, anche a maggioranza di centro destra - potrà mai avere la condivisione della FLC CGIL che rinnoverà in tutti i luoghi e con tutti i mezzi la propria ferma opposizione e la richiesta di tornare a considerare le scuole non come una qualsiasi unità della P.A., ma come una comunità educante che può realizzarsi a partire solo da numeri di studenti sostenibili.
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