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Dimensionamento rete scolastica, gli effetti sulla provincia di Bari e in Puglia

Ai tagli si aggiungono altri tagli, ignorando ogni specificità sociale e geografica del territorio.

24/10/2011
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La nota 7 ottobre 2011 del Ministero dell'Istruzione sollecita gli USR affinché spingano le Regioni e gli Enti Locali a predisporre i Piani di dimensionamento della rete scolastica entro il 31 dicembre 2011 secondo quanto previsto dalla manovra finanziaria di luglio all'art. 19, commi 4 e 5, (Legge n. 111 del 15 luglio 2011).

Tale Legge prevede l'abrogazione delle direzioni didattiche e delle scuole medie autonome per favorire la creazione di Istituti Comprensivi (istituti con classi di scuola elementare e media) che però, per mantenere la dignità di istituzione scolastica autonoma, dovranno raggiungere il numero minimo di mille iscrizioni.

E in caso contrario cosa accade? La scuola perde il Dirigente scolastico e il Direttore S. G. A. per venire accorpata ad altro istituto.

 Questi gli effetti sulla provincia di Bari e in Puglia

 

Alunni di scuole medie+elementari

Istituti attuali

Istituti dimensionati a 1000 alunni

Tagli di autonomie scolastiche

Tagli percentuali

Bari provincia 

171.078 

236 

171

65

28% 

Puglia

430.610

630

431

199

32,80%

Nazionale

 

7.210

5.910

1.300

 

Come si vede nella sola provincia di Bari ben 65 scuole perderanno, con la perdita dell'autonomia, anche il Dirigente e il DSGA mentre nel solo Comune di Bari passeremmo da 42 scuole a 30! 

Per la CGIL e la FLC di Bari l'istituto comprensivo rappresenta una tappa fondamentale di quella esperienza, tutta italiana, della scuola di base come progetto fondato su un'idea condivisa di scuola dai 3 ai 14 anni ma il blitz dell'art. 19 della Legge 111/2011 impone una generalizzazione dell'istituto comprensivo per esclusive ragioni economiche, un modello che funziona bene sui libri contabili del Ministro Tremonti ma che trascura ogni specificità sociale e geografica del territorio.

I segretari Pino Gesmundo della CGIL di Bari e Claudio Menga della FLC CGIL hanno rivolto un invito ai sindaci dei comuni della provincia di Bari per chiedere una moratoria di un anno per l'applicazione della legge.

Nonno, cos'è il sindacato?

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