La FLC Cgil di Bari sui provvedimenti del ministro Gelmini
Comunicato stampa della FLC Cgil Bari.
Comunicato stampa FLC Cgil Bari
Avevamo visto giusto!
La scuola militante non accetterà una nuova restaurazione
Non ci eravamo fidati del silenzio stampa che aveva caratterizzato i primi tre mesi di sostanziale inattività del Ministro Mariastella Gelmini e oggi, i fatti, ci danno ragione: mentre nella scuola italiana continuano a mancare laboratori, aule dignitose, attrezzature didattiche al passo con i tempi, la titolare del MIUR pensa al grembiule, al voto in condotta e al ritorno del maestro unico!
Infatti, da qualche settimana la scuola elementare che, giova ricordarlo, è ai primi posti nelle classifiche europee per i risultati di apprendimento degli alunni, sta subendo una sequela di interventi legislativi che contribuiscono pesantemente al progressivo sgretolamento del sistema scolastico pubblico.
La FLC Cgil Bari considera i provvedimenti della Gelmini misure non solo ideologiche e inutili, se si considera che il grembiule e il voto di condotta c'erano ancora fino agli anni novanta, ma anche dannose, visto che al modulo si vuol sostituire il maestro unico.
C'è da chiedersi se davvero la Gelmini sia convinta che la lotta al bullismo si possa attuare con l'introduzione del voto in condotta magari agitato, come spauracchio, dal povero maestro lasciato peraltro solo a governare classi di bambini sempre più numerose!!!!
Sembra quasi che la Gelmini non si voglia render conto che dalla fine dei “deprecati” anni sessanta la società italiana è cambiata molto e di pari passo sono cambiate anche le esigenze della scuola italiana tanto da rendere impossibile un ritorno al passato.
Basti pensare, ad esempio come, proprio a partire dagli anni sessanta, al massiccio ingresso delle donne nel mondo del lavoro abbia corrisposto una riduzione del ruolo delle famiglie nei processo di apprendimento degli alunni ed un aumento della domanda del tempo pieno a scuola.
La verità è che si tratta, a nostro avviso, di pura propaganda utile solo a far digerire gli imponenti tagli, imposti alla scuola dal Ministro Tremonti con il pubblico avallo, per giunta, della stessa Gelmini.
Il futuro si preannuncia, se possibile, peggiore del presente e già trapelano le prime indiscrezioni secondo cui entro due settimane saranno resi noti:
-
un "piano di razionalizzazione" che prevede l'eliminazione di circa 1300 sedi e 40.000 cattedre (esattamente la quota parte dei tagli previsti per l'A.S. 2009/10 dal ministro Tremonti nel DdL 112);
-
la proposta di trasformazione degli istituti scolastici in fondazioni;
-
un nuovo sistema di reclutamento del personale;
Staremo a vedere!
In tutto questo la FLC Cgil Bari, insieme a tutti i lavoratori della conoscenza, per niente propensa al fatalismo e all'ineluttabilità degli eventi, coltiva una speranza per trasformarla in realtà: la scuola militante, nella quale la FLC si identifica, che è molto più avanzata dei suoi governanti, non accetterà una nuova restaurazione postmorattiana, e sarà pronta a mobilitarsi, se necessario, per fermare questo scempio!
Bari, 29 agosto 2008
Claudio Menga, Segretario generale FLC Cgil Bari
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